InfoAut
Immagine di copertina per il post

Crimine di stato in Messico: uccisi tre compagni del CODEDI in un’imboscata. Attaccano l’Autonomia? Nessun passo indietro.

||||

Riportiamo la notizia dell’uccisione di tre compagni del CODEDI in Messico con un articolo a cura del Nodo Solidale.

Crimine di stato: uccisi tre compagni del CODEDI in un’imboscata. Attaccano l’Autonomia? Nessun passo indietro.

Il telefono che squilla.

– Si un’imboscata, si si sui compagni, raffiche.-

– Cosa? No, ti richiamo –

– Quanti morti? 3, si ti richiamo –

– Maledetti. Si, si. TI richiamo io –

Ancora sangue.

Ed è ancora il sangue dei compagni quello versato sulle strade di un Messico che in questi ultimi sei mesi del governo di Enrique Pena Nieto ha visto, da Michoacan a Oaxaca, passando per Veracruz, Guerrero e Chiapas, attaccare l’Autonomia con tutto il dispositivo repressivo, (statale e parastatale), di cui il partito PRI fa uso a proprio piacimento per annichilire chi alza la testa.
Ad essere colpito questa volta è il Comité por la Defensa de los Derechos Indígenas (CODEDI), organizzazione che in questi anni si è resa protagonista e artefice di una delle esperienze di autonomia e autogestione più significative e radicali nel Narcostato che chiamiamo Messico.

Lunedì 12 febbraio, verso le 22,30, al kilometro 122 della strada statale Oaxaca-Pacifico 175, uomini armati hanno attaccato con raffiche di mitra la camionetta dove stava viaggiando il compagno Abraham Ramirez Vàsquez assieme ad altri membri dell’organizzazione, mentre tornava dalla città di Oaxaca verso la Sierra Sur, dopo una riunione con funzionari del governo statale a cui era stato invitato. In questo attacco sono stati assassinati dallo Stato 3 giovani compagni del CODEDI, minori, di cui l’organizzazione ha scelto per il momento di non diffondere i nomi.

L’ organizzazione CODEDI ritiene responsabili dell’attacco il governo statale e quello federale, rappresentati rispettivamente da Alejandro Murat e da Enrique Pena Nieto,entrambi del PRI e da sempre impegnati nella destabilizzazione nello Stato attraverso azioni armate condotte a volte dalla polizia, a volte dall’esercito e dai servizi e più frequentemente dal braccio armato operativo dello stato sui territori: il narco e i gruppi paramilitari.

messico machete 3

Il CODEDI nel comunicato diffuso poco dopo l’imboscata fa “appello a tutte le organizzazioni sociali, a tutti gli uomini e a tutte le donne liber* di solidarizzare con il CODEDI”. Inoltre i compagni e le compagne dell’organizzazione, ribadendo la responsabilità dello stato nell’imboscata subita dichiarano che non accetteranno di essere utilizzati dallo stato come pedine nella gestione di una vera e propria “strategia della tensione” le cui conseguenze nel paese vengono puntualmente pagate dalle classi lavoratrici,subalterne e dalle comunità indigene:
“Non verremo usati per generare paura nelle file del movimento sociale dei popoli di Oaxaca. Esigiamo verità e giustizia per i tre giovani messicani del CODEDI che sono stati assassinati dallo stesso governo che avrebbe dovuto proteggerli. Facciamo una chiamata fraterna a tutte le organizzazioni sociali, ai popoli di Oaxaca e in particolare ai compagni della SECCIÒN 22 affinché ci accompagnino negli appuntamenti che lanceremo nelle prossime ore.”

I compagni e le compagne del CODEDI, organizzazione che riunisce 45 comunità indigene della regione costa sud dello stato di Oaxaca, sud-est messicano, lottano tutti i giorni contro il saccheggio dell’acqua dei loro fiumi, rubata dalle multinazionali alberghiere per riempire le grandi piscine degli hotel di Huatulco, contro il taglio illegale degli alberi di granadillo dei loro boschi, utilizzati poi per la costruzione di yachts in Canada, Cina e Stati Uniti e per il diritto a una vita degna nella sierra che questi popoli custodiscono e abitano da migliaia di anni.

Apparentemente isolata dal resto del paese CODEDI è stata in grado in questi anni di tessere a partire dalla costruzione della propria Autonomia e della conflittualità di massa organizzata verso mafie e capitalisti della regione, una rete di relazioni nazionali e internazionali che hanno visto l’organizzazione indigena prima alimentare la comune di Oaxaca nel 2006 ( quando la città cacciò la polizia dalle strade) e poi ospitare incontri culturali nei propri territori , come i tre forum internazionali di teatro nella sierra zapoteca, oltre che partecipare a eventi nazionali sulle Zone Economiche Speciali e non ultimo all’ Incontro per la Resistenza Globale Autonoma di settembre 2017 in Chiapas (https://resistenciaglobalautonoma.wordpress.com/2017/11/10/presentacion-de-la-finca-alemania-del-comite-por-la-defensa-de-los-derechos-indigenas-para-el-encuentro/ ) dove è stato presentato pubblicamente davanti ad organizzazioni autonome provenienti da tutte le parti del mondo il progetto fiore all’occhiello dell’organizzazione: Finca Alemania.

Il 19 di Aprile 2013, CODEDI assieme ai compagni e alle compagne di Organizaciones Indias por los Derechos Humanos en Oaxaca (OIDHO), decidono occupare la “Finca Alemania”, 600 ettari di un ex piantagione di caffè di propietà tedescha nella sierra sur di Huatulco, dando vita a quello che a oggi potremmo definire uno straordinario soviet-università nelle montagne.
A Finca Alemania si produce buon cibo per le migliaia di persone che conformano l’organizzazione, si fabricano mattoni porte e finestre per costruire le case nelle comunità e si formano i giovani appartenenti al CODEDI.

L’educazione viene messa al servizio delle comunità di appartenenza di ogni compagno e compagna dato che non solo viene garantito l’accesso all’educazione a persone che non avrebbero mai potuto studiare, ma ciascuno ha l’obbligo di ritornare al villaggio di appartenenza e riportare nella pratica quanto appreso,contribuendo così alla crescita di una economia autonoma integrata fra le varie comunità della regione. Il gruppo di giovani che studia e vive stabilmente nella Finca è tenuto a frequentare corsi di : panetteria, agroecologia, allevamento, medicina, meccanica automotrice, elettricista automotrice, informatica, serigrafia, taglio e cucito, pittura, musica, teatro, apicultura e pedagogia per citare alcuni dei 18 laboratori della scuola autonoma attiva da più di un anno.

messico machete 2

Il 12 febbraio 2018, ancora una volta, assistiamo ad un crimine di stato nei confronti di chi sogna, praticandolo ogni giorno, un mondo più giusto. Lo stesso mondo che ognuno,ognuna di noi ha avuto modo di toccare ogni volta che abbiamo camminato per i sentieri della Finca, ogni notte in cui abbiamo condiviso il caffè nel freddo dei blocchi sull’autostrada o quando abbiamo invaso le strade di Oaxaca, l’aeroporto di Huatulco, gli uffici del governo statale e federale, con rabbia e determinazione.
Questo stesso mondo che fa delle pratiche indigene un vero e proprio patrimonio comune anticapitalista da cui non impareremo mai abbastanza, viene sistematicamente attaccato con brutalità e violenza, senza importare le modalità spietate di repressione, come quelle dell’ennesima imboscata preparata dallo stato ad Abrahm Ramirez Vazquez, ne’ l’età di chi viene colpito dalle pallottole dei sicari pagati dal governatore Murat, che in questo caso colpiscono oltre che un adulto, anche due minori. Indigeni. Rivoluzionari. Colpevoli di praticare autonomia nei propri territori e di non accettarne la svendita e il saccheggio.

Mentre le famiglie aspettano di riceverne i corpi, lunghe colonne di membri dell’organizzazione indigena campesina marciano sulla stessa strada dove sono stati aggrediti e uccisi. Reclamano giustizia.
CODEDI, nel denunciare il crimine di stato perpetrato ai danni di tre suoi membri annuncia che la lotta contro le Zone Economiche Speciali , le grandi opere previste dal governo nello stato di Oaxaca, lo sterminio,la tortura, gli arresti di militanti, attiviste a attivisti e contro tutti i piani di saccheggio dello stato non si fermerà, anzi. E non verrà fatto nemmeno un passo indietro.

Colletivo Nodo Solidale ( Italia-Mexico)

Link Utili

comunicato del CODEDI

comunicato del CNI

intervento CODEDI Encuentro Resistencia Global Autonoma

documentario su Codedi

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

messico

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Piemonte è nato il Coordinamento Regionale per la Palestina!

Ripubblichiamo di seguito la piattaforma lanciata da Torino per Gaza e da molte altre realtà che dà avvio al progetto di Coordinamento Regionale piemontese per la Palestina e che chiama a due appuntamenti per le prossime settimane: sono previste iniziative diffuse sul territorio piemontese il 13 settembre e una grande manifestazione regionale a Torino il 20 settembre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Killers are not welcome: Tel Aviv – Olbia: soldati in vacanza, bambini sotto le macerie

Ripubblichiamo il comunicato uscito in seguito all’iniziativa tenutasi all’aeroporto di Olbia ieri durante la quale moltissime persone hanno preso parte a un’iniziativa in solidarietà alla Palestina con l’obiettivo di bloccare l’arrivo dei voli di provenienza Tel Aviv.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: dal porto di Genova al Lido di Venezia, decine di migliaia di persone in piazza contro il genocidio

Molte decine di migliaia (almeno 50mila) di persone, sabato 30 agosto, hanno partecipato a Genova alla fiaccolata per la Palestina, organizzata per salutare le imbarcazioni in partenza domenica 31 agosto dal porto ligure per prendere parte alla “Global Sumud Flotilla”. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

10 SETTEMBRE: BLOCCARE TUTTO E PRENDERE BENE LA MIRA. UN CONTRIBUTO DAI SOULEVEMENTS DE LA TERRE

I Soulèvements de la terre contribuiranno a «bloccare tutto» contro il piano Bayrou a partire dal 10 settembre. Numerosi comitati locali e i granai dei Soulèvements de la terre hanno iniziato a mettere a disposizione i loro mezzi materiali, reti e savoir-faire. Dedichiamo alla discussione portata avanti all’interno del movimento che si annuncia, qualche riflessione […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: manifestanti attaccano la carovana elettorale di Javier Milei

Il presidente partecipava a un comizio elettorale nella località di Buenos Aires situata nella terza sezione elettorale dopo lo scandalo che ha scosso il governo per presunti fatti di tangenti e corruzione nell’acquisto di medicinali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezia: sabato 30 agosto corteo per lo stop al genocidio a Gaza

Stop al genocidio, stop alle collaborazioni e alla vendita di armi a Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haiti: Trump invade la nazione haitiana con mercenari di Erik Prince

Erik Prince, fondatore della compagnia di mercenari privata Blackwater e forte alleato politico di Donald Trump, ha firmato un accordo di 10 anni con il governo di Haiti (sotto tutela degli USA) per combattere le bande criminali che lo stesso regime americano ha promosso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’ancora di salvezza degli Stati Uniti maschera la caduta libera dell’economia israeliana

L’Ufficio Centrale di Statistica israeliano ha riferito che l’economia, già in costante stato di contrazione, si è contratta di un ulteriore 3,5% tra aprile e giugno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: Global Sumud Flotilla, da Genova (31 agosto) e dalla Sicilia (4 settembre) le partenze italiane verso Gaza per rompere l’assedio

Maghreb Sumud Flotilla, Freedom Flotilla Coalition, Global Movement to Gaza e Sumud Nusantara si sono uniti per un obiettivo comune

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libertà per Marwan Barghouti e tutti i prigionieri palestinesi

Questo il messaggio di Fadwa per suo marito Marwan Barghouti dopo averlo visto, dimagrito e quasi irriconoscibile, nel video diffuso dal ministro israeliano Ben-Gvir, che ha vigliaccamente minacciato Marwan nella sua cella.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Che ci fanno dei soldati israeliani nelle scuole del Chiapas?

Questi giovani (tutti ex soldati) entrano nelle scuole pubbliche locali attraverso una associazione di “volontari” chiamata in inglese “Heroes for life” e più esplicitamente in ebraico “Combattenti senza frontiere” con il fine dichiarato di “dare un’altra immagine al mondo delle IDF”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: I popoli dell’Oaxaca convocano un Incontro Nazionale contro la Gentrificazione

I popoli e le comunità dell’Oaxaca hanno convocato l’Incontro Nazionale contro la Gentrificazione, davanti alla necessità di organizzazione “per far fronte al saccheggio” territoriale e culturale provocati dalla gentrificazione e turistificazione nel paese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: alunni dello Zio Sam, Trattato di Libera Controrivoluzione

Una tematica di speciale importanza che Wood espone è il fenomeno del paramilitarismo, e il suo utilizzo nelle strategie controrivoluzionarie dell’imperialismo statunitense.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Resistenza contro il saccheggio a Oaxaca

Il 7 giugno 2025, sotto il sole di Playa Salchi, un uomo cammina con il figlio verso il suo terreno. Di fronte alla prima staccionata, un bossolo di fucile brilla come un avvertimento silenzioso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Chiapas: liberati i due compagni delle basi di appoggio zapatiste sequestrati a fine aprile

Liberati in Chiapas i due compagni delle Basi d’Appoggio Zapatiste sequestrati dal governo federale del Messico e da quello statale del Chiapas il 26 aprile 2025.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: nel Guerrero un mare di sangue, un territorio devastato

Questo venerdì è morto Marco Antonio Suástegui Muñoz, storico dirigente del Consiglio degli Ejidos e delle Comunità che si Oppongono alla Diga La Parota (CECOP), dopo che il passato 18 aprile era stato aggredito da un pistolero mentre usciva dalla spiaggia Icacos. di Abel Barrera Hernández Ha perso la vita perché gli hanno sparato in […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: Per la difesa dei propri territori i popoli creano l’Assemblea Maya per l’Autonomia

Città del Messico / Comunità di diversi popoli maya hanno concordato di creare e di organizzarsi nell’Assemblea Maya per l’Autonomia e nel Consiglio Maya per l’Autonomia, per rafforzare le lotte locali a difesa del territorio contro l’attività mineraria, la turistificazione, l’agroindustria e le altre forme di saccheggio nella Penisola dello Yucatán. L’accordo di unirsi nell’Assemblea per […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’anomalia della guerra in Messico

Il 5 marzo il collettivo “Guerreros Buscadores de Jalisco” scopre qualcosa che innalza il livello della crudeltà del potere in Messico: un campo di sterminio del Cartel Jalisco Nueva Generación, uno dei cartelli più feroci del Paese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sul campo di concentramento e sterminio in Jalisco. Il Ranch Izaguirre a Teuchitlán

Il ritrovamento del campo di sterminio nel ranch Izaguirre a Teuchitlán, Jalisco, lo scorso 5 marzo 2025, è un esempio della crudeltà e dell’atrocità normalizzata, istituzionalizzata e coperta in Messico.