InfoAut
Immagine di copertina per il post

Brasile: Lettera del Movimento dei Senza Terra al popolo brasiliano

Il Brasile vive la peggiore crisi della sua storia, che si manifesta nell’economia, nella società, nell’aumento della disuguaglianza sociale, nei crimini ambientali, la fame, la disperazione e la mancanza di prospettiva che affligge più di 70 milioni di lavoratori. Tutto questo si è acuito negli ultimi sei anni, dopo il colpo di stato contro il governo di Dilma e nei quattro anni di un governo neoliberale con pratiche fasciste e autoritarie.

La vittoria politica di Lula nelle ultime elezioni ha rivelato la volontà della maggioranza delle e dei brasiliani di cambiare direzione, di tornare ai cammini democratici, e risolvere i problemi urgenti della popolazione brasiliana. Questa vittoria è stata il risultato di un’ampia alleanza sociale di tutte le forze progressiste e senza dubbio segnerà anche un governo del Fronte Ampio, con i più diversi settori lì rappresentati.

Il Governo di Lula avrà la fondamentale sfida di affrontare con carattere d’emergenza le necessità fondamentali del popolo, come la lotta contro la fame, la disoccupazione e dovrà realizzare forti investimenti in educazione e salute. E a medio termine, dibattere con tutta la società un nuovo progetto di paese, basato nella reindustrializzazione e nell’agricoltura che produce alimenti salubri, unico modo di riprendere la crescita economica con giustizia sociale.

Nell’agricoltura, si affrontano da decenni tre modelli di organizzazione della produzione. I latifondi depredatori, che si sono arricchiti con la speculazione immobiliare e l’appropriazione delle risorse naturali; l’agroindustria, che produce solo prodotti agricoli per l’esportazione, concentrata solo su cinque prodotti (soia, mais, canna da zucchero, cotone e allevamento bovino). Gli agricoltori si arricchiscono, ma non pagano imposte alla società grazie ad esenzioni all’esportazione e attaccano la natura con la deforestazione, l’uso di pesticidi e monocolture. Il terzo modello è quello dell’agricoltura familiare, che utilizzando il lavoro familiare protegge la natura e si dedica a produrre alimenti per le proprie famiglie e per il mercato interno.

La Nostra Costituzione Federale esige che la Terra compia la propria funzione sociale, produrre razionalmente, rispettando la legislazione del lavoro e l’ambiente. Ugualmente alla nostra Costituzione, abbiamo sempre detto che il latifondo è antisociale e deve essere proibito e l’agroindustria deve assumere le proprie responsabilità socioambientali, adattarsi alle necessità della società, pagare imposte, smettere di usare pesticidi e dare dignità ai suoi lavoratori.

Difendiamo l’agricoltura familiare e dentro questa la distribuzione delle terre delle tenute, specialmente nelle vicinanze delle città, affinché si moltiplichino le famiglie contadine produttrici di alimenti.

Difendiamo la deforestazione zero. Non abbiamo bisogno di abbattere altri alberi. Abbiamo bisogno di un urgente Piano di riforestazione a livello nazionale, piantando milioni di alberi in tutto il paese, in tutti i biomi, nel campo e nelle città. Condizione necessaria per combattere il cambiamento climatico che affligge la popolazione in tutto il territorio e in tutto il pianeta.

Difendiamo che il nuovo governo deve urgentemente implementare varie misure di politica pubblica, tali come Programmi di Acquisizione di Alimenti e Cibi scolastici, alla ricerca della sovranità alimentare, ed espandere immediatamente la produzione di alimenti salubri in tutto il paese. E che si usino i meccanismi per aumentare le entrate, attraverso il mercato di valori, la borsa famiglia, e un aumento del salario minimo e un lavoro affinché le persone siano in condizione di mangiare decentemente.

Appoggiamo la promozione dell’agroecologia come modello tecnologico che cerca di produrre alimenti sani, senza aggredire la natura, creando più posti di lavoro e migliorando la produttività fisica delle coltivazioni, garantendo così la salute della nostra gente.

Sosteniamo un urgente programma di implementazione di macchinari per l’agricoltura familiare, per potere aumentare la produttività del lavoro, riducendo il sacrificio umano.

Difendiamo l’implementazione di un ampio programma di agroindustria cooperativa in tutti i municipi, per beneficiare gli alimenti e creare lavoro e redditi per donne e giovani del campo.

Dobbiamo lottare contro tutte le forme di sfruttamento nel campo, come il lavoro schiavo, e le pessime condizioni che soffrono i salariati per la mancanza di diritti lavorativi. Dobbiamo combattere l’attività mineraria dell’estrazione dell’oro e la perversa azione delle imprese minerarie che depredano l’ambiente e la ricchezza naturale, unicamente sulla base dei benefici privati. I beni della natura devono essere subordinati alle necessità di tutte le persone.

Sosteniamo un ampio programma di educazione e cultura nelle zone rurali, che dia opportunità a tutte le persone, specialmente ai giovani, per sradicare l’anafalbetismo, offrendo tutte le forme di scolarizzazione all’interno del paese, per preservare e promuovere le manifestazioni e le espressioni culturali del popolo.

Lotteremo e denunceremo tutte le forme di violenza, discriminazione, razzismo, misoginia, LGBTfobia e intolleranza religiosa che sono state alimentate dal bolsonarismo fascista.

Porteremo queste proposte e idee al prossimo governo di Lula e contribuiremo in tutti i modi possibili a che siano applicate.

La nostra maggiore missione è continuare ad organizzare il popolo per lottare per i propri diritti consacrati nella costituzione del 1988, perché sappiamo che senza mobilitazione popolare nel paese non ci sarà un vero cambiamento.

Questi sono i nostri impegni, che vogliamo riaffermare per tutta la società del Brasile, in tempi di crisi e necessari cambiamenti.

Brasile, 29 novembre 2022.

DIREZIONE NAZIONALE DEL MST

LOTTARE , COSTRUIRE LA RIFORMA AGRARIA POPOLARE

29 novembre 2022

Resumen Latinoamericano

Traduzione di Comitato Carlos Fonseca

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

agricolturaAGROINDUSTRIAbrasileLULAsem terra

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello alla mobilitazione in sostegno alla popolazione di Gaza ed alla resistenza palestinese

Ci appelliamo a tutt3 coloro che vogliono sostenere la resistenza del popolo palestinese per difendere una prospettiva universale di autodeterminazione, uguaglianza, equità e diritti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attacco iraniano a Israele: quali conseguenze per il Libano?

Lo Stato ebraico potrebbe intensificare la lotta contro Hezbollah, ma secondo gli esperti una guerra aperta sul territorio libanese è improbabile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: il popolo mapuche convoca una marcia a Temuco contro un megaprogetto elettrico

Viene convocata anche per chiedere la fine della promulgazione e dell’applicazione di leggi che cercano di fronteggiare i genuini processi di rivendicazione territoriale che comunità e Pu lof portano avanti in attesa della ricostruzione e liberazione nazionale mapuche.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Federico II di Napoli: assemblea di massa in solidarietà con il popolo palestinese

Napoli venerdi 12 aprile, h 11.30. Dopo aver impedito al direttore di Repubblica Molinari di portare avanti la sua propaganda guerrafondaia, dopo aver occupato il rettorato, gli studenti della Federico II hanno costretto ad un tavolo il rettore Lorito.  L’aula Conforti della facoltà di Giurisprudenza è stracolma, parliamo almeno di 500 persone.  L’intervento d’apertura da […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Le elezioni USA: non solo uno scontro tra un “rimbambito” e un “delinquente”

Dopo il Super Tuesday del 5 marzo, la partita delle primarie presidenziali negli Stati Uniti si è chiusa con lo scontato risultato della vittoria di Biden da un lato e di Trump dall’altro, che quest’estate verranno incoronati quali candidati per la corsa del novembre 2024 nelle Conventions dei rispettivi partiti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: non ci sarà paesaggio dopo la trasformazione

In un recente comunicato, l’Assemblea Comunitaria di Puente Maderas, Municipio de San Blas Atempa, Oaxaca, intitolato significativamente “Non ci sarà paesaggio dopo la trasformazione”, ribadisce il suo rifiuto fondato e il suo impegno di resistenza alla megaopera del Corridoio Interoceanico dell’Istmo di Tehuantepec.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’obiettivo finale di Netanyahu e le ambizioni regionali dell’estrema destra israeliana

Gli eventi degli ultimi giorni suggeriscono che potremmo vedere prendere forma l’obiettivo finale di Israele. Gli obiettivi del governo di estrema destra di Netanyahu non si limitano a Gaza: vuole conquistare tutta la Palestina e iniziare una guerra anche con Hezbollah e l’Iran.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli: cariche alla manifestazione contro il concerto “in onore” dei 75 anni della NATO. 10 gli attivisti feriti

Scontri e feriti alla manifestazione contro la Nato e le politiche di guerra, 10 i manifestanti feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sudamerica: crisi diplomatica dopo l’assalto della polizia ecuadoregna all’ambasciata del Messico a Quito.

Il presidente messicano Obrador ha annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche con l’Ecuador, dopo che la polizia ha fatto irruzione nell’ambasciata messicana a Quito per arrestare l’ex vicepresidente Jorge Glas, legato all’ex presidente Correa, da tempo rifugiatosi in Europa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Raid israeliano a Damasco: un quadro degli attori e delle strategie nel conflitto in Medio Oriente.

Proviamo a dare un quadro del clamoroso attacco dell’esercito israeliano contro la sede consolare iraniana nella città di Damasco (Siria), avvenuto lunedì 1 aprile, a cui ha fatto seguito l’attacco israeliano contro i convogli umanitari della WCK del 2 aprile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: la questione dei terreni e l’influenza politica nelle zone delle milizie hanno motivato l’assassinio di Marielle Franco

Secondo il documento, i fratelli Brazão decisero di assassinare Marielle Franco perché si opponeva alla votazione del Progetto di Legge (PL) 174/2016, di cui era autore Chiquinho Brazão, allora consigliere.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: Invasão Zero, paramilitari sotto il progressismo

Il 4 marzo è stato trovato morto con segni di strangolamento il capo indigeno Merong. Partecipò al recupero delle terre Kamaka Mongoió a Brumadinho, nella regione metropolitana di Belo Horizonte, nel Minas Gerais. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

2.9 Radura || Le catene agricole. Agroindustria e lavoro in Piemonte

In questa nuova puntata di Radura torniamo a parlare di agricoltura. Lo facciamo a partire da un approfondimento delle catene del valore in un territorio specifico che è quello del Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Lacrimogeni e cannoni ad acqua: la rabbia degli agricoltori si riversa sulle strade di Bruxelles

A Bruxelles, un migliaio di trattori ha bloccato il quartiere europeo a margine di una riunione dei ministri dell’Agricoltura dell’UE-27. Gli agricoltori hanno difeso un reddito equo, la fine del libero scambio e, in alcuni casi, le norme ambientali.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Digitalizzazione o giusta transizione?

Sfinimento delle capacità di riproduzione sociale, economia al collasso e aumento del degrado ecologico: di fronte a queste sfide per il settore agricolo non basta il capitalismo verde

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Megaprofitti e sfruttamento degli agricoltori: occupazione della sede di Lactalis

“Lactalis, restituisci i soldi”: invasa l’azienda che strangola gli agricoltori mentre il suo amministratore delegato è multimiliardario

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: attacco frontale alle popolazioni native

La bancada ruralista, il blocco dei latifondisti brasiliani al Congresso, è riuscita ad imporre una legge che mette in discussione la stessa sopravvivenza delle popolazioni native.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Agricoltori calabresi in rivolta, un’analisi

Ancora sulle proteste degli agricoltori, pubblichiamo questa interessante analisi sulle mobilitazioni in Calabria apparse originariamente su Addùnati il 24 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

India: come non sfamare un pianeta affamato

In India è scoppiato un nuovo ciclo di proteste degli agricoltori contro il governo Modi con scontri e lanci di lacrimogeni alle porte di Nuova Delhi.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Terra Trema: appunti sulle mobilitazioni di questi giorni degli agricoltori

Le mobilitazioni di questi giorni degli agricoltori, che stiamo seguendo e attraversando, ci danno la possibilità di ribadire alcune questioni.