InfoAut
Immagine di copertina per il post

Argentina: gli abitanti di Jujuy chiedono le dimissioni del governatore Gerardo Morales

Nonostante i proiettili, le manganellate e gli arresti il popolo resiste e annunciano altre proteste. Le proteste sono riprese nella notte di sabato per chiedere le dimissioni del governatore e l’annullazione della riforma della Costituzione della provincia di Jujuy.

Un totale di quattro violente repressioni si sono registrate in diversi momenti di questo sabato all’incrocio della strada 9 con la 52, vicino alla località di Purmamarca, località della provincia di Jujuy, nel nord dell’Argentina, mentre i blocchi stradali si sono estesi in altri paesi.

Nonostante ciò, la violenza statale non è riuscita a bloccare la protesta che è ripresa in quasi tutti i punti dove erano stati posti dei picchetti, a quali se ne sono aggiunti altri, promossi soprattutto dai popoli originari che chiedono la rinuncia del governatore Gerardo Morales e l’annullazione della riforma della Costituzione jujegna.

Almeno 29 persono sono state arrestate, tra loro due giornalisti, ma i collettivi di avvocati affermano che c’erano 43 manifestanti fermati dalle autorità provinciali.

video: https://twitter.com/CarlosMVillalon/status/1670199005618270208?s=20

Il movimento di resistenza delle organizzazioni sociali e dei gruppi indigeni, che da giovedì scorso manifesta contro la riforma costituzionale, è stato represso fin dalle prime ore del mattino di sabato quando era stata bloccata la Strada 9 all’ingresso del paese di Purmamarca.

Ma alle ore 14.00 è giunto da parte del Ministero della Sicurezza di Jujuy l’ordine di sgombero e al blocco di Purmamarca sono giunti camion e pulmini della polizia, fatto che ha causato di nuovo la repressione dei popoli originari, degli abitanti e degli attivisti sociali.

Le proteste sono scoppiate 24 ore dopo che era stata approvata nel legislativo locale, senza una consultazione della comunità, una riforma costituzionale che restringe il diritto alla protesta e non garantisce i diritti indigeni.

I manifestanti protestavano contro la riforma parziale della Costituzione locale, promossa dal governatore Gerardo Morales, che è stata messa in discussione dal Governo nazionale poiché vuole sanzionare e limitare la protesta sociale.

La polizia ha arrestato Natalia Morales, legislatrice eletta per il Partito dei Lavoratori Socialisti (PTS) e Lucho Godoy, editore di La Izquierda Diario, giornalista inviato che stava coprendo la repressione a Purmamarca.

video: https://twitter.com/juaniprovendola/status/1670237419025715201?s=20

Mentre i blocchi stradali si moltiplicavano in tutto il territorio provinciale, il Governo ha cercato di convincere che la riforma della Costituzione consolida i diritti dei popoli originari.

Un comitiva governativa guidata dal ministro dell’Interno, Normando Álvarez García (ex ambasciatore in Bolivia, implicato nel golpe in Bolivia del 2019) è andata presso le comunità che bloccano la strada all’altezza del collegamento di Purmamarca.

Hanno consegnato copie del testo della nuova riforma che fa riferimento ai popoli originari e si sono ritirati con l’unanime ripudio di tutte le comunità.

“Morales rinunci”, è stata la richiesta dei manifestanti di fronte alla comitiva che tra le grida è riuscita a dire: allontanate i bambini. Fatto che è stato preso dalle comunità come una minaccia davanti all’imminente sgombero della strada nazionale.

video: https://twitter.com/juaniprovendola/status/1670100890592714754?s=20

D’altra parte, avvocati e avvocate hanno chiesto dal carcere penale di Alto Comedero che il Governo provinciale fornisca informazioni sulle persone detenute durante la repressione a Purmamarca.

Sarebbero circa 43 le persone detenute che sarebbero ospitate in questa unità penitenziaria, anche se le autorità non hanno permesso agli avvocati di entrare né hanno dato alcuna informazione.

18 giugno 2023

Resumen Latinoamericano

Traduzione di Comitato Carlos Fonseca

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

argentinaJujuyPOPOLI INDIGENIriforma costituzionalerivolta

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: i portuali bloccano un container di munizioni per Israele

Decine di membri del sindacato greco dei lavoratori portuali PAME (Front Militant de Tous les Travailleurs) hanno bloccato il carico di un container di munizioni destinato a Israele per protestare contro la guerra a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vice-capo di Hezbollah afferma che esiste ora una “nuova equazione” nella lotta contro Israele

In un recente discorso televisivo, il vicesegretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, ha dichiarato che il gruppo di resistenza libanese si è completamente ripreso dai recenti colpi e sta operando sotto una “nuova equazione” volta a intensificare i suoi attacchi contro lo Stato di occupazione israeliano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attivisti ebrei contro il genocidio bloccano la borsa di New York

Lunedì 14 ottobre, un gruppo di attivisti del collettivo “Jewish Voices for Peace” ha preso d’assalto la Borsa di New York per chiedere la fine dei crimini commessi da Israele e il blocco delle forniture di armi allo Stato coloniale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele spara sulle truppe Unifil: il cortocircuito colonialista

Dopo un anno di guerra genocida a Gaza i politici italiani hanno iniziato a pronunciare le parole “crimine di guerra”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La salute negata dell3 prigionier3 politich3 curd3 in Turchia

Lo scorso fine settimana abbiamo partecipato alla conferenza “Le condizioni di salute nelle carceri turche” organizzata dal Congresso Democratico dei Popoli (HDK), accogliendo con calore e gioia il loro invito ad Istanbul, insieme ad altre realtà sociosanitarie autonome provenienti dall’Europa, per lo più da Germania e Grecia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Oltre la repressione: più di 15mila in piazza per la Palestina

Comunicato sulla piazza nazionale del 5 ottobre a Roma di Giovani Palestinesi d’Italia – GPI e Unione Democratica Arabo Palestinese – UDAP.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La privatizzazione dello stato

Il “monopolio della violenza legittima” è per Max Weber la sintesi dello Stato moderno, una definizione accettata e poco contestata. Credo che non sia più così da quando lo stato è stato privatizzato dal grande capitale. Un buon esempio è la proliferazione di forze di polizia private in tutto il mondo, che non sono regolamentate […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: in diecimila rompono gli argini per la Palestina

Più di diecimila persone ieri hanno raggiunto la Capitale per manifestare il fermo sostegno alla Palestina e al Libano sotto attacco da parte di Israele nella complicità internazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

5 Ottobre: GPI e UDAP confermano la manifestazione nazionale per la Palestina e il Libano

Manifestazione nazionale per la Palestina e il Libano lanciata da Giovani Palestinesi d’Italia e Unione Democratica Arabo-Palestinese per sabato 5 ottobre 2024 a Roma (ore 14, piazzale Ostiense – metro Piramide).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: Israele ha dato l’ok all’invasione di terra. L’Iran replica con circa 200 missili

Alle ore 18.30 (in Italia) circa 200 missili scagliati dai “Guardiani della Rivoluzione”, i Pasdaran, sono partiti dall’Iran alla volta di Israele e delle basi militari nei Territori Occupati Palestinesi.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Argentina: le lotte studentesche crescono in tutto il paese

Affollate marce con fiaccolate a Buenos Aires e La Plata

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bangladesh: il riscatto di una generazione

Ripubblichiamo il contributo del Collettivo Universitario Autonomo – Torino in merito alle rivolte in Bangladesh. Un punto di vista e una riflessione sulla componente giovanile e il carattere studentesco delle mobilitazioni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: il sessennio “si chiude con repressione, sangue e sequestro dei popoli da parte dello stato”

“Il sessennio di Andrés Manuel López Obrador si chiude con repressione, sangue e sequestro da parte dello stato dei popoli che difendono il proprio territorio ed esercitano i propri diritti all’autodeterminazione, alla protesta, alla libertà d’espressione e ad un ambiente sano”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: i mercati festeggiano mentre avanza la recessione

Il governo ha ottenuto l’approvazione al Senato della Legge “Basi e Punti di Partenza per la Libertà degli Argentini”, che aveva una media sanzione alla Camera dei Deputati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Senza acqua né cibo e in “condizioni inumane”, così sono stati i giorni in prigione per aver marciato contro la Legge Basi

Sofía Ottogalli si sente una perseguitata politica. Lei, insieme ad altre 32 persone, è stata detenuta la settimana scorsa mentre protestava al Congresso contro la Legge Basi che è promossa dal Governo di Javier Milei.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Il pubblico ministero accusa gli arrestati di “possibile sedizione contro l’ordine istituzionale” e sollecita la “prigione preventiva”

Oggi in una conferenza stampa la ministra della Sicurezza ha detto che “il colpo di stato moderno è il tentativo di rendere vano il funzionamento delle istituzioni democratiche”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Argentina: dalla cordigliera alla meseta e alla costa, la lotta di un popolo per l’acqua

Tra il 15 e il 21 dicembre 2021, il popolo del Chubut abrogò la Legge di Zonificazione Mineraria che era stata approvata sei giorni prima, senza consultazioni, dai deputati provinciali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Zoo umani, esposizione di teschi, la frusta: capire la rivolta dei Kanak

In Palestina, come in Nuova Caledonia e in altri conflitti coloniali, quando i colonizzati si ribellano, i colonizzatori cancellano la storia e cercano di far dimenticare i loro crimini.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La strategia estrattivista per entrare nei territori ancestrali raggiunge il suo apice

Il conflitto per il territorio degli Shuar, causato dagli interessi minerari, va avanti da più di 20 anni. Ma questa volta è diverso, sembra essere l’ultima battaglia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: la polizia ha effettuato varie perquisizioni ai locali e alle mense delle organizzazioni sociali

Lunedì mattina, agenti della Polizia Federale hanno perquisito i locali e le mense popolari del Polo Obrero, si sono recati anche nel domicilio di uno dei dirigenti del FOL e hanno effettuato una perquisizione del locale di questa organizzazione nel quartiere di Congreso.