InfoAut
Immagine di copertina per il post

Argentina: Decine di migliaia di manifestanti hanno partecipato alla convocazione della CGT e dei movimenti sociali per protestare contro il DNU di Milei

Numerose organizzazioni di lavoratori e lavoratrici hanno marciato a Plaza Lavalle con la parola d’ordine “Abbasso il DNU” (Decreto di Necessità e Urgenza).

La CGT, le due CTA, l’Unità Piquetera, l’Unione dei Lavoratori e Lavoratrici dell’Economia Popolare (UTEP), il Coordinamento per il Cambio Sociale, la Corrente Classista e Combattiva, e partiti di sinistra, oltre ad altre organizzazioni sociali, politiche e sindacali, sono arrivati questo mercoledì a Plaza Lavalle, di fronte al Palazzo dei Tribunali, nel centro portegno, per opporsi al Decreto di Necessità e Urgenza (DNU) 70/2023 che deregola l’economia e abroga numerose leggi, alcune delle quali del lavoro, e per accompagnare una denuncia giudiziaria che sarà presentata contro questa misura.

Con la parola d’ordine “Abbasso il DNU”, la manifestazione è stata convocata dalla CGT alle 12.00 di fronte al Palazzo di Giustizia, nelle vie Lavalle e Talcahuano, con l’obiettivo di accompagnare la presentazione di una denuncia della centrale operaia, e di altre misure cautelari -già ne sono state presentate più di una dozzina- che cercano di bloccare la portata del DNU firmato dal presidente Javier Milei.

È stato letto un documento condiviso ma soprattutto è stata rilevante in strada la presenza di gran parte della cupola sindacale e dei movimenti sociali insieme ai militanti.

Nell’ambito della giornata di protesta, il governo nazionale ha nuovamente attivato l’implementazione del protocollo d’ordine pubblico attuato dal ministero della Sicurezza, che impedisce il blocco delle strade, e agenti delle forze di sicurezza già si trovavano appostati in vari punti della città e in particolare nelle vicinanze di Plaza Lavalle. Nonostante ciò, per la dimensione della mobilitazione, il protocollo-show repressivo di Patricia Bullrich non ha potuto essere applicato.

Passate le 10.00, Plaza Lavalle ha cominciato a riempirsi di manifestanti del sindacato dei Camionisti, dei Lavoratori Giudiziari, Chimici e del Coordinamento per il Cambio Sociale (con militanti del FOL, MULCS, OLP-Resistir y Luchar, FAR, FOB, FPDS Corriente Plurinacional), del MAR, FENAP, UTEP, tra gli altri, mentre tutti gli accessi a questo spazio pubblico di fronte ai Tribunali erano stati ristretti mediante controlli delle forze di sicurezza del Comando Unificato, con l’obiettivo di far rispettare il protocollo dell’ordine pubblico. Centinaia di poliziotti della Guardia di Fanteria, poliziotti in moto, personale della Gendarmeria, hanno incalzato i manifestanti nella prima ora di attività, cercando di farli rimanere nella piazza o sui marciapiedi, ma sono stati sovrastati dalla folla, che in varie occasioni ha gridato: “ora il protocollo mettetevelo nel culo”, e “Sciopero, Sciopero, Sciopero, Sciopero Generale”, contro il DNU di Milei.

Al momento degli slogan riguardanti il DNU e Milei, i lavoratori del SUTNA hanno vinto il premio con un ritornello contagioso: “Compare anarchico, la fica di tua madre / colpisci i vecchi, ci mandi la polizia /sei un figlio di puttana”, e ripete questa ultima frase varie volte. (vedere il video)

Nel frattempo, grandi colonne di manifestanti dell’Unione Operaia delle Costruzioni (Uocra), di Lavoratori Giudiziari, dell’ATE e dell’Unione del Personale Civile della Nazione (Upcn) hanno sfilato verso Plaza Lavalle.

Alla manifestazione convocata dalle centrali operaie si sono uniti anche vari movimenti politici e organizzazioni sociali come il MST, il Polo Obrero, Izquierda Socialista, Movimiento Evita e Libres del Sur, e la Plenaria dei Sindacati Combativi. Questi ultimi sono giunti con militanti dei gruppi dell’UOM di Morón e San Miguel, e dei Ferrovieri del gruppo motorizzato dal dirigente “Pollo” Sobrero.

Belliboni del Polo Obrero: “Andiamo per lo sciopero e il piano di lotta”

Questo mercoledì il dirigente del Polo Obrero Eduardo Belliboni ha considerato che la marcia verso i Tribunali “è un primo passo”, e si è anche fatto in quattro per la convocazione di “uno sciopero generale che includa un piano di lotta perché il Governo va avanti e non si fermerà”.

“Andiamo per lo sciopero generale e un piano di lotta nazionale perché il Governo va avanti e non si fermerà”, ha affermato Belliboni nelle dichiarazioni alla Télam durante la manifestazione a Plaza Lavalle.

“Realizzeremo una, dieci, cento o altre mille marce per sconfiggere il DNU e protestare per il nostro salario”, ha anticipato il portavoce dell’Unità Piquetera (UP).

Allo stesso tempo, Belliboni ha inviato un messaggio alla direzione della CGT: “Non bisogna aspettare perché questo Governo malgrado tutto continuerà e dobbiamo fermarlo. Questo Governo ha fatto più danni in tre settimane che altri in dieci anni”.

Nora Cortiñas, Madre di Plaza de Mayo LF:

“Che oggi nessuno rimanga a casa a vederlo in televisione, tutti nelle strade a dire a Milei no e no e no, per vincerlo”, Nora Cortiñas

L’associazione Nonne di Plaza de Mayo ha riaffermato il suo rifiuto “del megcadecreto incostituzionale e antirepubblicano”, riferendosi al DNU di deregolamentazione dell’economia emesso dal governo di Javier Milei, ha fatto appello a difendere i “meccanismi democratici” e ha affermato che “protestare è un diritto”, riguardo alla manifestazione ai Tribunali convocata per mezzogiorno dalla CGT e altre organizzazioni sociali e sindacali.

“Protestare è un diritto”

“Riaffermiamo il nostro rifiuto del megcadecreto incostituzionale e antirepubblicano. La società ha diritto a decidere sul proprio destino attraverso i suoi rappresentanti”, hanno detto le Nonne attraverso il proprio indirizzo della piattaforma X.

Copertura fotografica speciale di Resumen Latinoamericano.

27 dicembre 2023

Resumen Latinoamericano

da Comitato Carlos Fonseca

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

argentinaMileiPIQUETEROS

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La lotta per fermare il genocidio nelle università statunitensi: un reportage dall’Università del Texas

Abbiamo tradotto questo interessante reportage apparso su CrimethInc sulle proteste che stanno coinvolgendo i campus degli Stati Uniti contro la complicità del governo USA nel genocidio del popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contestati i ministri della guerra al Politecnico di Torino

Riceviamo e ricondividiamo il comunicato del CUA di Torino sulla contestazione di ieri al convegno istituzionale tenutosi alla sede del Valentino del Politecnico. Ieri mattina un gruppo di student3 dell’Università di Torino ha contestato il convegno a porte chiuse che si è tenuto al castello del Valentino su tecnoscienza e intelligenza artificiale, con ospiti di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: 25 Aprile con la resistenza palestinese

Milano – Per un 25 Aprile con la Palestina, Piazza Duomo h. 13:30.
La Resistenza non è soltanto memoria, ma è oggi. Palestina libera!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: i Me`phaa di Tilapa creano sistema di giustizia a difesa del loro territorio

Il popolo Me`phaa di Tilapa, Guerrero, ha presentato il proprio sistema di giustizia denominato Sicurezza di Protezione Territoriale Indigena (Serti), per “difendere il territorio da una prospettiva indigena, olistica e integrale”, di fronte alle minacce di progetti minerari, saccheggio territoriale e controllo dei gruppi del crimine organizzato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Protezione Civile: 2.000 palestinesi scomparsi a seguito del ritiro delle forze israeliane da alcune aree di Gaza

La Difesa civile della Striscia di Gaza ha rivelato in un comunicato divulgato domenica che circa duemila palestinesi sono stati dichiarati dispersi in varie aree dell’enclave dopo il ritiro delle forze di occupazione israeliane (IOF) da esse.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un documento trapelato dal New York Times su Gaza dice ai giornalisti di evitare le parole: “Genocidio”, “Pulizia Etnica” e “Territorio Occupato”

Nel mezzo della battaglia interna sulla copertura del New York Times riguardo la guerra di Israele, i principali redattori hanno emanato una serie di direttive.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA per la Palestina: dipendenti Google licenziati e studenti alla Columbia University sgomberati dalla polizia

Negli Stati Uniti proteste in corso a sostegno del popolo palestinese, per il quale diversi settori della società civile si sono mobilitati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giornata di mobilitazione per il clima e a sostegno della Palestina.

Da Nord a Sud Italia questa mattina lo sciopero climatico lanciato da Fridays For Future ha riempito le piazze di giovani e giovanissimi che hanno ribadito le connessioni stringenti tra la devastazione dei territori e le guerre, rappresentando un forte grido in sostegno alla Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello alla mobilitazione in sostegno alla popolazione di Gaza ed alla resistenza palestinese

Ci appelliamo a tutt3 coloro che vogliono sostenere la resistenza del popolo palestinese per difendere una prospettiva universale di autodeterminazione, uguaglianza, equità e diritti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attacco iraniano a Israele: quali conseguenze per il Libano?

Lo Stato ebraico potrebbe intensificare la lotta contro Hezbollah, ma secondo gli esperti una guerra aperta sul territorio libanese è improbabile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Un’altra provocazione di Milei che annuncerà un indulto per i genocidi

Il presidente Javier Milei, su richiesta della sua vicepresidente Victoria Villarruel, ha deciso che il prossimo 24 marzo concederà un indulto a tutti i militari genocidi

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Argentina: voci, facce e comunità che dicono “no” all’attività mineraria del litio

“La rotta del litio: voci dell’acqua”, è il libro di Camila Parodi e Susi Maresca.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: al salto dei tornelli per l’aumento del biglietto

I più giovani fanno il salto. I più anziani chiedono permesso per evitare la spesa della SUBE. Madri e padri fanno passare sotto i propri figli. Una cartolina argentina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: La legge omnibus è stata fatta cadere

Il regime di Javier Milei ha subito una sconfitta considerevole prima di terminare i due mesi di mandato. Il suo progetto più prezioso è tornato indietro al Congresso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Terzo giorno di gas al peperoncino, proiettili di gomma e arresti

Una nuova repressione ha avuto luogo nelle vicinanze del Congresso dopo l’approvazione del progetto di Legge Omnibus.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: di fronte al Congresso, selvaggia repressione e caccia ai manifestanti di assemblee di quartiere, organizzazioni sociali, sindacati combattivi e sinistra

La ministra Bullrich è il braccio armato della dittatura: una nuova operazione su scala smisurata ha cercato di sgombrare alcune centinaia di persone che protestavano contro la Legge Omnibus. Ci sono state decine di feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Il primo sciopero generale contro Milei e lo smantellamento dello stato

Javier Milei ha affrontato il suo primo sciopero generale soltanto dopo sei settimane dall’essersi insediato alla presidenza con un piano di governo che punta ad una riduzione minima dello stato, stabilendo un nuovo primato, dopo aver superato il primato di tre mesi che ostentava Fernando de la Rúa.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La dittatura mineraria in tempi di democrazia elettorale

Le politiche estrattiviste hanno attraversato la “democrazia” argentina sotto tutti i governi, indipendentemente dal segno politico.