InfoAut
Immagine di copertina per il post

A Parigi lo stato d’emergenza non fa paura

Riportiamo la corrispondenza di M. da Parigi sul corteo tenutosi ieri pomeriggio in sostegno alla lotta dei migranti ma che nel corso dello svolgimento si è presto trasformato in un momento di lotta contro lo stato d’urgenza e il pesante clima di militarizzazione che si respira in città dopo gli attentati del 13 novembre. 

Questa domenica un segnale forte è stato dato a una città ancora paralizzata dallo stato di emergenza, provvedimento preso in seguito agli attacchi del 13 novembre che vieta, tra le altre cose, manifestazioni e presidi. Il divieto di scendere in piazza è stato prolungato fino al 30 novembre ma lo stesso trattamento non vale per tutti gli assembramenti, come per esempio i mercatini di natale sugli Champs Elysées, i centri commerciali o i musei, quando si dice due pesi e due misure. Il corteo del 22 novembre era stato lanciato da diverso tempo dai migranti che dall’estate scorsa continuano la lotta per ottenere la regolarizzazione e una sistemazione decente, da qualche settimana sgomberati dal Liceo Jean Quarré occupato e ancora da place de la République dove per settimane hanno tentato di installare delle tende che sistematicamente venivano rimosse dalla polizia.

Nonostante lo stato di emergenza in migliaia tra migranti, collettivi e militanti di altre organizzazioni si sono riuniti in place de la Bastille determinati nel voler esprimere la solidarietà ai rifugiati e nel contestare uno stato di polizia e il delirio securitario di questi ultimi giorni. Al grido di “So-so Solidarité avec les réfugiés” e “Etat d’urgence, état policière on nous n’enlèvera pas le droit de manifester” il corteo è partito sotto gli occhi impotenti del copicuo dispiegamento di forze dell’ordine. Imboccato il viale che conduce a place de la République, luogo scelto per la conclusione del corteo, la polizia in assetto antisommossa ha cercato di bloccare il passaggio dei manifestanti attraverso una carica di alleggerimento e l’utilizzo di spray urticante. Non riuscendo nel suo intento ha optato per fiancheggiare il corteo per tutto il percorso mettendo un’evidente pressione rincorrendo a piedi i manifestanti e inseguendoli con una colonna di camionette.

Durante la corsa verso place de la République i cori scandivano il passo sostenuto delle persone che non si sono lasciate intimidire dalla polizia evidentemente disorientata dalla risolutezza di chi ha deciso di scendere in piazza nonostante i divieti. Giunti al termine del percorso il corteo si è riversato in quella piazza che accoglieva i migranti fino a una settimana prima sotto lo sguardo di molte persone presenti sul posto per commemorare le vittime degli attacchi, sopresi ma allo stesso tempo compiaciuti nel vedere che non ci si ferma davanti alla paura.

La giornata di domenica porta con sè il messaggio di chi non si ferma davanti all’imposizione di uno stato di sicurezza come unica (non) soluzione agli avvenimenti che hanno portato sul suolo francese una guerra di cui già era protagonista, di chi non teme la repressione di uno stato che si nasconde di fronte a chi lo identifica come responsabile, e che risponde denunciando 58 persone che hanno preso parte al corteo di ieri, di chi continua la lotta con i migranti, contro le frontiere e per una reale alternativa da costruire dalla stessa parte della barricata, di chi le strade e le piazze se le riprende al ritmo di quella “liberté” tanto proclamata da una Repubblica che non fa altro che terrorizzare e militarizzare dentro e fuori i suoi confini. Una giornata che inaugura le settimane di lotta a venire contro la COP21, l’emblema di chi non ha nessun contatto reale con quelle strade e quelle piazze che quotidianamente vengono attraversate da chi non si ferma davanti alla paura.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

corteomanifestazionemigrantiparigistato d'emergenza

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra Leonardo con il genocidio a Gaza?

Gianni Alioti, ricercatore di The Weapon Watch – Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei, ha scritto per Pressenza un approfondimento, con notizie inedite, sulle responsabilità di Leonardo nel genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: continuano gli attacchi israeliani nonostante la tregua del novembre 2024. Due persone uccise

Ancora bombardamenti israeliani nel sud del Libano, nonostante l’accordo di tregua concordato nel novembre 2024.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Coloni lanciano attacchi coordinati contro agricoltori e terreni della Cisgiordania

Cisgiordania. Negli ultimi giorni, gruppi di coloni hanno lanciato una serie di attacchi coordinati contro agricoltori e terreni agricoli palestinesi a Betlemme, al-Khalil/Hebron e nella Valle del Giordano settentrionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupazioni e proteste per la Palestina: gli aggiornamenti da Napoli, Torino e Verona

Proseguono le mobilitazioni in solidarietà con il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cina, le linee guida del plenum sul piano 2026-2030

Si è conclusa la quarta sessione plenaria del XX Comitato centrale del Partito comunista. Fissati gli obiettivi generali del XV piano quinquennale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: cariche alla manifestazione in solidarietà alla popolazione palestinese e contro il governo Meloni “Blocchiamo Tajani”

Una manifestazione indetta per contestare la loro presenza come esponenti del Governo Meloni, complice di Israele nel genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tunisia in rivolta: proteste e scioperi contro l’inquinamento dell’impianto chimico

Il 21 ottobre 2025, la città tunisina di Gabès è stata paralizzata da uno sciopero generale e da massicce proteste contro l’inquinamento causato dall’impianto chimico statale gestito dal gruppo Tunisian Chemical Group (CGT)

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: solidarietà internazionalista, João Pedro Stédile spiega la posizione del MST sul Venezuela

João Pedro Stédile, nell’intervista che ha concesso a Rádio Brasil de Fato, spiega la posizione politica del Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra (MST) di fronte alla situazione in Venezuela.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sui diritti degli Indiani americani

In corrispondenza con noi Sibilla Drisaldi del Healing and Freedom Movement e Donald Hatch, detto Buddy, rappresentante della tribù Cheyenne e Arapaho del Sud Oklahoma. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerra alla Guerra! Blocchiamo Tutto!

Di seguito il comunicato di GUERRA alla GUERRA rispetto a valutazioni e prospettive del percorso.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il problema è il Neruda o l’assenza di prevenzione?

Questa mattina è uscita la notizia su “La Stampa” e altre testate locali riguardo alla presenza di alcuni casi di tubercolosi all’interno dello Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Questa notte ho fatto un sogno.. Cronache della mobilitazione di Udine contro la partita Italia-Israele

Ripubblichiamo il comunicato congiunto scritto dalle polisportive popolari che hanno partecipato e animato la mobilitazione a Udine contro la partita Italia-Israele.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: in 10mila al corteo No Ponte

Sapevamo che sarebbe stato un corteo imponente. Non immaginavamo tanto.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vicenza: in mille in strada per difendere i boschi dal TAV

Un migliaio di persone sabato 12 luglio hanno partecipato alla manifestazione per la difesa del bosco di Ca’ Alte e della città, dopo lo sgombero dell’area lungo l’argine avvenuto nei giorni precedenti. 

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

L’attacco di destre, sionisti e lgbt liberali al pride di Parigi

Il 28 giugno a Parigi si svolge la Marche des Fiertés Paris & Île-De-France, il più importante pride francese quest’anno anticipato da violente polemiche

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello a mobilitarsi contro il salone del Bourget a Parigi.

Dal 16 al 22 giugno 2025, presso il centro espositivo di Le Bourget, a nord di Parigi, si terrà il 55° Salone internazionale dell’aria di Parigi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

2025. Los Angeles. California

Il 6 giugno, agenti dell’ICE hanno condotto blitz in vari punti della città: Fashion District, Home Depot e una grossa azienda tessile. Oltre cento arresti. da Nodo Solidale Le strade hanno risposto: molotov, blocchi di cemento, barricate e auto in fiamme. I manifestantihanno resistito con determinazione, trasformando la città in un campo di battaglia contro […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il Consiglio dei Ministri approva il decreto sicurezza

Blitz del governo, approvato il decreto Sicurezza, varato dal governo Meloni nel Consiglio dei ministri di ieri sera.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lettere dal nuovo incubo americano

USA. Persone migranti, non importa se regolari o meno, vengono rastrellate per strada, sequestrate da uomini dal volto coperto e senza divise o distintivi, e sbattute in pulmini neri per poi scomparire nei centri di detenzionea dell’ICE (U.S. Immigration and Customs Enforcement).