
Nello specifico i migranti denunciano la totale assenza delle istituzioni che lascia parcheggiati, in attesa di risposte da parte delle commissioni territoriali sulle domande di asilo, uomini donne e bambini all’interno di “micro cara”, sparsi su tutto il territorio nazionale, gestiti da associazioni e multinazionali del sociale che lucrano sulla finta emergenza creata dal governo berlusconi, archiviata sotto il nome di “emergenza nord-africa”.
Ancora una volta il protagonismo migrante scende in piazza arricchendo il corteo di slogan ed interventi; arrivati anche da altre città (un pulman proveniente da Biella) il corteo, 500 persone, oltre al calvario delle richieste di asilo, rivendica il permesso di soggiorno, slegato dalla perdita del posto di lavoro, la chiusura dei cie, denuncia la sanatoria truffa del 2009 e chiede la cittadinanza per tutti e tutte.
Non sono mancanti interventi dei rifugiati che indicavano come responsabili delle loro scelte le stesse “potenze” occidentali che prima li inducono a migrare con le bombe e poi ci lucrano atrraverso il business sull’emergenza.
Torino,città simbolo per l’accoglienza, viene ancora una volta smascherata da una protesta tutta migrante, portando con se un bagaglio di lotte e mobilitazioni che speriamo possano servire a dare quello slancio in più alle mobilitazioni future.
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