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Cariche e lacrimogeni contro il corteo per l’ex-Diatto

Intorno alle 21 centinaia di persone hanno risposto all’appello lanciato già da questa mattina a radunarsi nella rotonda di via Frejus per dare una risposta forte all’operazione di sgombero: un corteo di circa 200 persone è partito poco dopo attraversando le vie del quartiere San Paolo, raccogliendo la solidarietà degli abitanti e denunciando le mire speculative che incombono sull’area e la situazione di emergenza abitativa che, come in altri quartieri popolari di Torino, è sempre più forte.

Il corteo serale si è poi diretto verso la zona dell’ex-Diatto, rimasta completamente blindata e presidiata dalle forze dell’ordine dalle prime ore del mattino; qui il corteo ha tentato di avvicinarsi ad uno degli ingressi alla via che ospitava l’ex fabbrica e dopo un breve fronteggiamento è partita la risposta violenta della polizia, nervosa e non più in forze come questa mattina.

Le forze dell’ordine hanno attaccato il corteo con una carica e con un lancio di lacrimogeni, molti dei quali sparati ad altezza uomo, mentre alcuni hanno anche raggiunto i balconi di alcune abitazioni del quartiere, scatenando la comprensibile rabbia e indignazione degli inquilini raggiunti in casa propria dal gas dei candelotti. Il corteo ha resistito alle cariche e si è difeso spostando alcuni cassonetti in mezzo alla strada per poi ricompattarsi e terminare poco lontano dalla zona dello sgombero di questa mattina.

Al grido di ‘San Paolo resiste!’ la serata di mobilitazione in difesa del quartiere si è chiusa rilanciando sulla giornata del 15 giugno, convocata a livello cittadino come data di lotta contro gli sfratti e per il diritto all’abitare.

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