InfoAut

Scene di (dis)ordinaria follia nell’università di Torino

Cosa succede una delle tante mattine che ti svegli e vai a lezione a Palazzo Nuovo? Ti svegli, ti alzi, ti lavi e ti incazzi… non hai più la borsa di studio e paghi un sacco di soldi di affitto, hai pagato ogni anno più tasse e hai meno corsi, se hai i corsi non hai le aule, se hai le aule, non hai le sedie, noi hai più le biblioteche, le mense, i servizi, i diritti… tutto tagliato. Vai in università e sei già incazzato. Arrivi in università e ci sono i fascisti del FUAN e ti incazzi di più, sono i giovinastri di quei partiti che si sono mangiati tutti i tuoi fondi per pagare cene e cravatte, che con un populismo becero cercano di fare buon viso a cattivo gioco. Perché sono proprio loro ad aver appoggiato tutte le riforme distruttive degli ultimi anni, Gelmini in primis, sono loro che stanno seduti sulle poltrone della maggioranza in Regione. Ribaltargli il banchetto con quegli sciocchi volantini, fargli capire chiaramente che nella tua università, che già fa schifo, non li vuoi vedere, perché loro fanno ancora più schifo, è il minimo

Lo fai tu, perché non ne puoi più, lo fanno altri, perché anche loro sono esasperati.

E allora che succede?

Evidentemente anche all’università, anche se ci sono i fascisti, devi stare zitto e muto. Perché i fascisti sono protetti dalla Polizia, tanta, armata, dentro i corridoi. Polizia che carica a freddo, con calci, pugni, manganelli, il presidio spontaneo che si è creato: sono arrivati anche tanti studenti e studentesse delle scuole occupate. Teste spaccate, sangue nei corridoi, ragazze trascinate per i capelli, due studenti caricati sulle camionette e portati via. Qualche professore si mette in mezzo, non è ammissibile che la polizia violenta entri dentro la sede universitaria; gli viene risposto: “Abbiamo l’autorizzazione del rettore, torna nella tua aula”.

Calci, pugni, manganelli, scudi nei corridoi, un attacco premeditato in piena regola, da ore la polizia aspettava intorno a Palazzo Nuovo. Qualcuno riesce a salvarsi correndo fin dentro le aule, rincorso fino lì dagli agenti; molti feriti.

A quel punto andiamo in Rettorato, vogliamo farci dire dal Rettore Ajani cosa sta succedendo, se ha davvero autorizzato una mattanza. Ci risponde che è sconvolto, che nessuno lo ha interpellato. Di fronte alla brutalità e alla menzogna della Polizia è quindi necessaria una presa di posizione decisa da parte del neo-Rettore, sarà evidentemente banco di prova della democraticità della nuova governance d’Ateneo.

Ma la follia violenta delle Forze del Disordine non si conclude e a Cecilia e Carlos è confermato il fermo. Portati in questura perché studenti, studenti antifascisti, dentro la propria università.

 

La presenza della Polizia dentro le sedi Universitarie è un abuso intollerabile e illegittimo.

Dall’Università fuori i fascisti, fuori la polizia.

 

ore 16 Assemblea nell’atrio di Palazzo Nuovo

 

Cecilia e Carlos liberi

 

Studenti e studentesse antifascist*

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

antifascismofuanstudentitorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Torino cambia lavoro – Tra deindustrializzazione e riconversione

Gli operai prendono parola: il lavoro cambia, la città si interroga

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

2 Giugno: Torino scende in piazza contro il razzismo!

L’8 e il 9 giugno si terrà un referendum popolare che prevede quattro quesiti sul lavoro e un quesito per ridurre da 10 e 5 anni i prerequisiti di residenza continuativa in Italia per l’ottenimento della cittadinanza.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’uso dei reati associativi per contrastare il conflitto sociale: il processo contro il CSOA Askatasuna (1° parte)

Il processo contro 28 militanti del centro sociale Askatasuna e del movimento No Tav, conclusosi il 31 marzo scorso, costituisce il tassello principale di un’articolata strategia volta a contrastare il conflitto sociale a Torino e in Val di Susa

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: cacciati i sionisti dal Campus (per la seconda volta) e boicottata la conferenza di Nathan Greppi al Salone del Libro

La giornata di ieri è stata un’altra occasione per praticare i valori dell’antisionismo e dell’antirazzismo, opponendoci ai provocatori eventi che i sionisti avevano previsto di svolgere in Università e al Salone del Libro.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sciopero dell’università: contro tagli, precarietà e guerra

Per avere un lavoro stabile nell’università allo stato attuale è richiesto ad ogni lavorator di sopportare tra i 15 e i 20 anni di precarietà lavorativa che costringe ad una vita precaria a 360 gradi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Vertenza LEAR: tutto fumo, niente arrosto

Gli anni passano, tragedie come queste rimangono però all’ordine del giorno e trasformano il tessuto sociale delle nostre metropoli. Sembra che non si impari mai niente dagli errori commessi nel passato.

Immagine di copertina per il post
Culture

Tonino Miccichè, crucifissu cumu a Cristu!

Senza il libro di Filippo Falcone, Morte di un militante siciliano (1999) probabilmente si sarebbe persa quasi del tutto la memoria. Con la necessità di ricordare viene orgganizzato il festival “Memoria e Utopia per Tonino Miccichè” a Pietraperzia, il 9, 10 e 11 maggio. di Angelo Maddalena, da La bottega del Barbieri Rocco D’Anna poco […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

25 aprile: 80 anni dalla Liberazione dal nazifascismo. Decine di cortei in tutta Italia contro guerra e genocidio

Nelle prime ore del 25 Aprile 1945 da Radio Milano Libera IL Comitato di Liberazione Nazionale annunciava l’insurrezione di Milano, unica grande città del Nord ancora in mano a fascisti e nazisti, costretti poi alla fuga verso nord.Nelle prime ore del 25 Aprile 1945 da Radio Milano Libera IL Comitato di Liberazione Nazionale annunciava l’insurrezione di Milano, unica grande città del Nord ancora in mano a fascisti e nazisti, costretti poi alla fuga verso nord.