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La lotta paga! Damiano reintegrato dal giudice del lavoro

Damiano era stato licenziato dalla ditta presso cui lavorava per aver partecipato alla contestazione al leader della cisl, Raffaele Bonanni, nel settembre del 2010.

Oggi il Giudice del lavoro ha predisposto il reintegro di Damiano. Non sono ancora state rese note le motivazioni ma la decisione, per noi che abbiamo sostenuto la battaglia di Damiano con una campagna (Il dissenso non si licenzia) è una bella soddisfazione.

Come Damiano spiega bene in questa intervista, realizzata questa mattina su Radio Blackout, l’esito di questo processo (che potrebbe anche esser rimesso in discussione da un ricorso in appello della controparte) è stato possibile grazie alle garanzie ancora valide (per chi vi si può appellare) dell’articolo 18. Motivo in più per comprendere gli attacchi che ad esso vengono  fatti dentro ad una cornice più ampia.

 

Ascolta l’intervista:

 

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La testimonianza di Damiano al momento del licenziamento

 

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Il comunicato di Damiano e dell’avvocato che l’ha sostenuto, Simone Bisacca:

 

Con dispositivo di sentenza 8.2.2012 il Tribunale di Torino ha dichiarato illegittimo il licenziamento di Damiano Piccione, ordinando a Itinera s.p.a. di reintegrarlo nel posto di lavoro ai sensi dell’art. 18 Statuto dei Lavoratori oltre al pagamento delle retribuzioni dal licenziamento alla reintegra, nonché al pagamento delle spese legali.

Damiano era stato licenziato l’8.10.2010 dal datore di lavoro perché, assente dal lavoro per malattia, aveva partecipato alla contestazione del segretario generale della CISL Bonanni avvenuta l’8.9.2010 durante la festa del PD in P.za Castello. Dopo aver visto un servizio televisivo in cui Damiano era ripreso durante la contestazione, il datore di lavoro, Itinera s.p.a., l’aveva sospeso dal lavoro immediatamente. A nulla era servito spiegare che la patologia di cui soffriva Damiano gli impediva di compiere sforzi ripetuti durante le 8 ore di lavoro, ma non di svolgere altre normali attività della vita quotidiana. Itinera l’aveva quindi licenziato.

Iniziò subito una campagna di solidarietà per il reintegro di Damiano ed oggi finalmente è giunta la sentenza che dichiara illegittimo il licenziamento (le motivazioni saranno depositate entro 60 gg.). Al di là delle motivazioni che il giudice porrà a base della propria decisione, la decisione è importante alla luce degli attacchi portati ormai tutti i giorni allo Statuto dei Lavoratori e all’art. 18. Tanto più perché il licenziamento andava a colpire l’esercizio di libertà fondamentali dei lavoratori quali quelle di contestare accordi sindacali al ribasso che erodevano ed erodono le tutele ed il salario delle lavoratrici e dei lavoratori.

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