InfoAut
Immagine di copertina per il post

Granarolo: due facchini arrestati. E’ sciopero della logistica in tutta la provincia!

 

 

h 16:50 dopo essersi ricompattati, gli scioperanti hanno deciso di sciogliere il blocco, riportando il camper del presidio al luogo in cui si trovava questa mattina.
Da qui ci sarà un’assemblea per fare il punto della situazione e decidere i nuovi passaggi di lotta, al sottofondo di “uno sciopero al giorno”  e oltre al solito “torneremo, torneremo”, si urlavinceremo,vinceremo” a sottolineare la voglia di andare fino in fondo, fino a che tutti i diritti dei lavoratori saranno rispettati!

Il presidio continua, qui alcuni video di oggi, sotto la cronaca della giornata!


h 16:30 la celere presente in grandi forze ha circondato il picchetto dei lavoratori e dei solidali. La tenacia dei facchini ha fatto sì che, sedendosi a terra, le operazioni di rimozione da parte delle guardie dei padroni fossero rallentate.

Uniti l’uno all’altro ancora una volta hanno saputo dimostrare di scegliere autonomamente le proprie pratiche di lotta, senza cadere nelle provocazioni della controparte: se un giorno si decide di resistere in piedi, in altri momenti c’è stato il blocco improvviso, mordi e fuggi, e oggi si è resistito stando a terra, incordonati l’uno all’altro. Ora gli scioperanti si attestano lungo la strada continuando a scandire cori davanti alla celere senza paura.

h 15:30 il camper del presidio di lotta torna là dove si trovava sin da ieri: davanti al cancello, nel blocco che non cessa di scandire slogan contro Granarolo e Lega Coop.
La celere si schiera

h 13:15 dopo la prima assemblea della giornata dal presidio permanente, in oltre un centinaio tornano a bloccare davanti ai cancelli, mentre dalle altre aziende del bolognese in sciopero continuano a confluire lavoratori solidali. La celere si attesta nello spiazzo al di là della cancellata dei magazzini. Da Milano ci arriva notizia che è stata confermata una iniziativa di lotta in solidarietà con gli arresti di ieri.

Lo sciopero provinciale intanto va avanti e numerosi magazzini sono rimasti completamente vuoti, come quello della DHL.


 

Qui sotto pubblichiamo i comunicati di denuncia e di appello all’iniziativa per la giornata di oggi:

 

Il comunicato del Laboratorio Crash

 

Ieri la resistenza degli operai e dei solidali davanti ai cancelli della Granarolo è stata tenace e grande espressione di dignità. I cazzotti, le manganellate, i trascinamenti, gli insulti, il gas urticante spruzzato in faccia e poi gli arresti non hanno piegato la lotta degli operai (tutti gli episodi di violenza e brutalità sono stati filmati e circolano in rete). Al loro fianco tanti compagni e compagne stretti in un forte cordone di solidarietà.

Non appena scattati gli arresti e davanti tanta violenza poliziesca e sopruso padronale i compagni del S.I.Cobas hanno dichiarato lo sciopero generale della logistica in tutta la provincia di Bologna.

 

Questa mattina sui tre giornali locali la Granarolo ha comprato un’intera pagina dove invita le istituzioni di Bologna a colpire duro gli operai e addita all’opinione pubblica cittadina i S.I.Cobas e Laboratorio Crash come i fomentatori di soprusi contro la loro azienda, che a loro dire, è manifestazione di grande valore etico-aziendale.

 

In città il padronato e le istituzioni fanno quadrato e puntano con ogni mezzo ad aggredire la lotta. Ieri ad esempio alcuni facchini rimasti isolati sono stati pestati da decine di crumiri delle cooperative della logistica che lavorano per Granarolo.

 

Alle aggressioni e alle provocazioni poliziesche, alla disinformazione, e alle iniziativa dei mercenari di Granarolo rispondiamo con il sorriso degno di chi lotta per il giusto e per i diritti. Resisteremo al oltranza e fino a quando i 51 facchini non verranno tutti riassunti e fino a quando non saranno riconosciuti i loro diritti e le rivendicazioni della lotta: al primo punto la dignità!

 

Chiediamo l’immediata liberazione dei due operai arrestati e rilanciamo la mobilitazione in tutta la città per il loro rilascio!

 

Facciamo appello ai movimenti sociali di tutta Italia ad esprimere solidarietà militante per una lotta che riguarda tutti e tutte. E confermiamo la preparazione di una giornata di boicottaggio internazionale contro Granarolo da fissare nei prossimi giorni. Facciamo appello ai compagni e alle compagne, ai movimenti e al sindacalismo conflittuale di Bologna a recarsi oggi in solidarietà al presidio fisso davanti Granarolo che nonostante la durissima repressione resiste!

 

Sciopero e picchetti fino alla vittoria!

 

Laboratorio Crash!

 

Comunicato S.I.Cobas

Due operai che hanno osato presidiare i cancelli della Granarolo sono stati pestati come i loro compagni, hanno subito un attacco premeditato degli sbirri al servizio della lega coop e per tale motivo sono trattenuti in arresto nelle patrie galere. I due lavoratori, uno della Dhl, e un’altro della Susa non sono stati rilasciati come gli altri quattro compagni fermati alla Granarolo. Colpevoli di aver dato solidarietà attiva ai loro compagni della Granarolo devono pagare, devono restare in carcere perché sono come i loro compagni contro i padroni.

Domani il fronte dei COBAS sostenuti da militati solidali con la loro lotta, esercitando il diritto di sciopero che i padroni ed i loro sgherri cercano di contrastare, manifesteranno con la loro forza davanti ai cancelli della Granarolo. Padroni: PAGHERETE CARO, PAGHERETE TUTTO! 

L’azione repressiva della polizia non fermerà questo movimento, l’onda lunga degli scioperi dei lavoratori della logistica farà rientrare i loro compagni della Granarolo nei magazzini, questa lotta insegnerà che è possibile resistere agli attacchi dei padroni se i lavoratori si organizzano e faranno pagare cari prezzi ai padroni.
Fuori dalla galera i due compagni arrestati.

S.I.Cobas

 

Il comunicato del S.I.Cobas che annuncia lo stato di agitazione nella provincia di Bologna

 

Inviamo comunicato stampa con la proclamazione dello stato di agitazione in risposta agli scontri di oggi davanti ai canelli Granarolo. Mentre prosegue e si rafforza la campagna nazionale che sfocerà in un prossimo sciopero nazionale del settore (come da mandato delle assemblee nazionali del 30 dicembre 2013 a Bologna e del 19 gennaio 2014 a Milano), si invitano tutte le strutture di base del sindacato, e tutti i militanti solidali, a livello nazionale, a intraprendere adeguate forme
di mobilitazione politica ed economica a sostegno della vertenza Granarolo che, col passare dei mesi, manifesta inalterata e addirittura crescente, tutta la sua forza.
Una mobilitazione che sta costringendo le forze repressive dello stato a manifestare il loro aperto sostegno ai veri padroni della “rossa” Emilia Romagna, quella Legacoop, che licenzia gli attivisti sindacali scomodi e invoca il manganello a difesa dei propri democratici profitti; quella
stessa Legacoop che a Lampedusa, gestisce le torture contro i fratelli immigrati che sbarcano da oltre Mediterraneo, in nome della legge Turco-Napolitano-Bossi-Fini

Per l’esecutivo nazionale del SI.Cobas
Fabio Zerbini

Il comunicato di Hobo

 

Dopo nove mesi di picchetti e quattro giorni di presidio permanente, giorno e notte, oggi davanti ai cancelli della Granarolo è stata un’altra grande giornata di blocchi e dignità.

A partire da mezzogiorno eravamo in tanti e tante per interrompere il ciclo produttivo, che per i facchini significa ciclo dello sfruttamento e dei licenziamenti. La risposta è stata quella di sempre: i dirigenti della “Granarolo ladri” e delle “cooperative mafiose”, dopo aver omaggiato i poliziotti di mozzarelle e prodotti freschi per compensarli delle quotidiane bastonate ai lavoratori (le foto lo documentano), hanno diretto le loro infami operazioni coperti da blindati e cordoni di carabinieri e celerini. Mentre gli uomini in divisa attaccavano i facchini e i solidali, tentando di rimuovere violentemente il blocco, ad un altro ingresso trenta crumiri al soldo della cooperativa picchiavano selvaggiamente cinque lavoratori partecipanti al picchetto, sotto gli occhi compiaciuti delle forze dell’ordine. Il blocco dei cancelli e della strada, cominciato intorno a mezzogiorno, è andato avanti per diverse ore, resistendo alle ripetute cariche e provocazioni di polizia e carabinieri, che hanno addirittura gasato con uno spray urticante un lavoratore che si era sdraiato sotto un camion.

Durante le cariche sono stati fermati e selvaggiamente picchiati tre lavoratori e uno studente, che mentre scriviamo il comunicato sono ancora in questura. Vogliamo l’immediata liberazione dei nostri compagni di lotta!

Continuiamo con il presidio permanente, e domani saremo di nuovi davanti ai cancelli della Granarolo, in tante e tanti, sempre di più, sempre più arrabbiati. Armati della nostra dignità, determinati fino alla vittoria.

E se non l’avete ancora capito, ve lo ripetiamo ancora una volta: non potete fermare il vento…

 

Hobo – Laboratorio dei saperi comuni

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Bolognafacchinigranarolosicobas

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop al riarmo, contro il Partito della Guerra. Organizziamoci verso e oltre il primo maggio

Le parole d’ordine uscite dall’assemblea per la costruzione dello spezzone del primo maggio torinese parlano chiaro: organizzarsi per stoppare il riarmo generale, contrastare il partito della guerra

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Pan, se ne è andato un bandito torinese

Ieri è scomparso Pancrazio Chiruzzi, storico bandito torinese. Detto Pan ha esercitato il “mestiere” di rapinatore realizzando svariati colpi, alcuni dei quali ritenuti impossibili o impensabili. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa sta succedendo in Serbia?

Sabato 15 marzo a Belgrado si è svolta la più grande mobilitazione della storia della Serbia, che ha visto la partecipazione di oltre 800.000 persone provenienti da tutto il paese, in gran parte studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Straordinario Newroz: crowdfunding per la manutenzione straordinaria dello spazio sociale!

Lo Spazio Antagonista Newroz è sempre stato un punto di riferimento a Pisa per le lotte sociali e per una cultura alternativa alla logica del profitto. Nei 26 anni da quando è nato, generazioni intere di militanti, musicisti, collettivi, hanno attraversato gli spazi del centro sociale autogestito, rendendone possibile l’esistenza. Oggi, il Newroz ha bisogno di importanti interventi strutturali: se lo vuoi sostenere, anche tu puoi donare un contributo!

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Repressa brutalmente manifestazione dei pensionati contro la povertà

I pensionati argentini hanno marciato ancora una volta verso il Parlamento ma questa volta erano accompagnati anche dai tifosi delle squadre di calcio, che hanno deciso di dare il loro sostegno nella denuncia alla costante repressione che subiscono ogni mercoledì quando chiedono il miglioramento delle loro condizioni di vita di fronte alla crescente miseria.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A Steu, partigiano di Valle Susa

Ad un anno dalla sua scomparsa, siamo consapevoli che non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per riuscire a rendere il giusto omaggio a Stefano Milanesi, Steu, per ricordare l’uomo e il compagno che è stato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefano e Rosa

Chiara Sasso, In Rosa, prima edizione 1986, Edit. Tipolito Melli, Susa; seconda edizione 2024, pp. 124 di Sandro Moiso, da Carmilla Un anno fa Stefanino o “Steu” Milanesi ha abbandonato questo pianeta alla ricerca di un luogo migliore in cui continuare a vivere, lasciandoci tutti più soli. Accompagnati, però, dal ricordo e dall’esempio di un militante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo resiste

Dopo il week end di mobilitazione nel quartiere Quarticciolo è tempo di alcune valutazioni su questo passaggio importante.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Caro bollette: “inefficace il decreto varato dal governo per contenere i costi di gas e energia” dovuti in gran parte ancora da dinamiche speculative

I prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas continuano a crescere, creando forti difficoltà alle famiglie.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: in migliaia in piazza per difendere e cambiare il quartiere

Ieri si è svolto a Roma il corteo popolare “Cambiamo davvero il Quarticciolo”. La manifestazione, partecipata da migliaia di persone è stata una risposta alla decisione del governo di applicare anche al quartiere romano il cosiddetto “Decreto Caivano”. Abitanti della borgata, progetti sociali, parrocchia, realtà cittadine, movimenti sociali si sono incontrati nelle scorse settimane per […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Bologna: migliaia di antifascisti/e in piazza contro Casapound e la Rete dei Patrioti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 11 POMERIGGIO – Una ricostruzione delle manifestazioni di sabato 10 novembre, le valutazioni politiche e le mobilitazioni in programma per questa ultima settimana di campagna elettorale in Emilia Romagna, dove domenica 17 e lunedì 18 novembre si voterà per rinnovare Presidente e Consiglio regionale, con Federico della redazione emiliano-romagnola di Radio Onda d’Urto. Ascolta o […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: ancora cariche, polizia e sradicamento delle piante al Parco don Bosco.

Ancora tensione a Bologna al parco Don Bosco, dove abitanti e manifestanti protestano da mesi per evitare il taglio e l’abbattimento di oltre 70 alberi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

DA CHE PARTE STAI? Per la fine immediata delle 23 misure cautelari contro compagne e compagni di Bologna

Dal 4 giugno 23 persone, attive nei movimenti sociali di Bologna, sono sottoposte a misure cautelari, 13 di loro hanno ricevuto un divieto di dimora, ossia il divieto di poter entrare in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggressione repressiva alle lotte a Bologna!

Da questa mattina è in corso la notifica di 22 misure cautelari nei confronti di compagne e compagni di Bologna, e altre decine e decine di notifiche di indagine.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: provocazione della celere in piazza Scaravilli, ma le tende per Gaza resistono e si moltiplicano

L’”acampada” per la Palestina allestita in Piazza Scaravilli a Bologna, nell’ambito della cosiddetta “intifada degli studenti”, è stata attaccata dalla celere nella serata di venerdì 10 maggio, al termine di un corteo dimostrativo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada Studentesca: le tende per Gaza stanno diventando un movimento globale

A quasi sette mesi dallo scoppio della guerra a Gaza, in numerose università del mondo sta montando la protesta degli studenti contro la risposta militare di Israele.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: un “mondo a parte” che non si lascerà mettere tanto facilmente da parte

Breve reportage sulla grande assemblea che si è tenuta l’altro ieri al parco Don Bosco: centinaia le persone accorse dopo il rilascio senza misure cautelari del diciannovenne arrestato la notte prima.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: giovane aggredito e picchiato dai Carabinieri al Parco Don Bosco.

Nella “democratica Bologna” tre volanti dei carabinieri aggrediscono e picchiano un giovane all’interno del parco Don Bosco.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: dopo le cariche all’inaugurazione dell’anno accademico, occupato il rettorato

Occupato il rettorato dell’Università di Bologna. L’iniziativa si inserisce all’interno della “Israeli Genocide Week”, settimana di solidarietà e mobilitazione nelle Università contro il genocidio in corso a Gaza, promossa dai Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: “UNIBO complice del genocidio. Stop accordi con Israele”. La polizia carica il corteo per la Palestina

Centinaia di studentesse e studenti in corteo per le strade di Bologna mentre si svolge l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università felsinea alla presenza della ministra Bernini.