InfoAut
Immagine di copertina per il post

Fiat e San Paolo in caduta. La Borsa fa tremare Torino

di Mariachiara Giacosa per La Repubblica Torino

 Nelle ore in cui sono i picchi in negativo della borsa a segnare il destino del paese, Torino assiste alla scena nel ruolo di “non protagonista”. E questo nonostante due dei suoi “prodotti tipici”  –  se non oggi, almeno nel passato  –  Intesa San Paolo e Fiat, anche ieri siano andati male sui mercati. Davanti ai monitor all’esterno delle banche, che raccontano minuto per minuto gli umori della finanza, gli sguardi a metà tra il preoccupato e lo stupito degli appassionati. Così come sono in attesa degli eventi i rappresentanti del mondo economico. Troppo presto per trarre conclusioni, ma certo lo scossone degli ultimi giorni sa già di nuova batosta per la fragile economia piemontese.

“Stamattina parlavo con un mio fornitore  –  dice Daniele Vaccarino, presidente di Cna  –  mi raccontava di aver finalmente trovato il coraggio a giugno di programmare investimenti: dopo gli ultimi crolli li ha stoppati. Troppa incertezza”. È proprio la confusione oggi a fare più paura. “A settembre dovremo fare i conti con questo nuovo scossone  –  ammette Mariella Enoc, numero uno di Confindustria Piemonte  –  Non c’è il timore di non riaprire le aziende, piuttosto la preoccupazione per il grande clima di incertezza. Siamo su un filo: non si sa bene se si sta in piedi o si cade”. L’unica certezza è che l’autunno sarà caldo anche per le imprese. “La malattia è grave  –  aggiunge  –  dobbiamo sapere tutti che la cura non sarà simpatica, per nessuno”. Il riferimento è a misure anche sgradite, come la tassa patrimoniale, perché “servono decisioni forti e severe che però ci diano un quadro preciso per programmare investimenti e innovare” conclude Enoc.

“Non si chieda però alle imprese di fare ancora sacrifici  –  aggiunge Maria Luisa Coppa, alla guida dell’Ascom provinciale  –  Da anni conviviamo con il gelo dei consumi che, anche quando si sono un po’ ripresi, l’hanno fatto timidamente e a singhiozzo, perché c’è paura e preoccupazione per il futuro”. E gli allarmi di questi giorni non fanno che peggiorare le cose. I saldi sono una buona cartina di tornasole. “Sono andati bene i primi tre giorni, poi stop. Qualche cosa gli ultimi giorni di luglio a ridosso delle partenze” è l’amara sintesi di una fine stagione che non ha fatto risalire le vendite, in forte calo rispetto agli ultimi anni. Per invertire la china qualcuno ha scelto di tenere aperto durante il mese di agosto, per intercettare turisti e compratori dell’ultim’ora: la città, causa crisi, non si è svuotata. Un dato difficile da interpretare, perché “c’è chi ha chiuso per limitare le spese, tenendo a casa il personale”. Il timore però è soprattutto per le aziende giovani “che  –  sostiene la presidente di Ascom  –  magari non sono ancora strutturate: saranno loro le prime a pagare gli effetti dell’instabilità”.

La ricetta? In Piemonte come nel resto d’Italia, le imprese chiedono il taglio della spesa pubblica. Il mondo del lavoro non ha più margine di risparmio. Della stessa opinione anche l’universo sindacale: “Devono iniziare da lì, perché se vanno a colpire il lavoro, affondano l’economia” spiega Giovanna Ventura della Cisl. A preoccupare sono soprattutto gli effetti su Mirafiori, “per cui ci auguriamo a settembre parta il progetto Fabbrica Italia che non può più aspettare e non deve essere messo in discussione da questo nuovo uragano sui mercati”, e sull’export, “uno dei settori di punta dell’economia regionale che però rischia di non tenere a fronte di questa nuova crisi”.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

borsafiatsan paolotorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A pugno chiuso. Ciao Marco!

La scorsa notte ci ha lasciato dopo tante battaglie il nostro compagno Marco, per tutti e tutte Marco Dread.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Emilio, vogliamo ancora tutto

Questa mattina se ne è andato Emilio Quadrelli, dopo una lunga malattia.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Crollo alle Vele di Scampia: fate presto!

Condividiamo di seguito il comunicato del Comitato Vele Di Scampia 167 dopo il terribile crollo che ha provocato la morte di due giovani e il ferimento di 13 persone tra cui sette bambini ed la gestione vergognosa dei soccorsi. Solo ora, al termine di una giornata difficilissima e dolorosa riusciamo a scrivere queste poche righe. […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

‘Geronimo’ Bini: la sua lotta per un mondo (e una Cremona) migliori

Riceviamo e pubblichiamo volentieri… La storia la scrivono i vincitori.  Ma la storia la fanno anche i perdenti. Poi ci sono gli indolenti che non sono né vincitori, né perdenti.  Poi c’è il revisionismo che mischia le carte. Rende i vincenti un po’ meno vincenti e i perdenti un po’ meno perdenti e quasi sempre […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fermiamoli ora: mobilitazione nazionale contro il nuovo disegno di legge sicurezza che criminalizza le lotte sociali

Inasprimento delle pene, da 2 a 7 anni,  per le occupazioni abitative ma anche per chi resiste allo sfratto e chi partecipa ai picchetti; pene draconiane da 7 a 20 anni per detenzione e diffusione di materiale che incita a impedire la realizzazione di opere ritenute strategiche; aumento delle pene per i reati di imbrattamento per colpire le pratiche di soggetti ambientalisti. 

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Fenomeni di frammentazione degli habitat ed effetto margine al Parco del Meisino

La conoscenza dal basso che sta contribuendo a rafforzare la lotta per la salvaguardia del parco del Meisino è un tesoro inestimabile, che ci ricorda come la scienza non sia neutrale, ma qualcosa da poter utilizzare per amplificare le battaglie a difesa del vivente che portiamo avanti.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Torino: sequestrata l’aula occupata dall’Intifada studentesca al Politecnico

Dopo 4 mesi di occupazione l’aula occupata “Shereen Abu Akleh” è stata sequestrata.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lettera dalle detenute del carcere di Torino

Le detenute del carcere di Torino hanno iniziato uno sciopero della fame a staffetta. A comunicarlo è Nicoletta Dosio che ha ricevuto la lettera.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mobilitazione popolare a Torino per difendere uno dei più grandi parchi della città. Sabato il corteo “Salviamo il Meisino”

Sono giorni di lotta popolare al Parco del Meisino, polmone verde a nord est di Torino, a seguito dell’avvio dei primi lavori per la costruzione di una “cittadella” dello sport nel cuore della riserva naturale sull’ansa del fiume Po.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Giorni di protesta nelle carceri italiane

Sono giorni di proteste nei penitenziari italiani, da Trieste a Torino.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

A cosa servono le scorte? Un caso esemplare a Torino

Come sempre all’avanguardia, a Torino si è sperimentata negli anni un’ulteriore funzione importante della scorta, quella di volano per il sovradimensionamento, sul piano dell’ordine pubblico, dei fenomeni legati alla conflittualità sociale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Quella di ieri è stata una giornata di lotta potentissima per l’Intifada studentesca!

Siamo partitə da Palazzo Nuovo occupato con un corteo di 2000 persone che si è ripreso le strade della città alzando il grido “Palestina libera”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ilaria Cucchi, visita a sorpresa a Palazzo Nuovo. Noi chiediamo di più.

Un pomeriggio movimentato quello appena trascorso. Infatti tra un’assemblea e un pranzo collettivo abbiamo visto comparire numerose forze dell’ordine nei pressi di Palazzo Nuovo e schierarsi a difesa di un imbarazzante banchetto della Lega per “ridare l’università agli studenti”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Unito: la vergogna delle esternalizzazioni crea precarietà alle lavoratrici.

Nel lottare per la liberazione del popolo Palestinese non vogliamo chiudere un occhio davanti allo sfruttamento dei lavorator3 esternalizzat3 di Unito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Broadcast 4 Palestine.

Speciale Info in diretta da Palazzo Nuovo occupato.