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Spagna: la garanzia della governablità tra Podemos e Psoe

Le prove tecniche di grande intesa, che coinvolgono necessariamente anche Izquierda Unida, devono passare da un confronto serrato su grandi scogli quali la possibilità che Sanchez abbia una effettiva maggioranza parlamentare di maniera che possa essere investito, la spartizione dei poteri parlamentari tra i diversi partiti e infine l’ appiattimento sostanziale della programmaticità degli stessi per favorire una esplicita comunione di intenti in nome della governabilità.

Non è un caso che il portavoce del PSOE abbia messo le mani avanti chiedendo esplicitamente a Podemos di redigere i contenuti programmatici portati avanti in campagna elettorale da Iglesias, a partire dal fare un passo indietro sulla proposta referendaria attinente alla Catalogna. Sempre dalle parole di Antonio Hernando si è palesata la volontà di imporre a Podemos la condizione di dover accettare alleanze persino con Ciudadanos in nome di una governabilità effettiva, affiancando a ciò la rinuncia alle promesse di sgravo fiscale per le fasce più deboli della popolazione iberica.

Un accordo di governo, dunque, che rischia di annacquare, se non far scomparire, le pretese di cambiamento possibile fattesi rappresentanza dopo le mobilitazioni di massa esplose nel 2012, in nome di una austerity non reversibile tramite opzioni elettoraliste.

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