
I rastrellamenti di Minniti uccidono a Roma un lavoratore senegalese
Nel primo pomeriggio Maguette, un lavoratore senegalese di 53 anni, preso dal panico, si è dato alla fuga. Braccato da alcuni agenti della polizia di Roma Capitale è stato da questi raggiunto, sgambettato, e fatto rovinare al suolo. Cadendo Maguette ha battuto la testa è morto in una pozza di sangue in via Beatrice Cenci come raccontano i suoi amici. Dopo poche ore la rabbia dei lavoratori senegalesi è cresciuta. Mentre scriviamo il lungotevere è bloccato all’altezza di via Arenula da una cinquantina di ragazzi, fratelli di Maguettt, lavoratori oggetto del rastrellamento. La polizia è tesa, schierata in assetto antisommossa e sembra intenzionata a voler rimuovere il blocco e sedare la giusta protesta. L’appello è a raggiungere il blocco.
Seguiranno aggiornamenti…
Di seguito una testimonianza di un ragazzo senegalese sui fatti di oggi
Per la giornata di domani la comunità senegalese ha convocato un’assemblea pubblica davanti a casa di Maguette in via Campobasso chiamando già una mobilitazione per venerdì alle 16 in piazza Venezia.
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