InfoAut
Immagine di copertina per il post

Exor, la Juventus e la nuova strategia finanziaria degli Agnelli

Al comando delle partecipazioni Agnelli è in corso un cambiamento di ruoli, almeno parziale, che sembrerebbe motivato dalla volontà di John Elkann in primis di rendere più semplice lo spostamento della holding Exor verso nuovi orizzonti di investimento. Quali? Sanità privata e (ancor più) finanza speculativa.

L’analisi di Alessandro Volpi, da Altreconomia

Qualcosa di grosso sta succedendo nella strategia della famiglia Agnelli, almeno nella sua componente di maggior peso che fa capo a John Elkann. I segnali in questa direzione sono numerosi. Qualche giorno fa lo stesso John Elkann ha lasciato la presidenza della Giovanni Agnelli BV, la cassaforte che controlla il 52% della holding Exor, sostituito da un avvocato olandese. Insieme a lui si sono dimessi anche Alessandro Nasi e Tiberto Brandolini D’Adda, autorevoli membri della famiglia.

La Giovanni Agnelli BV è una società olandese controllata a sua volta dalla società Dicembre che continua a essere guidata da John Elkann con il 38% delle azioni. Nella medesima società nata nel 1984, ma di fatto mai segnalata formalmente fino al 2012, nonostante si trattasse di un atto obbligatorio dal 1996, sono presenti le quote degli eredi di Maria Sole (12,32%) e di Umberto (11,85%), seguite da quelle di altri membri della famiglia Agnelli.

Nella plancia di comando delle partecipazioni Agnelli è in corso dunque un cambiamento, almeno parziale, di ruoli che sembrerebbe motivato dalla volontà di John Elkann in primis di rendere più semplice lo spostamento di Exor verso nuovi orizzonti di investimento. La struttura originaria delle partecipazioni di Exor comprende la presenza in Stellantis, ora al 14%, in CNH industrial, in Ferrari, nel giornale The Economist, nella Juventus e in altri gruppi più piccoli. Nel 2022 Exor ha chiuso i propri conti con un utile consolidato di 4,2 miliardi di euro rispetto agli 1,7 miliardi di euro del 2021. Per la prima volta al 31 dicembre 2022 la posizione finanziaria è risultata positiva per 0,8 miliardi (più 4,7 miliardi rispetto alla posizione negativa di 3,9 miliardi di fine 2021); un dato legato in larga misura all’incremento netto di 2,5 miliardi di euro dell’utile dovuto alla cessione di PartnerRe, venduta a nove miliardi di euro.

A questa rilevante cessione si accompagnano, appunto, nuove strategie di impiego finanziario, avviate sempre nel corso dell’ultimo biennio. La prima riguarda il settore sanitario, alla luce della sempre maggiore rilevanza finanziaria di tale comparto, dove i titoli corrono rapidamente. Oltre 800 milioni di euro sono stati indirizzati da Exor per entrare nel gruppo sanitario francese privato Institut Mérieux mentre ancora più recente è l’acquisto del 15% del gruppo olandese Philips, da pochissimo convertitosi alla sanità, con un impiego finanziario di 2,6 miliardi di euro e con la possibilità di salire fino al 20%.  Peraltro, in questa circostanza, Exor ha approfittato delle difficoltà di Philips che è stata costretta al richiamo di milioni di dispositivi respiratori a partire dal 2021. La controversia, seguita da un’inchiesta negli Stati Uniti e dall’uscita dell’ex amministratore delegato, ha fatto crollare il prezzo delle azioni della multinazionale di oltre il 60% dall’aprile 2021.

Una seconda pista di investimento di Exor è quella finanziaria, che si è concretizzata nella creazione del fondo Lingotto Investment Management, società di gestione di investimenti autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority e posseduta da Exor. La società si impegna a fornire rendimenti a lungo termine, accettando di realizzare investimenti concentrati, illiquidi e volatili; quindi, con un margine di natura quasi speculativa. Gli asset in gestione al fondo, al 31 marzo 2023, ammontavano a circa tre miliardi di dollari, con una significativa crescita nei primi mesi di vita dello stesso fondo.

Appare chiaro allora che in casa Agnelli c’è un gran movimento anche perché il titolo Exor, nonostante i “brillanti” risultati delle sue partecipate, continua a essere scambiato con uno sconto del 45% rispetto al suo valore patrimoniale netto. Ha bisogno, pertanto, di dare maggiori garanzie a un mercato diffidente verso un gruppo ritenuto ancora troppo sensibile agli echi politici, come dimostra la “trattativa” di Stellantis con il governo per la “creazione di posti di lavoro”. Nell’opera di finanziarizzazione operata da Exor con sanità e fondi sarà la Juventus l’oggetto della prossima mossa?

Alessandro Volpi è docente di Storia contemporanea presso il dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa. Si occupa di temi relativi ai processi di trasformazione culturale ed economica nell’Ottocento e nel Novecento

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

AgnelliexorfinanziarizzazioneJuventussanità privata

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Prevedere la Cina? 

Riprendiamo da New Left Review questo breve testo di Nathan Sperber sulla narrazione che in Occidente si sta facendo della “crisi” economica cinese.  Discussioni di carattere macro-economico su cosa sia o quando ci si trovi in una situazione di crisi economica non sono solitamente il centro delle nostre attenzioni.  Tuttavia, riteniamo che il nostro compito controinformativo odierno […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Breaking the waves (II)

Composizione e destituzione nel recente ciclo di movimenti tra Stati Uniti e Francia – seconda parte

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Breaking the waves (I)

L’articolo di Nicolò Molinari si pone in dialogo con alcuni testi recenti intorno alla questione della composizione come problema strategico. Per riflettere sui limiti e sulle potenzialità di questa intuizione prende a riferimento il movimento delle pensioni in Francia, Soulevements de la Terre, la lotta contro i megabacini, e Stop Cop City ad Atlanta.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Se ne è andato Alberto Magnaghi, animatore dei Quaderni del Territorio

Ci ha lasciato ieri Alberto Magnaghi, architetto ed urbanista, tra i fondatori di Potere Operaio a Torino e animatore dei “Quaderni del Territorio”, fondamentale rivista promossa negli anni Settanta da collettivi di architetti, urbanisti e ricercatori di diverse discipline operanti in molte università italiane, impegnati nelle mobilitazioni sociali di quegli anni.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Australia, Referendum “The Voice”: riflessione sul corteo di Sydney a sostegno della voce aborigena all’interno della Costituzione australiana. 

Nonostante il caldo di Sydney sono in migliaia a radunarsi domenica 17 settembre ore 14:00 al Redfern Park, per partecipare alla marcia in sostegno del referendum del 14 ottobre 2023 che promette di dare una voce aborigena all’interno della Costituzione Australiana. L’afflusso delle persone al concentramento è accompagnato dagli interventi dal palco, tra cui la […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Distruttori del Pianeta: come i piani di estrazione di petrolio e gas di 20 paesi rischiano di bloccarci nel caos climatico

Questo nuovo rapporto, intitolato “Distruttori del Pianeta: come i piani di estrazione di petrolio e gas di 20 paesi rischiano di bloccarci nel caos climatico”, viene pubblicato pochi giorni prima del vertice del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres, “Climate Ambition Summit”, a New York, dove più di 10.000 persone marceranno per protestare contro l’inazione verso i combustibili fossili.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il rompicapo della ricomposizione dentro le rivolte della banlieue

Frutto di una lunga ricerca sul campo, Atanasio Bugliari Goggia ha scritto, per i tipi di Ombrecorte, due importanti volumi sulle lotte e le organizzazioni politiche di banlieue.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il gran bazar della guerra

Così come non sono stati i malumori dei contribuenti americani a chiudere una guerra di vent’anni in Afghanistan, così probabilmente non saranno le decine di miliardi già bruciati in diciotto mesi di guerra a riportare la pace in Ucraina.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Cultura del rispetto o patriarcato militarista? La scuola con l’elmetto del governo Meloni 

Alla fine dello scorso giugno, il Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha annunciato di voler riformare alcune leggi in materia di valutazione del voto di condotta e delle misure di sospensione nelle scuole secondarie con l’obiettivo, a suo dire, di “ripristinare la cultura del rispetto, di contribuire ad affermare l’autorevolezza dei docenti e […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Finanziarizzazione della terra: nuove dinamiche di appropriazione della rendita fondiaria e territoriale

Già nel 1982 Harvey 1 richiamava l’attenzione sul fatto che “nel capitalismo avanzato la terra è trattata come un’attività finanziaria; ciò che si compra e si vende non è la terra ma il diritto ad appropriarsi della sua rendita”.

Immagine di copertina per il post
Culture

Juventopoli e dinastia Agnelli: lo specchio del capitalismo italiota

E’ una banalità confortante e molto spesso falsa quella che afferma che “il pallone è lo specchio del paese”. E però quanto sta succedendo in casa Juve, al di là della telenovela familiare, è indicativo dell’identità del capitalismo italiano (e probabilmente non solo).

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Dietro lo specchio. Le lotte contro la finanziarizzazione della casa in Europa (seconda parte*)

Qui la prima parte. Di Stefano Portelli e Marco Peverini, con la collaborazione di Victor Serri, Simone Tulumello, sam Da Napoli Monitor LA BATTAGLIA TRA SPAGNA E CATALOGNA È ANCHE SULLA CASA  In nessuna regione europea i sindacati per la casa sono così forti come in Catalogna. Forse anche perché l’offensiva immobiliare è qui particolarmente violenta […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La speculazione sulla casa va in montagna?

Condividiamo di seguito la riflessione di Prendocasa Torino su un fenomeno che specialmente durante la pandemia ha iniziato a farsi più diffuso e che oggi vede degli incentivi statali a supportarlo. Il problema di vivibilità del modello urbano nei decenni a venire è tutt’altro che fantasioso ed il progressivo spopolamento delle aree interne ha sicuramente […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Le banche europee licenzieranno decine di migliaia di addetti

HSBC, uno dei più grandi gruppi bancari al mondo con sede nel Regno Unito, ha annunciato che taglierà trentacinquemila dipendenti nei prossimi tre anni a fronte di una caduta dei profitti annuali del 33%. Unicredit, prima banca in Italia per patrimonio gestito e per fatturato, qualche mese fa aveva comunicato che avrebbe chiuso 500 filiali […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il caso Bio-on, it’s (green) capitalism baby!

È bio, green, giovane, globale, made in Italy e piace alle borse. Parole e retorica che ci si aspetta da ogni startup di successo degna di questo nome. Bio-on non fa eccezione. “Bologna, dagli scarti delle patate nasce la plastica biodegradabile“, “Azienda bolognese crea una tecnologia per pulire il mare“, “Bio-On, semestre di corsa per […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Sul lavoro di ricerca di Luciano Gallino, sociologo in contro-tendenza

Gallino è stato indubbiamente un intellettuale di primo piano che ha dedicato l’intera sua vita, come d’altra parte molti della sua generazione, a promuovere e collocare il pensiero sociologico prima nei centri di ricerca promossi dalle imprese industriali  (Olivetti) poi nell’Università e nell’ Accademia Italiana. Ha fatto parte di una generazione di studiosi che si […]