InfoAut
Immagine di copertina per il post

Torino, “giovani padani” e polizia cacciati dall’Università

Di seguito il comunicato del Collettivo Universitario Autonomo di Torino sui fatti della mattinata (qui un video della cacciata):

Ogni tanto, in sporadiche mattinate, l’università viene attraversata da loschi personaggi che pur di ottenere un minimo di visibilità e di consenso si ridicolizzano dietro un imponente schieramento di forze dell’ordine e di digos per poter anche solo sperare di essere degnati di un minimo di attenzione dal corpo studentesco. Persone che non passeranno di certo alla storia per il coraggio con cui difendono le schifezze che propagandano perché sempre molto timorosi di ricevere una ferma risposta da chi non accetta che nel proprio luogo di studio vengano autorizzati e distribuiti volantini dai chiari contenuti xenofobi e razzisti.

È quanto accaduto questa mattina al Campus Luigi Einaudi, quando 4/5 “attivisti” del Movimento Giovani Padani erano impegnati nella distribuzione di volantini con cui denunciavano la condizione di “privilegio” riservata ai migranti per quanto riguarda i benefici universitari. Che non riescano a vedere più in là del loro naso lo sappiamo bene, conosciamo i loro amichetti del Fuan. Saremmo curiosi di scoprire questi presunti benefici di cui godrebbero i migranti nella nostra università ma sappiamo bene che questi figuri preferiscono vivere di balle e nutrirsi di odio tra poveri. Ci basta questo a convincerci che queste persone non debbano condividere i nostri spazi di studio, dato che anziché fare i conti in tasca a chi nel loro stesso partito ha rubato soldi pubblici (non è il caso di ricordare gli scandali di Cota), preferiscono alimentare odio e colpevolizzare persone che non sono per nulla responsabili dei disservizi dell’università.

Da subito si è quindi organizzato un cospicuo numero di studenti e studentesse, che allergici alla diffusione di materiale propagandistico di questo genere ha deciso di allontanare dal polo universitario i Giovani Padani.

Non appena ci si è avvicinati alla zona di volantinaggio, i 4/5 militanti (si fa fatica a capire il numero dei conigli quando se la danno a gambe levate) sono scappati scortati dalla polizia. Abbiamo voluto sin dall’inizio difendere l’università, presidiandola fino all’ultimo, abbiamo cacciato leghisti e polizia, con quest’ultima che si ostinava a rimanere in maniera provocatoria anche dopo che i Giovani Padani erano stati “accompagnati” fuori dal Cle. Non è ammissibile che ogni volta che i razzisti vogliono prendere parola il Campus debba essere militarizzato.

Chiediamo quindi al rettore Ajani, perché le spiegazioni le vogliamo e pretendiamo da lui, per quale motivo ancora una volta abbia autorizzato la presenza e la distribuzione di volantini carichi di odio razzista da parte di questi personaggi e l’ingresso della polizia all’interno dell’Università. 

Chi propaganda razzismo in Università deve anche essere pronto alle conseguenze, e non saranno le solite lagne dei fascisti del Fuan (per voce del loro capetto Edoardo Cigolini) ad impietosirci perché al termine dell’iniziativa alcuni studenti se la sono presa con la loro auletta…un motivo forse c’è! Se continuate a seminare odio, odio raccoglierete.

Come sempre, ci congediamo dicendo ai Giovani Padani e agli sfigatelli del Fuan che per ogni volantino e materiale razzista, xenofobo e fascista che diffonderanno all’università, sempre ai nostri posti ci troveranno. Noi senza Questura, voi i codardi protetti dalla polizia!

Collettivo Universitario Autonomo – Torino

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Antifascismo & Nuove Destredi redazioneTag correlati:

#maiconsalviniantifaantirazzismolega nordtorinouniversità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

25 Aprile 2024: appunti di lotta dalla piazza di Milano

Condividiamo di seguito la cronaca della giornata del 25 aprile milanese e le indicazioni di lotta che arrivano da questa piazza, tutta a sostegno della resistenza Palestinese.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Livorno è antifascista!

Giovedì 2 Maggio il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini è venuto a Livorno per presentare un suo libro, vergognosamente ospitato all’interno del cinema teatro “4 Mori”..

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Il significato conteso del 25 aprile di fronte al genocidio. Spinte e possibilità.

Le iniziative ufficiali del 24 e 25 aprile di quest’anno sono state la dimostrazione della separatezza che intercorre tra il sinistro antifascismo istituzionale e quello quotidiano di chi non si rifugia in un’identità stantia priva di sostanza e attinenza alla realtà.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Puntata speciale 25 aprile: resistenze di ieri e di oggi.

In questa puntata del 25 aprile dell’informazione di Blackout abbiamo voluto sottolineare il legame forte e prioritario che ha la resistenza palestinese oggi con le possibilità che si aprono anche alle nostre latitudini.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Contro fascismo, sessismo, razzismo e guerra. Ora e sempre resistenza! Siamo sempre qua.

La facciata del centro sociale Askatasuna assume una nuova veste. In un presente senza storia rimettiamo al centro la Storia di ieri per guardare in avanti, in una prospettiva in cui c’è bisogno di tutta la capacità, le forze, le intelligenze di ognuno e ognuna per produrre trasformazioni .

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Antifa Budapest: Corteo a Roma né prigione né estradizione

Sabato 23 marzo a Roma c’è stato un corteo in solidarietà con Ilaria Salis, Gabriele e tutte le persone imputate per i fatti di Budapest. Il corteo è partito da metro Policlico, è passato nei pressi dell’ambasciata e poi è entrato nel quartiere di San Lorenzo dove si è concluso. Abbiamo raccolto diverse voci dal […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Non è più tempo degli appelli, bisogna liberare Ilaria subito

Legata ai polsi e ai piedi, una cintura stretta in vita, un guinzaglio di catena, Ilaria Salis è comparsa davanti al tribunale di Budapest.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Ilaria Salis: la prima udienza si chiude con un rinvio al 24 maggio. “Non e’ piu’ tempo degli appelli, bisogna portarla via subito”

Si è aperto a Budapest lunedì 29 gennaio il processo a Ilaria Salis, l’insegnante antifascista di Monza detenuta da un anno in Ungheria per gli scontri con un gruppo di neonazisti.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Germania, centinaia di migliaia di persone in piazza contro AFD

Tra sabato e domenica in diverse città della Germania si sono riunite centinaia di migliaia di persone per manifestare contro il partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AFD).

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

“In cella con il guinzaglio”. Lettera di Ilaria Salis dal carcere di Budapest

Dal carcere di Budapest, dove soggiorna ormai da undici mesi, Ilaria Salis è tornata a scrivere ai suoi avvocati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada studentesca: le rivendicazioni.

Di seguito pubblichiamo alcuni contributi che provengono delle occupazioni studentesche avvenute ieri a Torino e Pisa e aggiornamenti dalle altre università italiane occupate.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Salvare il Meisino è compito cittadino!

Secondo quanto apprendiamo da giornali e delibere comunali l’avvio dei lavori per cementificare e cancellare l’oasi di biodiversità rappresentata dal parco del Meisino a Torino è imminente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Salone del Libro viene bloccato per la sua complicità al sionismo: la vittoria della mobilitazione per la Palestina!

Sabato pomeriggio, con il coordinamento Torino per Gaza ci siamo dati appuntamento a ridosso della metro Lingotto per raggiungere il Salone del Libro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Salone del Libro: come è fatta la vera censura

Riprendiamo il comunicato del Coordinamento cittadino Torino per Gaza su quanto accaduto ieri al Salone del Libro.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ilaria Salis: un voto che (per una volta) serve

Se la campagna per la sua liberazione passa attraverso le urne andremo a cercare dove diavolo è finita la tessera elettorale e faremo la nostra parte.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Giorgio e la sorveglianza speciale

Il 28 febbraio 2023 la Procura di Torino ha chiesto la sorveglianza speciale e l’obbligo di dimora nel luogo di residenza per quattro anni per Giorgio Rossetto, disposto a fine giugno 2023.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La voce per la Palestina non si arresta!

Torino, presidio al commissariato San Paolo oggi pomeriggio alle ore 18 per Sara.

Di seguito pubblichiamo il comunicato del coordinamento cittadino Torino per Gaza.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

La truffa del G7: i ministri dei Paesi più industrializzati e inquinanti al mondo annunciano false promesse per fronteggiare la questione climatica.

Riflessioni e valutazioni conclusive di una settimana di mobilitazione, scritte a più mani tra chi ha partecipato al percorso di costruzione della contestazione.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Contro la vostra “pace” e il vostro “lavoro” la lotta è solo all’inizio

Primo maggio a Torino: con la resistenza palestinese, contro il governo della crisi sociale.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Conferenza stampa sui fatti di ieri a Torino in occasione della contestazione ai ministri del G7 Ambiente e Energia

La militarizzazione della città deve essere denunciata a fronte della violenza delle cariche della polizia e Torino come laboratorio della violenza è qualcosa di ben noto.