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Il compagno Davide Delogu ha tentato l’evasione dal carcere di Augusta

Il 14 bis prevede che, se il detenuto pone in essere dei comportamenti che a detta della direzione possano in qualunque modo “compromettere la sicurezza della struttura, ovvero turbano l’ordine degli istituti”, egli può essere sottoposto ad un regime di sorveglianza particolare: restrizione delle ora d’aria, restrizioni riguardanti il numero di colloqui concessi nel corso del mese, estranee alla famiglia o con operatori volontari che operano negli istituti e inoltre un continuo controllo della corrispondenza in entrata e in uscita dal carcere.

Nel frattempo per il 17 maggio è fissata presso il tribunale di Cagliari l’udienza per il processo sulle rivolte nel carcere di Buoncammino della primavera-estate del 2013 in cui Davide risulta imputato come detenuto in lotta. In occasione dell’udienza un presidio di solidali si terrà fuori dal tribunale di Cagliari alle ore 9. La direzione del carcere potrebbe negare per ragioni di sicurezza a Davide il trasferimento per l’udienza costringendolo ad assistervi in videoconferenza dalla sala comunicazioni del carcere di Augusta.
Davide chiede di scrivergli presto e di inviargli libri prima che gli venga nuovamente applicato il regime di 14 bis con censura della posta.

 

Il suo indirizzo è: DAVIDE DELOGU – Contrada Ippolito, 1 – 96011 Augusta (SR)

 

 

“L’evasione è sempre stata la vera e unica identità del prigioniero. L’evasione è quel pensiero che tiene il carcerato agganciato alla speranza, alla vita. A qualunque titolo si va in galera, qualunque sia stato il motivo, la forza per restare in vita, sani e forti è per sconfiggere la galera è pensare allevasione. In carcere puoi sopravvivere solo se accetti la sfida col mostro, ingegnandoti a batterlo per raggiungere la libertà, per uscire… e non dallufficio matricola.”

 

Salvatore Ricciardi, 2010

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