InfoAut
Immagine di copertina per il post

Ciao Roberta

||||

Da qualche giorno Roberta ci ha lasciato, provocando un dolore immenso in ognuno/a di noi che ha avuto la fortuna di conoscerla e di fare con lei un pezzo di strada insieme.

Compagna del collettivo Femminista Rossefuoco, ha sempre saputo dare un punto di vista forte, critico e costruttivo in ogni intervento politico.Un punto di vista di genere, comunista, che ci ha sempre dimostrato quanto la rivoluzione sia un percorso di liberazione per tutti e tutte, altrimenti non potrà mai essere.

L’impegno politico nel collettivo, nelle lotte, nei centri sociali Murazzi e Askatasuna, nelle trasformazioni di un presente pieno di difficoltà e contraddizioni, ci portano a piangere per la mancanza di una compagna unica, mai banale, che ha combattuto con passione per i propri amori, e che oggi ci mancherà tantissimo.

A pugno chiuso

I compagni e le compagne dei centri sociali Askatasuna e Murazzi

I funerali si terranno al tempio crematorio del cimitero monumentale di Corso Novara, Mercoledì 30 Maggio alle 15.30

Di seguito due testi per Roberta:

C’era un tempo in cui tutto era più facile, era il tempo dei primi di maggio assieme, delle bandiere rosse, di un pugno chiuso, di un bicchiere di vino, di un pacchetto di sigarette, di una riunione, di un’assemblea, e anche di tante risate.C’era un tempo in cui era importante esserci, era il tempo in cui facevamo tante discussioni politiche sulla linea…era il tempo della linea politica e della priorità di genere.

Era il tempo del collettivo femminista a cui lasciare in tempo il Senza Pazienza, il giovedì sera di tantissimi anni f,a per le riunioni che seguivano la nostra e non riuscivamo mai a lasciarla in tempo e ci prendevamo sempre gli sguardi brutti, soprattutto i tuoi Roby.

Era un tempo in cui era più facile, era più facile tutto: era più facile incontrarsi, era più facile parlare, era più facile anche scontrarsi dialetticamente, perché tra compagni e compagne ci sta, fa bene, vuol dire essere vivi.Quel tempo non c’è più e non c’è più da molto tempo purtroppo.

C’è stato un lungo tempo di dolore, lacerante, e crudele che ci ha portato fino a qui con tanto amaro in bocca.C’è stato un tempo dove, grazie a te in tanti abbiamo imparato a fare nostri percorsi e pratiche che ci hanno arricchito, come uomini e ancor di più come compagni.

C’è stato un tempo veramente importante, e tu sai perché.

Abbiamo conosciuto il tempo della crudeltà della vita, del suo essere spietata oltre ogni immaginazione possibile.

Per tutto c’è un tempo probabilmente, ma ci sono parti di questo tempo che non meriteremmo di vivere così, nessuno.Ora sono di fronte all’ennesimo momento in cui odio De Andrè, detesto quelle meravigliose parole messe in musica perché ti saluteranno, come hanno salutato altri affetti.

Personalmente ti saluterò al ritmo dei Clash, perché:

“abbiamo combattuto la legge, ma legge ha vinto”

Ma non la legge dei codici e dell’oppressione, la legge della vita, tante volte infame ed inaspettata.

Abbiamo combattuto la legge Roby, e continueremo a farlo con te, in ogni bandiera rossa, in ogni pugno chiuso, in ogni sogno per la libertà.

Lele Rizzo

****************

Se c’era una cosa che Roberta odiava era l’ipocrisia.

Scrivere di lei vuol dire allora trovare parole sincere, schiette e senza retorica.

Roberta non ha mai fatto sconti a nessuna e nessuno, ma anche le sue critiche più dure servivano sempre a spingerci a crescere e migliorare.

Perchè lei credeva in ognuna di noi e non ci ha mai fatte sentire inadeguate, nella sfera politica del collettivo come nella nostra relazione di amicizia e sorellanza.

La sua intelligenza acuta e lucida, insieme alla sua voglia di sviscerare tutto, sempre fino in fondo, l’hanno resa una compagna preziosa e un’amica fidata.

Roberta è stata una donna che ha vissuto tutto senza limiti…Le gioie e i momenti felici, tanti e tutti indimenticabili anche per chi ha avuto la fortuna di condividerli con lei,

Così come il dolore e la profonda sofferenza che da anni la accompagnavano senza tregua.Roberta era una femminista e per questo ha amato e odiato insieme.

Ha amato con passione e tenacia le persone e i luoghi che ha attraversato nella sua vita. I collettivi femministi, le piazze, la radio, il centro sociale, che ha animato lasciando un’impronta riconoscibile e indelebile.

Ha odiato senza riserve e senza pudore un mondo fatto di ingiustizie e oppressioni.

Roberta era un’amica attenta e sensibile che trovava sempre le parole giuste per confortarci e spronarci.

Con lei abbiamo innumerevoli ricordi…Dalla musica che amava, alle vacanze fatte insieme, le riunioni e i cortei, le serate a cantare, le bevute, le ore a scrivere volantini, la sua risata fragorosa e la sua simpatia travolgente.

La morte di Roberta ci strazia e ci costringe di fronte ad un dolore difficilissimo e insieme ci interroga sulle nostre capacità di essere davvero comunità, di restare umane e umani, di stare insieme nelle fragilità di ognuna e ognuno, riconoscendole e accettandole.

Ciao Roberta

Perchè già dalla prima trincea eri molto più curiosa di noi.

Le tue compagne

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Scolpire il tempo, seminare il vento, creare antagonismo

Siamo la natura che si ribella!, ammonisce con efficace sintesi uno striscione no-tav esprimendo un radicale antagonismo nei confronti del mortifero sfruttamento capitalista patito dall’essere umano e dalla natura, di cui è parte.

Immagine di copertina per il post
Culture

Al mio popolo

Lo scorso 25 settembre è deceduta a Cuba Assata Shakur, importante membro delle Pantere Nere prima, della Black Liberation Army poi.

Immagine di copertina per il post
Culture

Sport e dintorni – A proposito di Italia-Israele di calcio e della neutralità dello sport

La retorica dello sport come ambito da mantenersi separato dal resto della realtà presuppone che quanti lo praticano o lo seguono operino una sorta di momentanea sospensione dal mondo a cui pure appartengono, sospensione che riappacifica, durante le gare, le conflittualità e le brutalità quotidiane.

Immagine di copertina per il post
Culture

Palestina, dove si uccide anche la cultura

Come archeologi impegnati nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese, sentiamo l’esigenza e il dovere di esprimerci su quanto accade nella Striscia di Gaza e nel resto della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Culture

Lo schianto di un imperialismo straccione

Una rivoluzione che, se aveva fatto scrivere ad una importate testata giornalistica britannica che: «Il capitalismo è morto in Portogallo», aveva avuto però i suoi effetti più sconvolgenti e duraturi in Africa, nei territori un tempo facenti parte dell’”impero” portoghese: Angola, Mozambico, Guinea Bissau e Capo Verde.

Immagine di copertina per il post
Culture

Respirando Gaza

Respiro i miei pensieri, non sono io, è un verso di Blessing Calciati, l’ho letto ieri sera ed è perciò che stanotte mi sono svegliato respirando male.

Immagine di copertina per il post
Culture

“Questo libro è illegale”

Come i testi clandestini nei sistemi autoritari, questo glossario serve per resistere alla repressione e per non piegarsi a una logica da Stato di polizia che criminalizza il dissenso e assoggetta i diritti alla paura.

Immagine di copertina per il post
Culture

“The Ashes of Moria”: che cosa rimane del campo profughi più grande d’Europa?

A cinque dall’incendio che lo ha distrutto, il documentario porta nel cuore del campo, tra odori, rumori, paure e violenze. Allo stesso tempo offre le coordinate per capire i meccanismi attuali delle brutali politiche europee.

Immagine di copertina per il post
Culture

Diritto all’abitare, diritto alla città

Il tema dell’abitare ha assunto una centralità paragonabile al tema lavoro, nella definizione delle gerarchie sociali e dei destini individuali, dentro le metropoli tardocapitaliste.

Immagine di copertina per il post
Culture

XXXIII Festa di Radio Onda d’Urto. 6-23 agosto 2025: tutto il programma!

La Festa di Radio Onda d’Urto si tiene da mercoledì 6 a sabato 23 agosto 2025 in via Serenissima a Brescia! Quella 2025 è un’edizione – la numero XXXIII – speciale perché coincide con i primi 40 anni (1985-2025) di Radio Onda d’Urto!

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Contrattacco al nucleare: prepariamolo insieme!

Verso l’assemblea pubblica di lunedì 3 novembre alle ore 18 al Campus Luigi Einaudi a Torino organizzata insieme a Ecologia Politica Torino

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Coloni lanciano attacchi coordinati contro agricoltori e terreni della Cisgiordania

Cisgiordania. Negli ultimi giorni, gruppi di coloni hanno lanciato una serie di attacchi coordinati contro agricoltori e terreni agricoli palestinesi a Betlemme, al-Khalil/Hebron e nella Valle del Giordano settentrionale.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Provocazione fascista al Liceo Einstein di Torino: la polizia carica gli studenti

Gli studenti hanno risposto alla provocazione gettando i volantini nel cestino, ma pronti a difendere i fascisti vi erano gli agenti della digos e la celere che sono intervenuti malmenando gli studenti e le studentesse, caricandoli e fermando un ragazzo di 15 anni con tanto di ammanettamento.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupazioni e proteste per la Palestina: gli aggiornamenti da Napoli, Torino e Verona

Proseguono le mobilitazioni in solidarietà con il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump all’attacco dell’America Latina con la scusa della “guerra alla droga”

La tensione nei Caraibi ed in America Latina si fa sempre più alta. Alcune note per comprendere quanto sta succedendo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Manovra 2026: La “responsabile” Meloni, atto terzo. 

Prima di dilungarci nel merito dell’allocazione dei miserrimi 18 miliardi previsti, quattro aggettivi possono sintetizzarne il contenuto. Una manovra “responsabile”, pavida, iniqua e belligerante. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cina, le linee guida del plenum sul piano 2026-2030

Si è conclusa la quarta sessione plenaria del XX Comitato centrale del Partito comunista. Fissati gli obiettivi generali del XV piano quinquennale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: cariche alla manifestazione in solidarietà alla popolazione palestinese e contro il governo Meloni “Blocchiamo Tajani”

Una manifestazione indetta per contestare la loro presenza come esponenti del Governo Meloni, complice di Israele nel genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Napoli: basta complicità con Israele, raccontiamo la verità nelle nostre città

Nella giornata di ieri come attivist3 della rete Napoli per la Palestina, bds, sanitari per Gaza e centro culturale Handala Alì siamo stat3 al PHARMEXPO per contestare la presenza di TEVA, azienda farmaceutica israeliana, complice dell’occupazione e del genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tunisia in rivolta: proteste e scioperi contro l’inquinamento dell’impianto chimico

Il 21 ottobre 2025, la città tunisina di Gabès è stata paralizzata da uno sciopero generale e da massicce proteste contro l’inquinamento causato dall’impianto chimico statale gestito dal gruppo Tunisian Chemical Group (CGT)