InfoAut
Immagine di copertina per il post

Ghassam Kanafani

||||
||||

Il celebre romanziere e scrittore di racconti Ghassan Kanafani aveva 36 anni quando, nel luglio del 1972, in una strada di Beirut girò la chiave della sua piccola Austin 1100 che esplose per una bomba al plastico di diverse tonnellate che lo uccise assieme alla sua giovane nipote diciassettenne Lamees.

Uno degli scrittori palestinesi più amati, Kanafani, nato tra l’8 e il 9 aprile 1936, ha vissuto un’appassionata, a volte frenetica, vita in esilio. Ha oltrepassato la morte con i suoi racconti che, come dice Elias Khoury, “iniziano dalla fine per raggiungere l’inizio, come se la storia fosse un momento rubato, come se un intero personaggio potesse essere messo a nudo da un’unica parola prima di scomparire.”

Da ragazzo, Kanafani aveva già sentito accanto a sé la morte: gli fu diagnosticato il diabete di tipo 1 e fu costretto a lasciare la sua casa a Acra (allora in Palestina) nel 1948, un profugo di dodici anni. Studiò letteratura all’Università di Damasco e si trasferì in Kuwait per lavorare come insegnante prima di stabilirsi a Beirut dove incontrò sua moglie, l’attivista danese Anni Høver. Kanafani trascorse i suoi ultimi dieci anni in Libano lavorando come giornalista, editore, e dirigente del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP).

Nel corso degli anni ’60 e nei primi anni ’70 un Kanafani prolifico scrisse, curò edizioni, fu mentore di altri scrittori, rilasciò interviste, partecipò a convegni, lavorò alla piattaforma politica del FPLP e ebbe due figli. Il diabete non rallentava troppo il suo passo, anche se Rasem al-Madhoon scrive nelle sue riflessioni sulla vita dell’autore che Kanafani una volta perse i sensi durante una conferenza al Cairo del Sindacato dei giornalisti arabi. Al-Madhoon descrive Kanafani come uno scrittore appassionato che “spesso scriveva e strappava le pagine scritte, aspirando sempre a qualcosa di più bello ed espressivo.”

Kanafani deve aver lottato come Elias Khoury nel suo doppio ruolo nella resistenza politica e come autore.

Testimonianze riportano quanto Kanafani disse a una stazione radio scandinava: “mentre nel mio lavoro politico difendo l’organizzazione a cui appartengo… nelle mie storie dò ai miei personaggi la libertà di esprimere le proprie posizioni senza riserve.”

Guarda “PFLP Ghassan Kanafani, Richard Carleton interview COMPLETE“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Verità e Giustizia per Mahmoud!

Anche se si hanno ancora poche notizie, se non filtrate dalla polizia e dai giornali main stream, alcuni fatti sono chiari. Un altro giovanissimo è morto, molto probabilmente inseguito da una volante della polizia, schiantandosi alla guida di una moto a notte fonda.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’Aquila: aggiornato al 18 giugno il processo per Anan, Ali e Mansour

Questa mattina presso il tribunale de L’Aquila si è tenuta una nuova udienza all’interno del processo contro gli attivisti palestinesi Anan, Alì e Mansour. Sono accusati di terrorismo per aver, secondo accuse formulate dalle autorità israeliane, finanziato la Brigata Tulkarem, attiva nella resistenza palestinese nei territori occupati. Le prossime udienze saranno il 18, 25, 26 […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Alcune considerazioni dei compagni/e del SI Cobas F.P. sul referendum del 8 e 9 giugno

Raccogliamo volentieri l’invito del SI Cobas a dare diffusione al loro punto di vista sul referendum dell’8-9 giugno.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Venezia: cariche di polizia sul corteo No DL Sicurezza contro l’arrivo in laguna di mezzo governo Meloni

La polizia ha caricato i manifestanti chiamati in piazza a Venezia dal nodo locale della rete “A pieno regime – no decreto sicurezza”

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (II PARTE)

I primi due cantieri stanno cominciando a mostrare le loro conseguenze disastrose sul nostro territorio, un terzo sta per essere installato e sarà potenzialmente il più impattante su tutto l’eco-sistema (ambientale, economico e sociale) valsusino.

Immagine di copertina per il post
Contributi

Putin: un politico professionale

A distanza di tre anni dall’inizio della guerra in Ucraina, ultimo atto di un lungo conflitto tra due paesi e tra due imperi, riprendiamo un’intervista inedita di qualche mese fa alla studiosa Rita di Leo, sulla biografia politica di Vladimir Vladimirovič Putin.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Nakba dei Bambini: come Israele sta prendendo di mira il futuro palestinese

Questa guerra non riguarda solo la morte. Si tratta di rendere la vita impossibile.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

25 Aprile 2025: Appunti di lotta dalla piazza Milano

Mentre a Gaza da oltre due anni si consuma una tragedia quotidiana fatta di violenza, occupazione, distruzione e genocidio; mentre l’Europa si riarma e si prepara alla guerra, mentre in Italia il fascismo e la repressione avanzano di giorno in giorno, questo 25 aprile la piazza milanese ha finalmente deciso da che parte stare. Dopo […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Il nuovo Papa: perché chiamarsi Leone?

Son stati scritti fiumi di parole sull’esito inatteso del conclave e anche sulla ripresa di un nome desueto da oltre un secolo Leone, dicendo troppe banalità.