InfoAut
Immagine di copertina per il post

Milano – sciopero generale col morto

||||

Il 19 novembre 1969, data dello sciopero generale sui temi della casa indetto dai sindacati fu il giorno in cui morì l’agente di polizia Antonio Annarumma.

Al mattino circa 2500 operai presero parte al convegno indetto al teatro Lirico, in via Larga, dalle tre principali organizzazioni sindacali. Circa mille partecipanti, non potendo entrare, ascoltarono i discorsi dagli altoparlanti posti all’esterno. Alla fine, verso le 11.30, arrivarono da piazza Duomo circa cinquecento militanti dell’Unione marxista leninista, che cercavano di avvicinarsi al teatro, a presidiare la sponda opposta di via Larga, verso l’Università Statale, c’era il servizio d’ordine del Movimento studentesco. Agli ufficiali di polizia la situazione apparve subito critica, anche se il numero degli agenti mobilitati sin dall’alba era ingente, cercarono di impedire il ricongiungimento dei vari cortei e presidi. E’ stato quello il momento in cui iniziarono gli scontri fra le diverse componenti sindacali e politiche e le forze dell’ordine. Gli scontri iniziarono a mezzogiorno e durarono circa tre ore; in quella circostanza di guerriglia urbana e di grande tensione, scattò la conflittualità con lancio di sassi, tubi, biglie di ferro, barricate e lacrimogeni, in un parapiglia generale senza controllo.

Mentre le macchine della polizia si disponevano “a carosello”, secondo le istruzioni antiguerriglia, l’agente Antonio Annarumma che era alla guida di un automezzo della Celere, fu colpito da un tubo di ferro, si accasciò sul volante perdendone il controllo e contemporaneamente urtò con un’altra jeep della polizia. Morirà dopo tre ore in ospedale. La versione ufficiale, sulla morte di Annarumma, secondo le testimonianze dei tre agenti che erano a bordo dell’automezzo con l’agente scomparso), accertò che alcuni manifestanti raccolsero dei tubolari di ferro da un vicino cantiere edile e li lanciarono contro i mezzi della polizia. Esiste una versione dei manifestanti, con una ricostruzione che imputa invece la morte di Annarumma allo scontro fra i due mezzi della polizia. Le reazioni ai fatti di Milano furono durissime da parte delle Istituzioni, che si trovarono impreparate di fronte a tanta violenza: il presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, parlò di “barbaro assassinio”; il Ministro dell’Interno Franco Restivo, di “aggressione all’autorità dello Stato”. Al funerale la processione che accompagnava la bara era formato da colleghi che esprimevano disagio e protesta, e, durante il percorso verso la chiesa si levarono tante braccia tese nel saluto fascista, mentre Mario Capanna, politicante già allora e opportunista senza remore, si era presentato al funerale e si salvò a stento dal linciaggio dei colleghi del defunto.

 

 

“Filmato degli scontri in cui morì l’agente Annarumma, Milano (1969):

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre “Blocchiamo tutto”

Ovunque in Francia, dei gruppi si incontrano, si organizzano e condividono delle idee con un obiettivo comune: bloccare tutto il 10 settembre prossimo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato stampa: sottoscrizione nazionale per Anan Yaeesh

Nei primi quindici giorni della campagna nazionale di sottoscrizione a sostegno del combattente per la libertà palestinese Anan Yaeesh – detenuto nel carcere di Terni e attualmente processato presso il Tribunale dell’Aquila – la solidarietà popolare ha prodotto un risultato straordinario.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Riflessioni post Festival Alta Felicità su riarmo, energia e nucleare: l’urgenza di bloccare la guerra ai territori a partire dai territori

Un filo conduttore scottante è quello che possiamo tracciare tra questione energetica, nucleare e riarmo.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Gronda Est: quale idea di futuro per il nostro territorio

Continua l’impegno di Confluenza a sostegno del Coordinamento No Gronda – No Tangest.

Immagine di copertina per il post
Culture

XXXIII Festa di Radio Onda d’Urto. 6-23 agosto 2025: tutto il programma!

La Festa di Radio Onda d’Urto si tiene da mercoledì 6 a sabato 23 agosto 2025 in via Serenissima a Brescia! Quella 2025 è un’edizione – la numero XXXIII – speciale perché coincide con i primi 40 anni (1985-2025) di Radio Onda d’Urto!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

No Muos: spropositato dispositivo di polizia contro chi si oppone a Muos e guerra

Ci teniamo a raccontare cosa è successo il giorno della manifestazione per rendere noto a tutti/e come in Contrada Ulmo si vive in uno stato di polizia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Al via il campeggio No Pizzone II

Il coordinamento No Pizzone II organizza l’11 e 12 agosto 2025 a Rocchetta al Volturno (IS) due giornate di confronto, escursioni e proposte collettive contro la speculazione energetica e la marginalizzazione dei territori. Il programma definitivo.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Conversione ecologica e cura dei territori: oltre l’imbroglio della transizione energetica “green”

Riceviamo e pubblichiamo molto volentieri un documento a cura della Società dei territorialisti e delle territorialiste sull’urgenza di porre fine alla gigantesca mistificazione che si è creata attorno alla prevalente declinazione energetica della cosiddetta transizione ecologica.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Campeggio studentesco a Venaus dal 2 al 7 settembre: uniamoci contro chi ci vuole in guerra

Lanciamo un grande e allargato momento di confronto e lotta nei territori liberati di Venaus dal 2 al 7 settembre!