InfoAut
Immagine di copertina per il post

Processo a Billy The Kid

||||
||||

Henry Mc Carthy, ovvero Billy The Kid

Dopo la sparatoria del 19 dicembre 1880 a Fort Sumner (New Mexico) in cui trovò la morte Tom O’Folliard, Billy The Kid, ovvero Heny MC Carthy, si rifugiò presso una remota località nota col nome di Stinking Springs.

La notte, Pat Garrett, assieme ai suoi uomini, circondò la baracca dove il Kid si era rintanato con alcuni uomini della sua banda. La mattina del 23 dicembre, gli uomini di Garrett attaccarono l’edificio e Charlie Bowdre ci rimise la vita. Le sue ultime parole furono: “I wish…I wish”. Probabilmente intendeva dire con quelle parole, che non avrebbe dovuto indossare il cappello del Kid. Infatti, gli uomini di Garrett lo scambiarono per Billy.

Il Kid fu fatto prigioniero e spedito a Mesilla (New Mexico) per il processo. Il Kid era accusato dell’omicidio dello sceriffo William J. Brady avvenuto a Lincoln nel 1879.

Il 13 aprile 1881, Billy The Kid fu ritenuto colpevole dell’assassinio di Brady e condannato all’impiccagione. Nell’attesa dell’esecuzione, fissata per la data del 13 maggio, il Kid fu spedito a Lincoln e messo sotto i ferri nella Courthouse.

E’ in questo edificio che il Kid fu rinchiuso e da dove scappò dopo aver ucciso gli agenti Bob Ollinger e James Bell. Pat Garrett in quel momento si trovava a White Oaks, dove lo raggiunse la notizia della morte dei due agenti. Garrett era là per reperire il legname necessario per la forca del Kid.

Garrett aveva avvisato i due agenti della pericolosità del Kid. Ricevuta la notizia, Garett tornò a Lincoln. Billy sembrava sparito nel nulla, molti pensavano fosse fuggito nel Messico.

I mesi successivi alla fuga del Kid, furono difficili per Garrett. La gente cominciò a pensare che il Kid non potesse mai essere catturato. Le stesse persone pensavano che Garrett era stato fortunato una volta e che la fortuna non avrebbe bussato una seconda volta alla sua porta.

Pat Garrett rappresentava la legge nella contea di Lincoln, ma i messicani del posto adoravano il Kid e mai lo avrebbero tradito. Oltretutto Garrett non godeva della simpatia dei piccoli proprietari poiché veniva considerato uno strumento in mano di John Chisum, uno dei più grandi latifondisti del New Mexico. Pat Garrett minacciò le dimissioni a meno che la gente mostrasse più determinazione nell’aiutarlo a cercare il Kid. L’aiuto insperato arrivò dalla “Canadian River Cattle Association”, un’organizzazione guidata da Charles Goodnight.

Per anni i grandi baroni del bestiame avevano combattuto i razziatori del New Mexico e Billy The Kid era stato una spina costante nel loro fianco. L’associazione chiamò in aiuto di Garrett l’agente John W. Poe. Di recente, questi era stato sceriffo della contea di Wheeler (Texas) e ancora ricopriva la carica di US Marshal.

La caccia a Billy riparti piu decisa che mai ma questa è un altra storia…………

Guarda “The Truth About The Man Who Killed Billy The Kid“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fuck ICE! Note sulla rivolta.

Da giorni Los Angeles è sotto assedio, una vera e propria invasione poliziesca contro i lavoratori migranti ha scatenato un’odata di proteste e resistenza popolare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Medio Oriente: Israele dà fuoco alla regione. Attacchi multipli all’Iran

Raid pure in Libano e Palestina. Teheran: “è una dichiarazione di guerra”.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Assemblea regionale di Confluenza Sabato 12 luglio a Mazzé: “Il destino dell’agricoltura e del suolo in Piemonte: tra agri-fotovoltaico e nucleare”

Assemblea regionale di Confluenza Sabato 12 luglio a Mazzé: “Il destino dell’agricoltura e del suolo in Piemonte: tra agri-fotovoltaico e nucleare”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global March to Gaza: migliaia di persone in marcia nel Convoglio Sumud dalla Tunisia e da molti altri Paesi del mondo

Di seguito il comunicato della Global March to Gaza che vede l’adesione e il ricongiungimento anche con il Convoglio Sumud partito dalla Tunisia lunedì 9 giugno e alcuni aggiornamenti e corrispondenze dalle carovane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Anche con l’avvenuto scioglimento del Pkk, la fine del conflitto curdo-turco appare lontana

Nonostante il PKK si sia auto-dissolto con il XII Congresso, da parte di Ankara non si assiste a comportamenti speculari.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Re-industrializzazione e guerra, a Torino gli operai prendono parola

Un confronto a tema re-industrializzazione e riconversione bellica è in programma per questa sera, giovedì 12 giugno, a Torino.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

La logistica tra legalità e illegalità

La crescita della logistica è impressionante, nel 2024 in Italia siamo intorno a un miliardo di pacchi consegnati. Un fattore di inquinamento e di consumo di suolo per gli hub. In Amazon e nelle “coop spurie” si lavora in condizioni di sfruttamento, ma crescono conflitti e sindacati di base di Marco Veruggio e Sergio Fontegher […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Pavia: logistica lombarda in crisi, caricati i lavoratori Geodis

Un nuovo attacco all’occupazione nella logistica lombarda. Ai magazzini della GEODIS di Marzano, Pavia, i lavoratori e lavoratrici in presidio sono stati caricati dalle forze di polizia nella giornata di martedì, 10 giugno 2025. Erano in protesta da una settimana davanti ai cancelli del magazzino della logistica per difendere il posto di lavoro quando un plotone di polizia ha tentato di sgomberare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

2025. Los Angeles. California

Il 6 giugno, agenti dell’ICE hanno condotto blitz in vari punti della città: Fashion District, Home Depot e una grossa azienda tessile. Oltre cento arresti. da Nodo Solidale Le strade hanno risposto: molotov, blocchi di cemento, barricate e auto in fiamme. I manifestantihanno resistito con determinazione, trasformando la città in un campo di battaglia contro […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Blackout Fest 2025!

Dal 13 al 15 Giugno a Manituana (Torino)
Torna la festa dell’unica radio libera dell’etere torinese, qui il programma da Radio Blackout.