InfoAut
Immagine di copertina per il post

Inejiro Asanuma la morte in diretta

||||
||||

Inejirō Asanuma, politico socialista del Sol Levante, dibatte le sue proposte politiche sotto i riflettori delle camere televisive. D’un tratto un uomo lo aggredisce brandendo una spada, le ferite sono profonde al punto da procurargli la morte.

Ma facciamo un passo indietro. Chi era Inejirō Asanuma? La formazione politica di Asanuma parte nel 1930 allorquando si avvicinò al nazionalsocialismo, supportando le politiche dell’esercito imperiale giapponese; dal trentasei servì il paese nella Dieta Nazionale – organo legislativo giapponese composto di due camere – fino al quarantadue, quando presentò la candidatura alle elezioni nazionali, la stessa che ritirerà allontanandosi dalla scena politica fino alla fine della guerra. Un evento particolare imporrà un consequenziale rafforzamento della sua ideologia politica, e nello specifico, parliamo della ratifica del Trattato di Mutua Cooperazione e Sicurezza tra Stati Uniti e Giappone, che destò non poche contestazioni in tutto il territorio dello stato. Sulla questione, adduciamo una piccola digressione storica, tale da chiarire quelli che saranno gli avvenimenti successivi alla proposta di ratifica. Il Trattato di Mutua Cooperazione e Sicurezza tra Stati Uniti e Giappone, altri non è che una versione rinnovata di un trattato di sicurezza reciproca stipulato tra Stati Uniti e Giappone nel 1951 in concomitanza con la stipula del trattato di San Francisco. Nel trattato del cinquantuno era previsto solo il mantenimento di basi militari statunitensi nel territorio giapponese, e per ciò che concerne il rapporto militare e l’inquadramento del Giappone come alleato collaborante e subalterno, a suggello di una particolare supremazia degli Stati Uniti nel territorio ospitante. Nel rinnovato del Sessanta, incontriamo invece un particolare rapporto di reciprocità, al fine di realizzare un equilibrio militare tale da implicare la necessaria consultazione del governo giapponese qualora vi fosse un qualche cambiamento logistico della base militare nel territorio.

Nonostante la strenua opposizione popolare sfociata in violenti tumulti, e l’assenza di un parlamento rappresentativo anche delle fazioni opposte alla ratifica del trattato, questo ultimo fu stipulato nel gennaio del 1960 dal Segretario di Stato degli Stati Uniti Christian Herter e il primo ministro giapponese Nobusuke Kishi. In un clima di fervente tumulto sociale, si inseriva il rinnovato spirito politico del socialdemocratico Asamura, il quale un anno prima, a seguito di un viaggio in Cina, destò particolare sgomento, affermando di trovarsi in accordo con il gigante comunista, nell’individuare come comune nemico gli Stati Uniti d’America. Lo sfoggio della giacca maoista all’attracco dell’aereo sul suolo nipponico, addusse un virgolettato tale da rendere quell’uomo e le sue idee, oggetto di profonde critiche e particolari attenzioni.

Giungiamo così al fatidico giorno della morte in diretta. Ci troviamo al municipio di Tokyo, a Hibiya, nel quartiere speciale di Chiyoda, è in corso un dibattito politico per le elezioni alla Camera dei Rappresentanti e sul patto con gli Stati Uniti. Asanuma si avvia al palco per disquisire sugli argomenti del giorno, lo immaginiamo sicuro di sé, e deciso a chiarire i punti contro le varie scelte prese escludendo il parere contrario, ha intorno giovani studenti di destra, i quali a più riprese contestano il fare deciso dell’uomo. D’un tratto, in una sequela di fotogrammi che imprimono nella mente un ricordo di assurda violenza, un giovane, appena diciassettenne, Otoya Yamaguchi, aggredisce l’uomo brandendo una spada Katana, una di quelle brandite dai samurai – “colui che serve la nobiltà” – etichetta che riporta ad un significato alto ben superiore al gesto vigliacco compiuto da un ragazzino, probabilmente, manipolato dalla coscienza di un “super io” contraria alle idee differenti alla propria formazione culturale. Otoya, infierisce due colpi ad Asanuma, uno all’addome, l’altro al torace, procurandogli una dolorosa morte. In seguito, Otoya si suiciderà in cella”.

Guarda “Inejiro Asanuma Assassination Footage 1960 – Video Dailymotion“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Viva Askatasuna! Torino e la deindustrializzazione

Una volta chiamavano Torino la città dell’automobile.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Aska è di chi arriva. Chiedi del 47

In questo momento più del solito, ma non è un fenomeno specifico di questi giorni, sembra esserci una gara a mettere etichette su Aska e sulle persone che fanno parte di quella proposta organizzativa.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sanzioni per lo sciopero generale del 3 ottobre: il governo Meloni prova a vendicarsi

La Commissione di Garanzia sulla legge 146 ha emesso la sua prima sentenza contro gli scioperi dello scorso autunno, facendo partire una prima pesante raffica di sanzioni contro l’agitazione che è stata proclamata senza rispettare i termini di preavviso a causa dell’attacco che stava subendo la Flotilla.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Allevatori ed agricoltori di nuovo in protesta in Belgio e Francia.

Di seguito ripotiamo due articoli che analizzano le proteste degli agricoltori che in questi giorni sono tornate ad attraversare la Francia ed il Belgio.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: “difendere l’Askatasuna per non far spegenere la scintilla di ribellione che Torino ha dentro”

“La grandissima manifestazione di risposta allo sgombero è stata la reazione di Torino che si è riversata nelle strade per difendere quella sua radice ribelle che non si vuole che venga cancellata.”

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La violenza che non fa notizia

La violenza dello Stato: sgomberi, gas CS, idranti ad altezza persona e una narrazione mediatica che assolve chi colpisce e criminalizza chi resiste.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ha vinto Kast e il Cile si aggiunge all’ondata di ultradestra

È il primo pinochetista a giungere a La Moneda in democrazia.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

È solo imperdonabile ignoranza?

Ecco che afferra l’immagine, la tira, la strappa, se ne impadronisce e con violenza la butta via, in modo che chi è fuori veda che si cancella tutto.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino città partigiana: Que viva Askatasuna! 

Ripubblichiamo il comunicato uscito dal centro sociale Askatasuna in merito alla giornata di lotta di ieri. Alleghiamo anche un video racconto della giornata.