InfoAut
Immagine di copertina per il post

E’ sciopero ad oltranza alla LEAR di Grugliasco

Da una settimana ormai le lavoratrici e i lavoratori della Lear di Grugliasco incrociano le braccia e animano Via Cumiana in presidio permanente. Il 31 Dicembre scadrà la cassa integrazione straordinaria e ad oggi nulla si sa delle sorti dei 300 lavoratori su 420 che rischiano l’esubero.

La Lear produce principalmente sedili per auto per il gruppo Stellantis, più precisamente per le auto di lusso Maserati. La multinazionale olandese nell’ultimo anno ha diminuito notevolmente le commesse all’azienda e con il 2024 cesserà importanti ordini a causa della fuoriuscita definitiva dal mercato di alcuni modelli Maserati.

E’ ormai palese come il gruppo Stellantis stia definitivamente dismettendo il settore dell’automotive italiano in nome della “verdissima conversione all’elettrico”, proprio in questi giorni 15.000 dipendenti hanno trovato nella propria casella di posta elettronica un messaggio titolato “COSTRUISCI IL TUO FUTURO”, al suo interno la proposta di incentivi economici in cambio delle dimissioni volontarie, questo accostamento ossimorico è l’ultima strategia firmata dalla holding per spingere i lavoratori all’esodo volontario.

A pagare le conseguenze però non sono solo gli stabilimenti ex FIAT ma anche i lavoratori dell’indotto, come per esempio i dipendenti LEAR che vivono da tempo in cassa integrazione straordinaria e rischiano di trovare sotto l’albero la lettera di licenziamento.

La LEAR è una multinazionale specializzata nella costruzione di sedili e sistemi elettronici per auto che conta più di 160000 dipendenti in tutto il mondo e siti produttivi in 37 paesi. Sul portale dell’azienda campeggia la policy di attenzione all’inclusività delle diversità accompagnata dalla retorica del “tutti insieme vinciamo” che in questi giorni possiamo vedere tradursi fattivamente dentro lo stabilimento di Grugliasco in minacce di esubero per 300 dipendenti su 420 a fronte di una totale incapacità (o forse non volontà) da parte dell’amministrazione LEAR di presentare un piano industriale per i prossimi anni.

Dal 7 novembre i lavoratori di Corso Allamano sono entrati in sciopero, l’adesione è stata quasi totale e nonostante il freddo con determinazione tengono ogni giorno il presidio permanente. Durante la prima settimana la fabbrica è stata presidiata giorno e notte, con un blocco delle merci in entrata, ma a seguito di minacce suffragate dal decreto Salvini i lavoratori hanno scelto di mantenere il presidio in forma diurna.

Una grossa componente all’interno dell’azienda è femminile, sono le donne la spina dorsale del presidio, presenti numerose ogni giorno dalle prime ore dell’alba, risolute nell’esigere una soluzione da parte dell’azienda che non comporti disperazione per 300 famiglie dell’hinterland torinese.

La richiesta nei confronti dei vertici Lear è quella di un piano industriale che preveda commesse per altri marchi oltre Maserati (che permetta l’accesso a nuovi ammortizzatori sociali), come avviene a pochi chilometri di distanza nello stabilimento di Pozzo d’Adda dove si produce anche per Ferrari, Citroen, Alfa Romeo e così via. Alla luce di ciò viene dunque da chiedersi se davvero c’è una carenza di richiesta di produzione insanabile o se ciò che sta accadendo è una mossa dell’azienda per tagliare spese sulla testa di chi lavora e delle proprie famiglie. Contemporaneamente si ribadisce l’invito al ministero a prendere provvedimenti riguardo questa vergognosa situazione.

Esprimiamo solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della Lear, al fianco di chi lotta per un futuro dignitoso!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Sfruttamentodi redazioneTag correlati:

grugliascolavorolearlicenziamentistellantis

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Grugliasco: un mese di sciopero alla Lear

Un aggiornamento dallo sciopero (sospeso per i prossimi giorni) che ormai dura un mese alla Lear Corporation di Grugliasco, fuori Torino.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Le improbabili genealogie di uno sciopero. Lotte di classe dentro e contro il sindacato

Dopo 46 giorni di sciopero, che nell’ultima fase ha coinvolto 45 mila lavoratori su 146 mila, alla Ford, General Motors e Stellantis – le cosiddette Big Three americane dell’automotive – sono stati rinnovati i contratti per i prossimi i 4 anni e 7 mesi

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’anomalia giudiziaria modenese

Alla luce delle centinaia di imputazioni che nel giro di pochi anni hanno coinvolto militanti, lavoratori e lavoratrici nel modenese, pubblichiamo la segnalazione ricevuta di una iniziativa pubblica che si terrà sabato 25 novembre a Modena per richiamare l’attenzione sul livello repressivo a cui si è giunti in città.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Mondo Convenienza: rinviati a giudizio per ‘caporalato’ la presidente del CDA e i rappresentanti di 4 società in appalto

Rinviati a giudizio con l’accusa di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, il cosiddetto ‘caporalato’ i rappresentanti di 4 società che operano nei magazzini di Mondo Convenienza e la presidente del Consiglio d’amministrazione della holding Mondo Convenienza, Mara Cozzolino, difesa – tra gli altri – dall’avvocata e senatrice della Lega, Giulia Bongiorno.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lavoro: vittoria contro il sistema di reclutamento di insegnanti con l’algoritmo. Un tribunale da’ ragione ad un docente

Il Tribunale del Lavoro di Milano dà ragione ad un docente “saltato” dall’algoritmo che assegna le supplenze e condanna il Miur a risarcire al lavoratore lo stipendio non percepito, i contributi, il tfr e l’aggiornamento del punteggio perso.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Algoritmi spia

Servizio di consegna cibo Glovo: tracciamento della posizione privata dei corrieri e altre violazioni

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Strage a Mestre, autobus precipita dal viadotto. Si indaga sulle cause

Si indaga sulle cause della strage di turisti provocata dal bus precipitato ieri sera dal viadotto di Mestre. 21 i morti, 15 i feriti, dei quali 4 ricoverati in terapia intensiva.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Nuova aggressione a Mondo Convenienza mentre è in corso il tavolo in Regione

Il Si Cobas Prato e Firenze riferisce di una nuova aggressione da parte dei caporali della Rl2 , ditta che ha l’appalto di Mondo Convenienza a Campi Bisenzio. Di seguito il comunicato su quanto accaduto.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Menzogne e verità sulla cancellazione del Reddito di Cittadinanza

Il dibattito sull’abolizione del Reddito di Cittadinanza è stato viziato da alcuni elementi che hanno reso difficile comprendere fino in fondo il significato politico della Controriforma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile. “Non produrremo un solo bullone”: i metalmeccanici della General Motors scioperano per contrastare i licenziamenti

I 4.000 lavoratori della fabbrica di São José dos Campos affermano che torneranno al lavoro solo se i loro colleghi saranno reintegrati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Riforma del lavoro in Grecia: spolpare le ossa di lavoratori e lavoratrici

La scorsa settimana in Grecia è stata approvata la nuova riforma del lavoro. Un ulteriore attacco diretto alle vite di lavoratori e lavoratrici da parte del governo conservatore di Mitsikatis, rieletto a giugno.

Immagine di copertina per il post
Culture

Contro l’etica e la disciplina del lavoro che uccide

Sandro Busso, Lavorare meno. Se otto ore vi sembran poche, Edizioni Gruppo Abele, Torino 2023, pp. 190, 14 euro. di Sandro Moiso, da Carmilla La recensione di questa indagine di Sandro Busso, edita dal Gruppo Abele, arriva per esclusiva colpa del recensore un po’ in ritardo, ma d’altra parte non vi potrebbe essere momento migliore […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Mondo Convenienza: fermato lo sgombero si rilancia con una settimana di mobilitazione a livello nazionale.

Continuano a protestare ma in forma autorizzata i facchini e gli autisti, da 100 giorni impegnati a rivendicare, davanti al magazzino di distribuzione di Mondo Convenienza a Campi Bisenzio (Firenze), l’applicazione del contratto del settore logistica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Caos totale. Ancora in piazza a Napoli contro l’eliminazione del reddito di cittadinanza

Ieri ha avuto luogo a Napoli la quarta giornata di mobilitazione in un mese contro l’abolizione del Reddito di Cittadinanza.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lavoro: cosa sappiamo delle nuove piattaforme digitali per l’inclusione sociale e lavorativa?

Niente più reddito di cittadinanza, ma piattaforme e strumenti digitali attraverso i quali i cosidetti «occupabili» dovrebbero poter trovare lavoro.