InfoAut
Immagine di copertina per il post

Quattro giorni di lotta nella logistica!

||||

Comunicato congiunto di ADL Cobas e SI Cobas che lancia una quattro giorni di mobilitazione, scioperi e lotta per forti aumenti salariali uguali per tutti e per l’estensione a tutto il settore della logistica dei risultati ottenuti in questi anni di battaglie. 

L’assemblea nazionale dei delegati della logistica riunitasi a Bologna il 6 novembre aveva lanciato un ulteriore messaggio a tutte le associazioni padronali del trasporto merci e della logistica, invitandole a prendere posizione sulla piattaforma che avevamo presentato chiedendo la loro disponibilità ad aprire una trattativa . A distanza di 3 settimane dall’invio della nostra richiesta ci è pervenuta una comunicazione da parte di FEDIT, nella quale si esprime la disponibilità a partecipare ad un negoziato di carattere nazionale e, soprattutto, FEDIT ha espresso la disponibilità ad aavviare il confronto per il rinnovo degli accordi quadro in scadenza a marzo del 2018 riguardante i punti da noi indicati (in particolare passaggio al 4° livello, estensione delle integrazioni per malattia, migliorie per il personale viaggiante).
In relazione ai riscontri che abbiamo avuto ci vediamo obbligati a mantenere in piedi le 4 giornate di mobilitazione che l’assemblea di Bologna aveva indicato in caso assenza di risposte o di risposte insoddisfacenti. 
Quello che ci accingeremo a mettere in campo tra il 4 ed il 7 dicembre sarà solo un primo momento di mobilitazione che tiene conto dei riscontri che abbiamo avuto, indirizzando le iniziative di lotta soprattutto nei confronti di associazioni padronali che si sono dimostrate del tutto refrattarie ad aprire il confronto con le nostre OO.SS, puntando anche ad una giornata di mobilitazione generale che sappia far emergere la gravità della situazione che coinvolge l’intero mondo della logistica, sia per quanto riguarda il personale viaggiante, sia per quanto riguarda i facchini. L’atteggiamento di molte delle associazioni padronali firmatarie del CCNL nei nostri confronti sta a dimostrare come vi sia una precisa volontà di usare ancora una volta i sindacati collusi per arrivare alla firma di un Contratto nazionale che, probabilmente, dovrà comprendere parte delle conquiste da noi ottenute con le lotte, ma che conterrà l’ennesima presa per il culo dei lavoratori con contropartite penalizzanti, così come si era verificato con l’ultimo rinnovo del Contratto del 2013. 
Pensavamo che da parte padronale ci fosse un po’ di buon senso accondiscendendo alla nostra richiesta di accettare il confronto, in virtù del peso reale che le nostre organizzazioni hanno nel settore. Così non è stato e risulta chiaro allora che dovremo andare ancora una volta a conquistare con le lotte il nostro Contratto Collettivo Nazionale muovendoci per filiere di carattere nazionale e di carattere territoriale. In questo senso, le quattro giornate di mobilitazione, scioperi e lotta, rappresentano per noi l’apertura di un nuovo ciclo di lotte che dovrà portare ad un allargamento delle conquiste già ottenute e a nuovi sensibili miglioramenti laddove le condizioni contrattuali e retributive sono già sensibilmente migliorate. E’ sotto gli occhi di tutti il ruolo centrale che riveste la logistica dal punto di vista capitalistico ed è altrettanto evidente come tale settore si basi ancora sullo sfruttamento intensivo di centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici che vengono assunti con le infinite modalità di contratti precari, sostenute dal nuovo ricatto del Jobs Act. Lo vediamo con quello che emerge dalla vicenda Amazon, nuova frontiera del mercato capitalistico incentrata in modo preponderante sul lavoro ultra precarizzato. 
In questi quattro giorni, ci muoveremo allora nei confronti di Assologistica, di Legacoop, Anita, Confetra e di tutte quelle realtà a livello territoriale che sono refrattarie al confronto e che intendono perseverare nella logica di considerare come merci anche le persone. Ma metteremo in campo nella giornata del 7 dicembre anche un momento di mobilitazione nazionale incentrato in particolar modo sulla circolazione delle merci per intrecciare, fuori dai magazzini, relazioni con tutti i soggetti coinvolti direttamente o indirettamente in questo micidiale sistema di sfruttamento.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

logisticasciopero

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lettera di Luca dai domiciliari: Sardinnia libera, Palestina libera.

Venerdì 13 giugno la questura di Cagliari ha posto il compagno Luca agli arresti domiciliari. È accusato di aver lanciato un petardo durante una manifestazione per la palestina e in particolare contro l’esercitazione militare “joint stars”. Riceviamo e pubblichiamo la sua lettera dagli arresti domiciliari. Per me la resistenza palestinese non ha il solo merito […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

“Senza il contratto, il Paese si blocca”

La lotta dei metalmeccanici per il rinnovo contrattuale non sembra affievolirsi ma anzi dimostra forza e determinazione. Sommando le 8 ore di ieri si arriva a 40 ore di sciopero da quando, più di un anno fa, è saltato il tavolo di trattativa con FEDERMECCANICA, non si vedeva una lotta così aspra dal 1997. Oltre […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

La logistica tra legalità e illegalità

La crescita della logistica è impressionante, nel 2024 in Italia siamo intorno a un miliardo di pacchi consegnati. Un fattore di inquinamento e di consumo di suolo per gli hub. In Amazon e nelle “coop spurie” si lavora in condizioni di sfruttamento, ma crescono conflitti e sindacati di base di Marco Veruggio e Sergio Fontegher […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Pavia: logistica lombarda in crisi, caricati i lavoratori Geodis

Un nuovo attacco all’occupazione nella logistica lombarda. Ai magazzini della GEODIS di Marzano, Pavia, i lavoratori e lavoratrici in presidio sono stati caricati dalle forze di polizia nella giornata di martedì, 10 giugno 2025. Erano in protesta da una settimana davanti ai cancelli del magazzino della logistica per difendere il posto di lavoro quando un plotone di polizia ha tentato di sgomberare […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Quattro giornate di sciopero nel distretto tessile di Prato. Un primo bilancio degli Strikedays

In quattro giorni, scioperi e picchetti in ventotto fabbriche dello sfruttamento e ventiquattro accordi 8×5 già firmati.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sciopero nazionale contro il ddl Bernini: mobilitazione in tutta Italia delle Assemblee Precarie Universitarie

Ieri in occasione della giornata di sciopero oltre 20 città si sono mobilitate in tutta Italia contro la riforma Bernini, contro i tagli alla ricerca e contro gli investimenti in ottica bellica. Lo sciopero promosso da diversi sindacati (Flc-Cgil, Usi, Cub, Usb, Cobas, Adl Cobas, Clap) ha visto l’attivazione di molti atenei attraverso iniziative di blocco, presidi, cortei e occupazioni, grazie alla mobilitazione delle Assemblee Precarie Universitarie.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sciopero dell’università: contro tagli, precarietà e guerra

Per avere un lavoro stabile nell’università allo stato attuale è richiesto ad ogni lavorator di sopportare tra i 15 e i 20 anni di precarietà lavorativa che costringe ad una vita precaria a 360 gradi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Marocco: i portuali impediscono la consegna di pezzi di ricambio per l’aviazione israeliana

Il regime marocchino sta guidando la normalizzazione con Israele nel mondo musulmano. Nel bel mezzo del genocidio di Gaza, lo Stato marocchino moltiplica i suoi gesti di simpatia verso Israele e persegue partnership commerciali e militari con lo Stato coloniale. tradotto da Contre Attaque Il popolo marocchino rifiuta questa fedeltà e da mesi fa sentire […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Mirafiori: capitale della cassa integrazione

Presidio FIOM fuori dai cancelli di Stellantis. Venerdì 18 Aprile, durante lo sciopero indetto dalla FIOM (unico sindacato oltre ai COBAS a non aver firmato il “contratto ricatto”) dentro gli stabilimenti Stellantis di tutto il territorio piemontese, davanti al cancello 2 di Mirafiori si è radunato un presidio di metalmeccanici e metalmeccaniche. Le rivendicazioni che […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Tra il martello e l’incudine

Al corteo del 28 marzo scorso, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare alcuni operai della Stellantis, che ormai da anni attraversa una fase di grave crisi della produzione interna

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Gli “operai del nuovo millennio”: racconti dalla piazza

Durante il corteo del 28 Marzo abbiamo raccolto i contributi di alcuni giovani lavoratori di Dumarey, ex General motors, un’ azienda specializzata nella progettazione di sistemi di propulsione, che conta circa 700 dipendenti nello stabilimento torinese.