InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pisa: le forze speciali non vanno in “Paradisa”

||||

Anche quest’anno con il riprendere delle lezioni universitarie si ripropongono i problemi ormai strutturali delle Aziende Regionali per il Diritto allo Studio Universitario, e la Toscana non fa eccezione.

Da Riscatto

Alla fine dell’anno 2021, però, cominciano ad accadere alcuni fatti degni di nota: la Regione decide di ridurre le risorse per il diritto allo studio, tagliandole nel bilancio di ben ⅔ (si passa da circa 12 milioni di contributo regionale a circa 4 milioni). Questa improvvisa variazione, oltre ad inserirsi in un quadro di definanziamento delle risorse pubbliche dell’Università che va avanti ormai da anni, va contestualizzata anche in relazione al buco di bilancio che presenta la sanità toscana che, per non essere commissariata, aveva bisogno esattamente di quelle risorse.

In altre parole la Regione pone lə studentə (e tutta la popolazione) davanti ad un bivio: potersi formare in università pubbliche oppure poter accedere a strutture ospedaliere decenti.
Ad ora le istituzioni promettono di compensare questo definanziamento al DSU con soldi provenienti dal Fondo Sociale Europeo; ma non si può fare a meno di notare come ancora non siano state nemmeno avviate le procedure burocratiche per richiederlo, al contrario invece di un taglio nel bilancio regionale che è già avvenuto. Inoltre, le risorse provenienti dal FSE non sono a fondo perduto ma a debito… Debito che, non è difficile immaginare, sarà risanato con l’aumento esponenziale delle tasse alla popolazione universitaria.
In questo quadro di mancanza cronica di risorse, i 190 milioni di soldi pubblici (provenienti dal Fondo per la coesione e lo sviluppo) stanziati per la costruzione di una nuova base militare nel nostro territorio, non possono che sembrare una drammatica presa in giro.

Ma a quanto pare per chi governa i nostri territori non c’è limite al ridicolo.

Giovedì 29 settembre 2022 si è tenuto l’ultimo tavolo interistituzionale, in cui tutti gli attori presenti hanno continuato ad arrovellarsi su una sistemazione quanto più possibile confortevole e gradita per le forze speciali.

A sorpresa, il sindaco di Pisa Michele Conti, evidentemente preoccupato che l’utilizzo di edifici di valore storico, basi militari già esistenti in parchi naturali, e l’esproprio di altri vari terreni non bastasse, ha deciso di proporre l’impiego anche della Residenza Universitaria “Paradisa”.
La vicenda di questo studentato pisano è tristemente nota: edificato nel 2000, è stato operativo fino al 2009, e poi chiuso e lasciato in uno stato di abbandono. Con i suoi 500 posti letto si tratterebbe della seconda residenza universitaria più grande a disposizione dellə studentə di UniPi, e negli anni la sua riapertura è stata spesso al centro delle proteste e delle lotte dei collettivi universitari.

Quale momento migliore, d’altronde, se non l’anno in cui si sono registrate circa 1500 richieste in più per un posto alloggio in studentato e in cui il mercato di affitti privati studenteschi si è definitivamente saturato, per destinare un edificio potenzialmente così importante per la popolazione universitaria, all’alloggio invece di militari che andranno a compiere operazioni speciali?

Insomma, se lə studentə sono sempre più “idoneə non beneficiariə” abbandonatə a loro stessə, si fanno i salti mortali per trovare una casa per chi si deve addestrare a portare la guerra in giro per il mondo.
Tutto questo va ad inserirsi in un quadro di sempre crescente militarizzazione delle scuole, delle università e del mondo della ricerca; con i documenti del Ministero della Pubblica Istruzione, per esempio, in cui non si parla più di “cultura della pace e del disarmo”, ma esplicitamente di “cultura della difesa e della sicurezza”.

Non è necessario leggere troppo fra le righe per capire cosa sia prioritario e cosa sia sacrificabile per le istituzioni tanto territoriali quanto nazionali: tagliamo i finanziamenti al diritto allo studio, ma spendiamo 190 milioni di soldi pubblici per fare una base militare.
Nelle città universitarie come Pisa non si trova più una stanza in affitto a prezzi accessibili, ma pensiamo di destinare una residenza, di proprietà di Invimit e utilizzata nel passato dal DSU, all’alloggio delle forze armate. Nell’ultimo anno i venti della guerra soffiano più forti che mai, ma pensiamo a rafforzare le collaborazioni con aziende private guerrafondaie come Leonardo S.p.a.

Noi nel frattempo da parte nostra lo diciamo chiaro: non un centimetro quadrato, non un centesimo per la realizzazione di basi militari… e le forze speciali sicuramente non andranno in Paradisa.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

COLTANOdiritto allo studioguerrapisauniversità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre blocchiamo tutto, atteso il voto di fiducia per Bayrou

Da circa un mese sui social e sui siti di movimento, ma non solo, è iniziato a girare un appello per una giornata di mobilitazione e di blocco per il 10 settembre. In questa giornata infatti, in tutto l’esagono si terranno iniziative, manifestazioni, blocchi stradali per cacciare Macron e il primo Ministro francese François Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lotte operaie: sabato 6 settembre manifestazione SUDD Cobas a Forlì contro caporalato e sfruttamento

Non si placano le proteste dei lavoratori della filiera Gruppo 8 a Forlì e a Cesena. L’azienda vuole delocalizzare gli stabilimenti romagnoli, dai quali escono prodotti di lusso brandizzati Made in Italy.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: cariche della polizia contro il picchetto antisfratto a difesa di una famiglia con minori

Manganellate di polizia contro attiviste e attivisti di Plat – Piattaforma di intervento sociale, stamane in occasione di un picchetto antisfratto in via Cherubini a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sullo sgombero del Leoncavallo

I “centri sociali” sono luoghi dove persone giovani e meno giovani si riprendono il senso dell’esistenza, si riprendono i loro desideri, non sono (o non dovrebbero essere) ambiti in cui una generazione ripiegata su se stessa cerca consolazione alle proprie sfighe.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calabria: vincere la rassegnazione. Costruire l’alternativa

La Calabria si avvicina a una nuova tornata elettorale e ciò che emerge, senza troppi giri di parole, è l’ennesima prova di quanto poco i principali partiti nazionali tengano davvero a questa terra. In questi giorni assistiamo al solito teatrino: spartizione di poltrone, nomi tirati fuori dal cilindro senza radici, senza sostanza, senza un’idea chiara […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre “Blocchiamo tutto”

Ovunque in Francia, dei gruppi si incontrano, si organizzano e condividono delle idee con un obiettivo comune: bloccare tutto il 10 settembre prossimo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Campeggio no base 5-6-7 settembre – Comunicato conclusivo

Il campeggio territoriale No Base del 5-6-7 settembre è stato un momento fondamentale nella crescita della lotta del movimento No Base, aprendo nuovi spazi di organizzazione e di lotta, unendo persone e realtà differenti nell’obiettivo comune di fermare la base militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cina: dallo SCO alla parata militare a Pechino

Riprendiamo due interviste da Radio Onda Rossa e Radio Blackout che fanno il punto della situazione dopo i due eventi che hanno visto protagonista Pechino.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Assemblea sulle scuole: organizziamoci per liberare le scuole dalla guerra

Partecipa anche tu all’assemblea sulle scuole che si terrà il 6 settembre a Venaus, per organizzare forme di lotta concrete che dalle scuole siano in grado di inceppare la macchina bellica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pensare l’Europa oggi: spazi e soggetti delle lotte in tempo di guerra

Come agiamo dentro questo quadro e che cosa vuol dire opporsi alla guerra e al riarmo in questa situazione?

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università

Assemblea nazionale universitaria, 13-14 settembre, Pisa

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Porti, ferrovie e nuove basi: così il governo Meloni sta militarizzando l’Italia

Il governo accelera sulle infrastrutture militari: nuovi porti, ferrovie e basi in tutta Italia, mentre cresce la protesta contro il traffico di armi

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra: come organizzarci nelle scuole?

Nei contesti che attraversiamo occorre ripartire dalla concretezza del rifiuto per sabotare e opporsi realmente alla ristrutturazione, definendo con l’esperienza pratiche di conflitto riproducibili per bloccare sul nascere la guerra.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’11 settembre No al summit della guerra a Roma!

È stato annunciato dal Sole 24 Ore il primo “Defence Summit”, appuntamento programmato dal giornale di Confindustria per l’11 settembre a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vicenza – Corteo 13 settembre: “No more bases”

Il corteo è stato organizzato in occasione dell'”Italia-America Friendship Festival” organizzato dall’amministrazione e dalla National Italian American Foundation (NIAF) in occasione dei per i 70 anni di presenza delle basi militari in città.