A quasi un anno dalle rivolte che hanno incendiato le carceri italiane, dai pestaggi inflitti come ritorsione e dalla morte di 14 detenuti, occorre non dimenticare e rinnovare la voglia di lottare. Questo è un piccolo contributo da far girare come meglio si crede, tra amici, compagne e compagni, solidali e parenti dei detenuti e delle detenute.
Un contributo anche per sostenere i cinque detenuti che hanno deciso di esporsi per fare luce sulla morte di Sasà Piscitelli, avvenuta dopo ripetuti pestaggi e dopo il trasferimento dal carcere di Modena a quello di Ascoli.
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