InfoAut
Immagine di copertina per il post

Bologna: doppio sgombero per Crash e Labas

||||

La questura attacca gli spazi di autorganizzazione della città felsinea

Ieri sera era circolata la notizia dell’imminente sgombero del centro sociale Labas che con un comunicato aveva convocato un presidio solidale. Alle prime luci dell’alba invece Bologna si è svegliata con una doppietta repressiva: sia Labas che il Laboratorio Crash sgomberati. Nel primo la celere ha manganellato i presenti, al Laboratorio Crash l’operazione di sgombero va avanti. Dalla redazione di Infoaut esprimiamo solidarietà agli spazi sociali attaccati dalla polizia e carabinieri ed esprimiamo rabbia contro la Bologna del PD e della speculazione.

Seguiranno aggiornamenti…

Qui di seguito il comunicato del Laboratorio Occupato Crash!:

CRASH AGAIN… CON OGNI MEZZO NECESSARIO!

Questa mattina sono stati eseguiti due sgomberi di centri sociali occupati a Bologna. Il primo a Labas che in serata aveva fatto circolare la voce dell’imminente ripiego repressivo e aveva convocato un presidio solidale, e il secondo, il nostro, avvenuto in contemporanea e sotto gli occhi attoniti dei vicini di casa. Una doppietta repressiva che in una mattinata ha sottratto alla città due spazi di autogestione e aggregazione. Per quanto ci riguarda la nostra storia è lunga e affonda le sue radici nella generazione post-genova g8 che a Bologna scelse di aggregarsi ed organizzarsi nel segno dell’antagonismo sociale e della politica e cultura radicale nel Laboratorio Crash! che negli anni lungo il succedersi di diverse giunte e amministrazioni comunali ha ricevuto in risposta alla rivendicazione di spazi autogestiti dagli enti locali solo rifiuto e repressione. A questo politica securitaria e autoritaria non abbiamo mai chinato il capo, e sgombero dopo sgombero, scontro su scontri, abbiamo sempre continuato ad occupare spazio abbandonati della città sia pubblici che privati mettendoli a servizio di un laboratorio di politica antagonista, di culture radicali e alternative, di aggregazione giovanile e non solo. E così faremo in assenza di risposte al forte bisogno che esprime il nostro territorio di spazi legati alla pratica dell’autogestione e dell’autorganizzazione.

Non c’è bisogno di elencare le attività, i laboratori sociali, i progetti culturali, e gli eventi di differente natura che nel corso di ormai 17 anni caratterizzano il nostro percorso, ma vogliamo annunciare che in assenza di uno spazio chiuso da quattro mura ed un soffitto porteremo tutto il nostro mondo nel centro della città, in ogni piazza, giorno dopo giorno, e a qualsiasi ora insieme a tanti e tante giovani, e meno giovani, che in modo differenti partecipano e hanno attraversato le nostre iniziative. D’altronde sia il centro che la periferia sono pieni di edifici vuoti inutilizzati come il percorso della lotta per il diritto all’abitare ha segnalato ed è allora giusto che vengano messi a servizio dei bisogni del territorio. Se i poteri della città vorranno continuare a rapportarsi con le esperienze di occupazione e autogestione tramite l’uso del manganello e della celere ripetiamo, se ancora ce n’è bisogno, che di certo non ci facciamo intimidire o preoccupare, tante è la certezza di essere nel giusto, forte è la consapevolezza di dare soddisfazione a bisogni importanti che spingono e premono nella nostra città. E così sarà occupazione dopo occupazione!

Questo sgombero del Lab. Crash è avvenuto tramite decreto di sequestro d’urgenza della magistratura datato lo scorso 4 agosto. Il primo decreto di sequestro d’urgenza emanato ormai quasi dieci anni fa venne disatteso, vincemmo il processo penale con assoluzione di tutti gli imputati, mentre il processo civile ci vedeva alle prese con l’ufficiale giudiziario come si trattasse di un “normale” sfratto, il prossimo accesso era datato per il 16 settembre. La proprietà, il fondo di speculazione e investimento Prelios, aveva da sempre rifiutato la volontà di sedersi ad un tavolo senza la garanzia di qualche esponente della giunta comunale, e così si è arrivati allo sgombero di oggi, ordinato dalla procura, attuato dalla questura, e reso possibile dal disimpegno delle amministrazioni.

Questo è il meccanismo di governance che regola il territorio di Bologna garantendo ai fondi di speculazione immobiliare di arricchirsi sempre di più, calpestando con grande violenza il diritto all’abitare e sottraendo spazi ai contesi di aggregazione sociale e culturale. Questa Bologna non è la nostra dove una minoranza garantita dal PD specula, gode e si arricchisce, mentre l’altra, la maggioranza quando osa autorganizzarsi per poter sviluppare aggregazione, autogestione e alternative viene repressa e aggredita dalle forze dell’ordine. Noi siamo parte di una Bologna indomabile dove gli esclusi, i giovani, i precari, e gli operai sanno autorganizzarsi e dare battaglia per non subire più in silenzio soprusi e prepotenze dal potere, e sarà questa città che dalle prossime settimane scenderà in piazza e nelle strade in una nuova stagione di conflitto sociale.

Esprimiamo solidarietà al Labas sgomberato in simultanea, e allo spazio sociale autogestito XM24 sotto sgombero a cui non faremo mancare la nostra partecipazione solidale. Ringraziamo il collettivi, i centri sociali, le associazioni che da tutta Italia, Europa e Nord Africa ci stanno attestando solidarietà e che salutiamo con una promessa che anche se ci sembra scontata vale bene dirsela pubblicamente: non esiste una Bologna senza Laboratorio Crash!, ed è una promessa che vogliamo mantenere tutti e tutte insieme e con ogni mezzo necessario.

Crash again…!

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

BolognaCrash

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il Fentanyl e la dolorosa condizione umana

Il dilagante consumo di fentanyl negli Stati Uniti rappresenta certamente «un dramma americano», come si legge negli ultimi due anni sui quotidiani

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando tagliava l’erba risparmiava i fiori. Le parole della madre di Stefano

Sono rimasta molto colpita dall’enorme affetto che in questi giorni tutti mi hanno dimostrato e voglio ringrazio tutti. Il legame con Stefano era totale, in simbiosi, a lui avevo trasmesso tutto, purtroppo anche le mie allergie, i problemi di tiroide.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefanino Milanesi, una vita per la lotta

Uno dei più noti compagni e protagonisti delle lotte comprese tra gli anni Settanta e quelle odierne del popolo NoTav se n’è andato, improvvisamente.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Ste, che la terra ti sia lieve

Se ne è andato Stefano, compagno, No Tav. Come redazione di InfoAut ci uniamo al ricordo del movimento No Tav ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza ed affetto ad Ermelinda, ai compagni ed alle compagne che hanno condiviso le piazze, le strade ed i sentieri di montagna con Stefano.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Giocate, giocate! L’azzardo del Governo

Il gioco d’azzardo nel nostro Paese non conosce crisi e la crescita del gioco online sembra sempre più inarrestabile. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Roma: morta a 75 anni Barbara Balzerani

In carcere e poi fuori la Balzerani ha riletto a lungo la storia – personale e collettiva – degli anni ’70 e ’80, attraverso molti incontri pubblici, prese di posizione e soprattutto con numerosi libri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano 2-3 marzo 2024: assemblea nazionale dei movimenti per il diritto all’abitare

La fase economica, sociale e politica che stiamo vivendo racchiude in sé tutte le contraddizioni che il sistema capitalistico porta in seno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Askatasuna: siamo ancora qua… eh già!!

Prendiamo parola a seguito dell’inizio del percorso di co-progettazione che porterà il pian terreno e il giardino del centro sociale a diventare bene comune.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Askatasuna: “Così è, ci pare”

Abbiamo aspettato qualche giorno prima di prendere parola davanti alla delibera sull’Askatasuna emessa dal Comune di Torino. Fatecelo dire, le reazioni scomposte a cui abbiamo assistito ci hanno fatto ridere sotto e sopra i baffi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Askatasuna: “Così è, se vi pare”

“Apriamo spazi al quartiere per i bisogni collettivi!” così 27 anni fa scrivevamo su uno striscione il giorno in cui in tante e tanti occupavamo il Centro Sociale Askatasuna.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: dopo le cariche all’inaugurazione dell’anno accademico, occupato il rettorato

Occupato il rettorato dell’Università di Bologna. L’iniziativa si inserisce all’interno della “Israeli Genocide Week”, settimana di solidarietà e mobilitazione nelle Università contro il genocidio in corso a Gaza, promossa dai Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: “UNIBO complice del genocidio. Stop accordi con Israele”. La polizia carica il corteo per la Palestina

Centinaia di studentesse e studenti in corteo per le strade di Bologna mentre si svolge l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università felsinea alla presenza della ministra Bernini.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Bologna: dopo ben 11 anni il processo sulla cacciata della polizia da Piazza Verdi arriva in primo grado. Posticipata la sentenza

Sono serviti 11 anni perché si concludessero le udienze del processo in primo grado riferito agli scontri tra studenti, studentesse e forze di polizia, avvenuti nelle giornate del 23 e 27 maggio 2013 a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: ”RAI Radio Televisione Israeliana. No alla propaganda sionista”. La polizia carica i manifestanti 

“Rai Radio televisione israeliana. No alla propaganda sionista”. È uno dei tanti striscioni sorretto dai manifestanti, circa un migliaio, davanti alla sede Rai

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Assemblea nazionale di Non Una di Meno a Bologna. Sabato la “passeggiata arrabbiata”

Sabato 3 e domenica 4 febbraio 2024 due giornate di Assemblea Nazionale organizzate dalla realtà transfemminista Non Una di Meno, presso le aule universitarie di Bologna.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bologna: Studentessa colpita con un calcio al pube. I collettivi accusano polizia

E’ successo durante le proteste che mercoledì hanno risposto agli sgomberi di via Corticella e via Filopanti: è “una violenza sessuale praticata da un uomo, nel corso dello svolgimento di un’attività in divisa”, affermano Cua e Plat, annunciando l’intenzione di “denunciare questo poliziotto, il suo caposquadra, il questore ed il ministro”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP28: Extinction Rebellion tinge di verde i fiumi italiani. “I governi parlano, la Terra affonda”

Roma, Venezia, Milano, Torino, Bologna: i fiumi delle principali città italiane sono stati tinti di verde da Extinction Rebellion, con un colorante innocuo, per denunciare l’ennesimo fallimento politico della COP28 e dei governi mondiali nel contrastare la crisi climatica e la sesta estinzione di massa.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: ecco che rumore fa la dignità!

Condividiamo di seguito i comunicati di PLAT e del CUA Bologna sulle giornate di lotta che hanno seguito lo sgombero del Condominio Sociale e dello Studentato Glitchousing.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgomberi a catena dal Sud al Nord Italia

Tra ieri e oggi diversi spazi occupati, attraversati da differenti progetti e realtà sociali e aggregative, sono stati colpiti da un duro attacco repressivo.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Mondo Convenienza: rinviati a giudizio per ‘caporalato’ la presidente del CDA e i rappresentanti di 4 società in appalto

Rinviati a giudizio con l’accusa di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, il cosiddetto ‘caporalato’ i rappresentanti di 4 società che operano nei magazzini di Mondo Convenienza e la presidente del Consiglio d’amministrazione della holding Mondo Convenienza, Mara Cozzolino, difesa – tra gli altri – dall’avvocata e senatrice della Lega, Giulia Bongiorno.