InfoAut
Immagine di copertina per il post

Torino: i fascisti del Fuan nuovamente cacciati dall’Università

La campagna elettorale che imperversa negli atenei torinesi in vista delle imminenti elezioni dei rappresentanti degli studenti sta dando luogo a diverse comparsate da parte di personaggi e associazioni che durante tutto il resto dell’anno negli spazi dell’Università si vedono ben poco…dopo la magra figura collezionata due giorni fa alla facoltà di Scienze Politiche, i giovani del Fuan hanno deciso di presentarsi oggi a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche. Nonostante la vergognosa militarizzazione che ancora una volta li ha accompagnati fuori e dentro l’ateneo, un centinaio di studenti si è in breve organizzato per cacciare i giovani del Fuan e gli agenti della celere dalla facoltà, ribadendone l’estraneità e la non agibilità negli spazi dell’università.

Di seguito il resoconto della mattinata diffuso dal Collettivo di Lettere e Filosofia di Torino:

Di chi stiamo parlando?

Il Fuan, ex avamposto dei giovani di Alleanza Nazionale e ora di quelli del Popolo delle Libertà/Fratelli d’Italia, nonostante il velo istituzionale sotto al quale si nasconde, mantiene (mal)celata la sua reale natura fascista. Questi stessi personaggi sono dunque i complici più evidenti di quei governi che, più di tutti, hanno calcato la mano sulla destrutturazione dell’università e della scuola pubblica.

È da tempo che noi combattiamo contro i tagli e gli sprechi dell’Università italiana, sempre più martoriata dalle politiche di austerità promossi da governi di destra, che fortemente sostenuti da politicanti e fascisti del Terzo Millennio, hanno di fatto segnato la morte del diritto allo studio nel nostro paese. Prima con la riforma Gelmini, ora con quella di Profumo stanno promuovendo un’università sempre più d’élite.

Ma andiamo con ordine.

Già durante la mattinata di martedì 5 marzo la Palazzina Einaudi, sede delle facoltà di Scienze Politiche e Giurisprudenza, si è trovata di fronte a due presenze anomale. All’ingresso gli studenti si sono trovati la via chiusa da un cordone di polizia in assetto antisommossa, a protezione di questi nostalgici del ventennio impegnati in un volantinaggio pre-elettorale.

Il nutrito presidio antifascista che si era creato all’esterno della facoltà, è riuscito a riappropriarsi della propria università, riscontrando sorpresa per l’accaduto e sostegno alla contestazione da parte dei presenti.

Secondo tempo.

Oggi, giovedì 7 marzo, non paghi della figura imbarazzante di due giorni prima, i giovani politicanti del Fuan hanno deciso di fare una scampagnata a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche, accompagnati da un imbarazzante spiegamento di forze dell’ordine. Tutti gli accessi all’università sono stati sbarrati da cordoni di celere in assetto antisommossa, l’interno presidiato da decine di agenti in borghese e nel mezzo l’insignificante gruppuscolo di fascistelli.

Immediata la reazione degli studenti e delle studentesse antifascit* che si sono riversati in atrio per riconquistare la propria università. Dopo meno di un’ora di presidio, con continue provocazioni da parte delle fdo e il divieto di ingresso per gli studenti colpevoli di volere fare lezione, i giovani sodali di Marrone e La Russa se la sono data a gambe sotto la pressione di più di un centinaio di persone!

 

Per noi far vivere l’università come spazio di proposta politica sociale e antifascista parte dalla presenza giornaliera negli spazi e nella cultura. Per questo ci troverete sempre ai nostri posti, per questo all’università il Fuan non potrà mai mettere piede, perchè l’università è di chi la vive e non di chi la attraversa scortato da manipoli di agenti di polizia.

 

COLLETTIVO DI LETTERE E FILOSOFIA Torino

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

antifafuantorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

Ecco il testo di riforma della governance degli atenei: e non c’è solo il rappresentante del governo nel CdA

Ecco il testo, finora segreto, della riforma della governance delle università partorito dalla commissione presieduta da Galli Della Loggia.

Immagine di copertina per il post
Formazione

HUB DI PACE: il piano coloniale delle università pisane a Gaza

I tre atenei di Pisa – l’Università, la Scuola Normale Superiore e la Scuola superiore Sant’Anna – riuniti con l’arcivescovo nell’aula Magna storica della Sapienza, come un cerbero a quattro teste.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Mobilitazione studentesca in decine di città contro il riarmo per scuola e formazione

Contro l’escalation bellica, per la Palestina e non solo, ieri, venerdì, è stato sciopero studentesco in decine di città italiane

Immagine di copertina per il post
Formazione

Movimenti: è morto Paolo Virno, filosofo comunista e militante rivoluzionario

E’ scomparso all’età di 73 anni Paolo Virno, filosofo comunista e militante rivoluzionario.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupare per la Palestina: Se la scuola sta in silenzio, gli e le studentesse alzano la voce!

Ripubblichiamo questo contributo scritto e pubblicato da “Riscatto – Cronache dalla Pisa che non si rassegna!” in merito all’ondata di occupazioni nelle scuole in solidarietà alla Palestina che si sta verificando in queste settimane a Pisa e non solo.

Immagine di copertina per il post
Formazione

L’intelligenza artificiale a scuola ovvero del pappagallo stocastico

In sintesi: è insostenibile dal punto di vista ambientale, replica discriminazioni e stereotipi della società, standardizza scrittura e pensiero.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Senza dargli pace

In un mondo che scende sempre più in guerra, il problema che si pone è come rompere la pace che l’ha prodotta. da Kamo Modena «Senza dargli pace». È l’indicazione di metodo che ci consegna la lunga tradizione di lotta degli oppressi nel difficile movimento a farsi classe, tra sviluppo di autonomia e costruzione di […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università – Comunicato Conclusivo

Si è conclusa pochi giorni fa l’assemblea nazionale studentesca “Guerra alla guerra nelle università”, tenutasi il 13 e il 14 settembre nell’Università di Pisa, al Polo Piagge occupato.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Viva Askatasuna! Torino e la deindustrializzazione

Una volta chiamavano Torino la città dell’automobile.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Aska è di chi arriva. Chiedi del 47

In questo momento più del solito, ma non è un fenomeno specifico di questi giorni, sembra esserci una gara a mettere etichette su Aska e sulle persone che fanno parte di quella proposta organizzativa.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: “difendere l’Askatasuna per non far spegenere la scintilla di ribellione che Torino ha dentro”

“La grandissima manifestazione di risposta allo sgombero è stata la reazione di Torino che si è riversata nelle strade per difendere quella sua radice ribelle che non si vuole che venga cancellata.”

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino città partigiana: Que viva Askatasuna! 

Ripubblichiamo il comunicato uscito dal centro sociale Askatasuna in merito alla giornata di lotta di ieri. Alleghiamo anche un video racconto della giornata.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sgombero di Askatasuna: chi fa i piani e chi fa la storia

Lo sgombero di Askatasuna non può essere trattato come un semplice atto di repressione da parte di un governo di ultradestra.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Askatasuna: uno sgombero contro la città

Negli anni, poi, Askatasunaè diventata, per l’attuale maggioranza politica (a livello locale e nazionale), una vera e propria ossessione

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lo sgombero di Askatasuna riguarda tutti noi

L’azione violenta del governo contro il centro sociale torinese è un attacco a tutte le forme di resistenza sociale e dissenso

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgombero Askatasuna. Giorgio Rossetto: “Rispondere logorando l’avversario come in Val Susa”

Bisogna accettare i terreni anche quando non si sono scelti, il terreno del conflitto, della lotta, a volte anche dello scontro e l’esercizio della forza da parte dei movimenti

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aska non è sola – Solidarietà in tutta Italia contro lo sgombero

Dallo sgombero di questa mattina sono decine i comunicati di solidarietà e prese di posizione di collettivi e realtà in tutta Italia contro l’attacco verso lo storico centro sociale torinese.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Askatasuna: “È solo l’inizio. Per voi.”

Questa mattina è avvenuto lo sgombero di Askatasuna, storico centro sociale torinese attivo da quasi tre decadi.