A Torino in mattinata si è svolta la prima piazza organizzata dal nodo regionale di Non Una Di Meno e dalla rete Molto più di 194 per tutelare il diritto a un aborto sicuro, libero e accessibile.
La regione Piemonte, dopo la proposta da parte di Maurizio Marrone di limitare l’accesso all’aborto farmacologico di qualche mese fa, ha emanato un bando che permette alle organizzazioni anti-abortiste di portare avanti la loro propaganda all’interno degli ospedali e dei consultori.
Questa possibilità aumenta le difficoltà legate all’IVG che già all’oggi non consente di effettuare un aborto in condizioni ottimali, ma sottopone la persona a pressioni psicologiche da parte del personale medico obiettore di coscienza e a numerosi problemi di ordine burocratico.
Moltissime le persone presenti già questa mattina in piazza Castello, mentre ieri si è svolta un mail bombing contro la Regione Piemonte per rivendicare il diritto all’autodeterminazione e per porre l’attenzione sulla pericolosità di questi provvedimenti. È evidente che continuare in questa direzione incontrerà l’opposizione forte e tenace di moltissime donne e di tutti coloro che non cederanno la possibilità di scegliere in maniera libera e sicura sui propri corpi.
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