InfoAut

Boldrini, la banalità che uccide

La presidente della camera Laura Boldrini si è recata ieri in visita in Israele, a poche ore dalla santificazione del macellaio di palestinesi Ariel Sharon. Intervistata, ha dichiarato che il “processo di pace” in Palestina non può riprendere facilmente, dopo tanti anni di conflitto, e che dunque è necessario uno sforzo “da entrambe le parti” per risolvere la situazione. In che cosa si differenzi la presa di posizione (se così si può chiamare, e in effetti non si può) della Boldrini rispetto a quelle dei suoi innumerevoli predecessori non è perspicuo, se è vero che le stesse identiche parole sono state pronunciate, nel corso degli anni, da diplomatici e personalità politiche di destra e di sinistra, e di ogni parte e colore.

Dare un colpo al cerchio e uno alla botte non aiuta non soltanto la soluzione del problema palestinese, se è vero che l’idea di uno sforzo “da entrambe le parti” denuncia la pura e semplice rimozione sia del fatto che una popolazione intera è tuttora espulsa, dopo sessantacinque anni, dalle sue terre, sia dell’evidente circostanza per cui in Palestina continua impeterrita la costruzione del Muro, la creazione di nuovi insediamenti di coloni, la sottrazione di terre ai palestinesi, l’embargo alla Striscia di Gaza e la discriminazione giuridica degli arabi residenti in Israele. Più in generale, accredita la rappresentazione orizzontale e perciò assurda di due contendenti divisi da rivendicazioni diverse ma politicamente sullo stesso piano, laddove si è in presenza di un’istituzione creata per opprimere con spietatezza ed efficienza e, dall’altra parte, di milioni di vittime delle sue politiche e della sua stessa esistenza.

Così, dato il ruolo istituzionale che la Boldrini ricopre, e data l’importanza del contesto internazionale nelle perpetuazione delle sofferenze palestinesi, l’ennesima dichiarazione ponziopilatesca di una rappresentante italiana (tanto più grave perché ex dirigente dell’UHNCR, l’agenzia ONU per i rifugiati, che in più occasioni ha denunciato gli abusi di Israele) aggiunge un mattone alla costruzione del Muro politico che impedisce a milioni di persone una vita degna di questo nome, riconoscendo ancora al loro oppressore una dignità politica che non ha e che non può essergli riconosciuta. La vigliaccheria del genere di sinistra che la Boldrini rappresenta non denuncia soltanto la nota mediocrità morale di certi ambienti politici, ma costituisce l’ennesimo accanimento verso persone incolpevoli, seppur portato avanti con quel certo savoir faire e con l’ineffabile bon ton teso a far credere che i disastri della storia si possano risolvere con una vuota posa di accigliata preoccupazione.

Le parole sono d’argento, il silenzio è d’oro. È pur vero, però, che ogni banalità ipocrita detta sulla tragedia palestinese equivale alla perpetuazione dell’eterno silenzio sui crimini israeliani e sul nome dei loro responsabili. In una parola, alla perpetuazione dell’ingiustizia.

 

Velvet Secret

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Editorialidi redazioneTag correlati:

boldriniisraelepalestinasel

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Il lavoratore inesistente

La retorica della destra sul movimento “Blocchiamo tutto” ci racconta meglio di ogni saggio la visione dominante sul ruolo dei lavoratori e delle lavoratrici nella società: farsi sfruttare, consumare e stare muti.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Alcune riflessioni a caldo su “Blocchiamo tutto”

E’ quasi impossibile fare un bilancio organico di queste giornate incredibili. Il movimento “Blocchiamo tutto” ha rappresentato una vera discontinuità politica e sociale nella storia italiana.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

La guerra è pace

Uno dei famosi slogan incisi sul Ministero della Verità del romanzo di George Orwell “1984” recita così.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire

Meloni difende a spada tratta l’agito del governo su Gaza e attiva la macchina del fango nei confronti della Global Sumud Flotilla e del movimento Blocchiamo tutto.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sullo sciopero generale del 22 settembre una giornata di resistenza e lotta – Milano

Il 22 settembre, in occasione dello sciopero generale nazionale, le piazze di diverse città italiane sono state attraversate da movimenti di massa che hanno dato vita a cortei, scioperi, blocchi e boicottaggi contro la macchina bellica, in solidarietà con il popolo palestinese e contro il genocidio. È stata una giornata fondamentale nella ricomposizione di un […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Blocchiamo tutto! Insieme, per Gaza

E’ difficile prendere parola sulla giornata di ieri. Sono mille gli stimoli, i punti di vista da cui guardare quanto è successo. 

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Lo stadio finale di Israele: tra autarchia e capitalismo di rapina

L’immagine di invincibilità che lo stato sionista sta cercando di ristabilire sul piano militare non può nascondere i segni della sua corsa, irreversibile, verso un capitalismo di rapina.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Milano: urbanistica, speculazione e stratificazione di classe

Mettiamo per un attimo da parte gli aspetti corruttivi dell’intricata vicenda che vede coinvolti imprenditori, architetti, assessori e dipendenti comunali.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sono dazi nostri

Non c’è altro modo per definire l’incontro tra Ursula von der Leyen e Trump se non patetico.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ma quale “imperialismo iraniano”?

Per un attimo ci siamo illusi/e che di fronte a fatti di questa portata la priorità fosse quella di capire come opporsi, dal nostro lato di mondo, al caos sistemico che Israele, con l’appoggio degli Stati Uniti, sta portando sulla regione.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra Leonardo con il genocidio a Gaza?

Gianni Alioti, ricercatore di The Weapon Watch – Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei, ha scritto per Pressenza un approfondimento, con notizie inedite, sulle responsabilità di Leonardo nel genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: continuano gli attacchi israeliani nonostante la tregua del novembre 2024. Due persone uccise

Ancora bombardamenti israeliani nel sud del Libano, nonostante l’accordo di tregua concordato nel novembre 2024.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Coloni lanciano attacchi coordinati contro agricoltori e terreni della Cisgiordania

Cisgiordania. Negli ultimi giorni, gruppi di coloni hanno lanciato una serie di attacchi coordinati contro agricoltori e terreni agricoli palestinesi a Betlemme, al-Khalil/Hebron e nella Valle del Giordano settentrionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupazioni e proteste per la Palestina: gli aggiornamenti da Napoli, Torino e Verona

Proseguono le mobilitazioni in solidarietà con il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Un opuscolo su riarmo, genocidio e logistica della guerra

Ripubblichiamo un opuscolo realizzato dall’assemblea cittadina torinese STOP RIARMO.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerra alla Guerra! Blocchiamo Tutto!

Di seguito il comunicato di GUERRA alla GUERRA rispetto a valutazioni e prospettive del percorso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: accendiamo i riflettori della festa del cinema sulla Palestina, blocchiamo l’ambasciata israeliana

Venerdì 24 novembre alle ore 18 in piazza Verdi a Roma è stato chiamato un corteo da parte di diverse realtà di cui riprendiamo il comunicato.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Nuovo DDL nucleare: via libera all’energia dell’atomo in Italia. Alcune considerazioni per prepararsi al contrattacco

Pubblichiamo il primo di una serie di contributi sul tema del nucleare. Questo testo è stato realizzato dal collettivo Ecologia Politica di Torino che prende parte al progetto Confluenza.