Fra gli ergastolani trasferiti c’è Carmelo Musumeci, ora nel carcere di Padova, che da anni si batte contro l’ergastolo ostativo (senza nessun beneficio). Questo trasferimento improvviso, interrompe un lavoro collettivo portato avanti negli anni con gli operatori dell Amministrazione penitenziaria di Spoleto e altri detenuti, che insieme hanno deciso di essere “scomodi” perché alimentano una battaglia contro l’assurdità di un “fine pena mai”, contro l’ergastolo senza possibilità di revisione. In questi anni Carmelo ha scritto libri, ha aperto un blog, ha costruito rapporti con scrittori e docenti universitari per continuare a denunciare una condizione dolorosa, contro una condanna a morire in carcere. Con questo trasferimento Carmelo viene punito ulteriormente perché capace di costruire legami collettivi con altri detenuti all’interno del carcere.

Provvedimenti mirati da parte del Dipartimento che così facendo cerca di mettere in difficoltà, interrompendo bruscamente, il lavoro fatto in questi anni dai detenuti, consapevole delle nuove difficoltà che Carmelo ed i suoi compagni dovranno affrontare per ricostruire nuovi legami nelle nuove strutture penitenziarie.