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Dal 1989 i Ribelli Del Po!

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Sono passati 30 anni da quando ,nel Settembre 1989, dopo due anni (e ben sei occupazioni) l’allora Collettivo Spazi Metropolitani diede vita a un centro sociale sulle rive del Po.
E’ bene ricordare cosa fosse la Torino dell’epoca, radicalmente diversa da quella che conosciamo oggi: la Fiat stava velocemente dismettendo gli impianti produttivi e “liquidando” gli operai, Piazza Vittorio era un parcheggio e i quartieri che la circondavano erano semplicemente un dormitorio. Non c’erano spazi di alcun tipo dove poter cercare un minimo di socialità , se non qualche birreria o discoteca.
San Salvario non era il quartiere che conosciamo oggi e Vanchiglia, il “Quadrilatero” , tutti quei posti che vengono definiti il “cuore” della movida la sera erano completamente diversi, e con il problema dell’eroina a fare da sfondo alla vita della motorcity.
Fu in quel contesto, in una città ancora pesantemente segnata dalla repressione che colpì i movimenti sociali che si svilupparono nei decenni precedenti, che nasce il CSA Murazzi. A dimostrazione del nuovo fiorire delle lotte sociali dentro e contro la metropoli torinese. Migliaia di giovani e giovanissimi si mobilitarono per conquistare spazi di socialità e contro la precarietà, nelle strade, nelle scuole superiori e nelle università.
Fu in quel contesto che nacque la necessità di spazi liberi, luoghi in cui, oltre alla socialità, ci fosse la possibilità di poter mettere insieme le proprie idee, poter praticare nuove forme di aggregazione che non fossero mediate dal business delle sostanze, contrastare, attraverso una pratica politica diretta basata sulla partecipazione e la presenza nelle strade, tutti quei problemi presenti in un città che era ancora il “dormitorio” della Fiat.

In questi 30 anni sono stati molti gli artisti che hanno calcato il palco del CSA Murazzi, ma altrettanto numerose sono state le iniziative che sono nate e partite da questo posto: dai cortei a sostegno dell’ Intifada Palestinese del 1989 alle iniziative del movimento studentesco della “Pantera” passando per la grossa manifestazione antifascista del 1995, oppure quella che ci fu l’anno successivo quando si fece capire chiaramente ai fascio-leghisti che non erano i benvenuti nella nostra città.

Nel 2013 il tentativo di sgomberare il CSA vide la risposta di miglia di persone che riconquistarono i murazzi ridicolizzando polizia e magistratura.
A distanza di 30 anni questo impegno continua con la presenza nelle lotte sociali che animano la città e il territorio.

Negli ultimi anni il CSA è stato fra i pochi a battersi contro la desertificazione dei “muri” e lo spaccio, lottando contro le politiche ipocrite di chi ha governato e governa la città, i quali vedono i giovani come fonte di profitto e manodopera a basso costo.
Vedere oggi, nello stesso luogo ragazzi e ragazze che hanno la metà dei nostri anni è il regalo più bello di questo “compleanno”.

30 anni di Autonomia e Autogestione
30 anni di Politica Dal Basso
30 anni di Socialità Alternativa
30 anni di Musica Indipendente
30 anni di CSA MURAZZI!

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