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Cosenza: Daspo ad 8 ultrà

Nella giornata di giovedi 7 settembre 8 ultrà del Cosenza calcio sono stati colpiti da altrettanti Daspo (Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive), che li costringeranno lontani dallo stadio “Marulla“ per diversi anni.

Le motivazioni sarebbero da ricercare nella contestazione avvenuta sabato scorso, nei confronti dei calciatori e del presidente Eugenio Guarascio. Uomini e donne che portano avanti tra sacrifici e rischi la propria passione, negli anni sono diventati carne da macello sull’altare della repressione.

Queste misure ci confermano che le ultime novità contenute nel nuovo protocollo, firmato dai vertici del calcio e dai ministri Lotti e Minniti, rappresentano esclusivamente una ristrutturazione del sistema di controllo attuale e null’altro.

L’attacco agli ultrà si inserisce in una più generale guerra che il governo sta muovendo nei confronti degli ultimi, di chi non si rassegna, di chi prova ad opporsi allo stato di cose presenti.

Nella città in cui malaffare e corruzione sono annidati in ogni angolo della vita pubblica, la Questura decide di colpire la tifoseria organizzata, rea di aver portato avanti una legittima contestazione.

Il nemico reale per gli ultrà è uno, come dimostrato per l’ennesima volta, sa benissimo quando è il tempo di colpire e lo fa vigliaccamente. Agli ultrà della Curva Sud Cosenza la nostra incondizionata solidarietà, certi che non saranno le diffide a fermarvi. “Ci togliete dagli stadi ci trovate nelle strade” non rappresenta uno slogan ma una pratica reale di resistenza.

C.P.O.A RIALZO

 

da www.osservatoriorepressione.info/

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