InfoAut
Immagine di copertina per il post

Convoy Vik, Gaza to Italy

Mohammed Jihad Ismail ha una trentina di anni eppure parla con il tono pacato di un anziano saggio. «Quella in Italia sarà per noi un’esperienza umana e di lavoro molto importante, di confronto con una realtà diversa da Gaza». Allo stesso tempo, aggiunge, «non ci limiteremo ad ascoltare, ad apprendere. Esprimeremo il nostro pensiero, le nostre idee, su di un piano di totale uguaglianza intellettuale con i nostri interlocutori e con chi verrà ad incontrarci». Il barbone lungo di Mohammed non deve ingannare. A prima vista si potrebbe prenderlo per un teorico salafita. Lui precisa che la barba è in onore di Fidel Castro. Non per affiliazione politica ma per riconoscenza a un rivoluzionario che ha cambiato la storia di Cuba e ha provato a cambiare quella dell’intera America latina. «Io però non sono un marxista anche se apprezzo parti del pensiero di Marx», tiene a chiarire. E’ uno spirito libero Mohammed, suggestionato dall’esistenzialismo di Sartre, si proclama un ammiratore di Frantz Fanon. Lui che non è membro di una famiglia benestante e ben istruita ma viene dal campo profughi di Maghazi e tiene le sue lezioni «sulla libertà di pensiero e sul rispetto reciproco» all’aperto, in ogni spazio disponibile di Gaza. «Qualche fanatico mi contesta, sbraita che l’Islam vieta l’indagine filosofica, l’ermeneutica, l’esegesi – spiega il “Fidel Castro” di Gaza – ma non è vero, la nostra religione non nega il pensiero e chi mi conosce sa che sono un credente».

Da oggi Mohammed sarà a Roma e poi in giro per tutta l’Italia assieme al suo «braccio destro», Shaban al Hilu, e ad alcuni dei 12 membri della sua «Humanistic School of Philosophy», nel quadro del «Convoy Vik Gaza to Italy», per ricordare la figura e l’impegno per Gaza di Vittorio Arrigoni (Vik), assassinato il 15 aprile del 2011. È una iniziativa molto attesa, che vede la partecipazione di decine di giovani di Gaza – artisti, intellettuali, attivisti politici, atleti, i ragazzi della scuola di Parkour già visti nel nostro paese – e che toccherà numerose città e località italiane e si concluderà il 17 aprile. Si parte stasera a Roma alle 18, al Cinema/Teatro Volturno, con la presentazione del tour che comincia, non a caso, proprio nell’anniversario del «Giorno della Terra», nel quale i palestinesi ricordano le sei vittime del 30 marzo 1976, quando la guardia di frontiera israeliana aprì il fuoco in varie località della Galilea contro i manifestanti che protestavano per la confisca delle terre arabe. Poi si sposterà ad Ostia, tornerà a Roma, andrà a Brindisi e in altre città pugliesi, a Firenze e Prato, a Napoli, Salerno e altre città campane, attraverserà l’Italia per raggiungere Bologna, il Veneto, poi passerà per il Piemonte, raggiungerà Milano e, il 14 aprile, Bulciago dove tutti i membri della delegazione assieme alla famiglia Arrigoni prenderanno parte alla commemorazione di Vittorio nella sua cittdina di origine. È un’occasione di conoscenza e di scambio tra giovani italiani e palestinesi.

Da settimane il tam tam dei centri sociali, delle associazioni e dei gruppi di solidarietà con la Palestina trasmette la frenetica attività di preparazione dei tanti eventi che sono in calendario. I ragazzi che nei prossimi giorni gireranno per l’Italia non sono rappresentativi di tutti i giovani di Gaza ma, senza dubbio, ben esprimono quella porzione significatica di palestinesi che alla lotta per la libertà e contro il blocco israeliano della Striscia abbina la promozione e l’espressione del talento e delle conoscenze che possiede la gente di Gaza.

Rami Abu Saud e Arafat al Haj, dell’Unione dei Giovani Progressisti, sono impegnati a tempo pieno nell’attuazione di attività a sostegno dei ragazzi di Gaza. «Ci occupiamo di giovani che desiderano esprimere le loro capacità, in ogni campo – dice Rami Abu Saud – non è facile farlo in una realtà di guerra come Gaza, dove il conflitto (con Israele) limita un po’ tutto e dove tradizioni e culture locali non sempre consentono di fare determinate cose». Nelle strutture dell’Unione dei Giovani Progressisti, ragazzi e ragazze insieme affrontano qualsiasi tema, imparano la dabka (la danza simbolo del popolo palestinese), discutono del loro futuro e di quello di Gaza e avviano iniziative politiche, anche internazionali. «L’ultima è stata quella a favore della liberazione di George Abdallah, il prigioniero politico libanese che ha finito di scontare una lunga pena detentiva in Francia ma che Parigi non intende scarcerare», dice Arafat al Haj. Attività che non sono guardate sempre con favore dalle autorità di Hamas a Gaza. Rami e Arafat proveranno a spiegare in Italia il senso e i risultati del loro impegno e «a stringere rapporti con gli italiani e ad avviare iniziative congiunte». Dietro l’organizzazione del «Convoy Vik Gaza to Italy» c’è il lavoro intenso di diverse persone, che non amano apparire, eppure fanno tanto da lungo tempo per aiutare, con progetti concreti, i giovani di Gaza. Una di queste è la bolognese, romana d’adozione, Meri Calvelli, una cooperante che nella Striscia vive e lavora da una dozzina di anni.

Nell’aprile 2012 organizzò le commemorazioni di Vittorio a Gaza. Quest’anno porta Gaza a casa di Vittorio. «Meri è come una seconda madre per me, poche persone credono come lei nelle potenzialità dei ragazzi di Gaza», dice il filosofo Mohammed Jihad. Anche il milanese Francesco Giordano, che a Gaza non ci vive, si muove senza far rumore per aiutare i bambini palestinesi e per tenere viva la memoria di Vik. Giordano e i suoi compagni di impegno hanno avviato un progetto, in collaborazione con l’associazione palestinese «Ghassan Kanafani», per la realizzazione di un asilo nella città di Khan Yunis che porterà il nome di Vittorio Arrigoni. «Ci occorrono 91 mila dollari dare il via ai lavori di costruzione dell’asilo – spiega Giordano – Cerchiamo il sostegno di persone comuni, dei lavoratori, dei giovani, delle donne, di quelli che lottano per un mondo migliore e più giusto».

Michele Giorgio

da Il Manifesto

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

gazapalestinaVittorio Arrigoni

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

“The Ashes of Moria”: che cosa rimane del campo profughi più grande d’Europa?

A cinque dall’incendio che lo ha distrutto, il documentario porta nel cuore del campo, tra odori, rumori, paure e violenze. Allo stesso tempo offre le coordinate per capire i meccanismi attuali delle brutali politiche europee.

Immagine di copertina per il post
Culture

Diritto all’abitare, diritto alla città

Il tema dell’abitare ha assunto una centralità paragonabile al tema lavoro, nella definizione delle gerarchie sociali e dei destini individuali, dentro le metropoli tardocapitaliste.

Immagine di copertina per il post
Culture

XXXIII Festa di Radio Onda d’Urto. 6-23 agosto 2025: tutto il programma!

La Festa di Radio Onda d’Urto si tiene da mercoledì 6 a sabato 23 agosto 2025 in via Serenissima a Brescia! Quella 2025 è un’edizione – la numero XXXIII – speciale perché coincide con i primi 40 anni (1985-2025) di Radio Onda d’Urto!

Immagine di copertina per il post
Culture

Vita e morte di Raffaele Fiore, quando la classe operaia scese in via Fani

Raffaele Fiore ha incarnato l’antropologia ribelle, l’irriducibile insubordinazione di quella nuova classe operaia

Immagine di copertina per il post
Culture

E’ uno sporco lavoro / 2: assassinare i brigatisti non è reato

Andrea Casazza, Gli imprendibili. Storia della colonna simbolo delle Brigate Rosse (nuova edizione), DeriveApprodi, Bologna 2025. di Sandro Moiso, da Carmilla Più volte su Carmillaonline chi qui scrive ha avuto occasione di annotare come siano ormai numerosissime le storie e le testimonianze riguardanti l’esperienza della lotta armata condotta in Italia da formazioni di sinistra di vario genere. […]

Immagine di copertina per il post
Culture

In uscita il manuale di magia No Tav!

È uscito il Manuale di magia No TAV!, firmato da Mariano Tomatis e Spokkio per Eris Edizioni (2025): al tempo stesso una guida illustrata, un piccolo libro di incanti e un fumetto resistente.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.

Immagine di copertina per il post
Culture

Leggere la Cina è capire il mondo

Non è semplice, in un periodo di attacco agli atenei e al pensiero non mainstream, trovare studi sulla Cina sottratti al paradigma “noi e loro”.

Immagine di copertina per il post
Culture

«Banditi» per necessità ovvero la Resistenza così come fu

«Una nuova retorica patriottarda o pseudo-liberale non venga ad esaltare la formazione dei purissimi eroi: siamo quel che siamo: […] gli uomini sono uomini»

Immagine di copertina per il post
Culture

Combattere per poter combattere. Storia del pugilato femminile

Nel mondo sportivo attuale la differenza tra ambito maschile e ambito femminile è ancora accentuata sotto molti punti di vista.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Movimento No Tav era, è e sarà sempre al fianco della resistenza palestinese: sosteniamo la Global Sumud Flotilla!

Se Israele deciderà di fermare con la forza la Global Sumud Flottilla, impedendo ancora una volta l’arrivo di aiuti umanitari e provando a spegnere un atto di resistenza collettiva, noi non resteremo a guardare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flotilla: le barche italiane lasciano la costa siciliana alla volta di Gaza, “Buon vento”

Sono salpate, alla volta di Gaza, le imbarcazioni italiane della Global Sumud Flotilla dal porto siciliano di Augusta.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Assemblea geografa per la Palestina: quanto successo in parallelo al Congresso Geografico Italiano 2025 di Torino

Dal 3 al 5 settembre 2025, presso il Campus Einaudi e il Castello del Valentino di Torino, si è svolto il 34° Congresso Geografico Italiano. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’assemblea nazionale “Stop al genocidio. Fermiamo il sionismo con la resistenza” si terrà al cinema Aquila

Alcuni giorni fa il sindaco Gualtieri aveva vietato l’utilizzo di una sala del cinema Aquila di Roma per l’assemblea nazionale convocata dalle organizzazioni palestinesi in Italia. Ora il passo indietro. LA LOTTA PAGA – L’ASSEMBLEA SI TERRÀ AL CINEMA AQUILA IL 14 SETTEMBRE ALLE ORE 10.00 Dopo la conferenza stampa di lunedì 8 settembre davanti […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La questione della Palestina nel mondo di lingua cinese

Nell’ottobre 2023, con l’operazione “Diluvio di al-Aqsa” lanciata da Hamas e la brutale risposta di Israele, il movimento di solidarietà con la Palestina è ricomparso in Cina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: colpita dal cielo a Tunisi la “Family Boat”, imbarcazione della Global Sumud Flotilla

Un drone ha attaccato e colpito la Family Boat, una delle principali imbarcazioni della Global Sumud Flotilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: Livorno sa da che parte stare

Da tempo non si vedeva una manifestazione così partecipata a Livorno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: comandante dell’FPLP ucciso dall’esercito israeliano a Gaza

Il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina (FPLP) e la sua ala militare, le Brigate Abu Ali Mustafa, hanno annunciato la morte del comandante dello Stato Maggiore delle Brigate, Dawoud Ahmed Abbas Khalaf.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Appello all’azione! Prigionieri politici palestinesi in sciopero della fame dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti

Abbiamo tradotto questo appello in solidarietà ai prigionieri politici Casey Goonan, attivista per la Palestina americano, e T. Hoxha, attivista inglese di Palestine Action in sciopero della fame dal sito del collettivo Samidoun: Palestinian Prisoner Solidarity Network

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flottilla: a Catania in migliaia in corteo. In Palestina il genocidio prosegue

Ieri sera in 15mila a Catania e oltre un migliaio a Siracusa, per augurare “buon vento” alla Global Sumud Flotilla.