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15 ottobre 2011, dopo 3 anni liberati Davide Rosci e Mauro Gentile

(Sulla loro vicenda processuale e le condanne vedi anche “Sentenza 15 ottobre: una riflessione tra il tecnico e il politico” e “15 ottobre: a ridere eravamo in tanti“).

Davide e Mauro furono arrestati il 20 aprile del 2012 e da allora hanno scontato quasi tre anni di detenzione tra carcere e arresti domiciliari. Davide Rosci, in particolare, in tutti questi mesi si è trovato a far fronte ad un particolare accanimento giudiziario, tra continui trasferimenti e rigetti delle richieste più basilari, da quella di poter studiare alle visite coi familiari. Lo stesso per Mauro Gentile, a cui l’anno scorso fu addirittura negato il diritto a ricevere adeguate cure mediche.

Condannati per un reato figlio dell’ordinamento fascista più volte utilizzato in questi anni contro movimenti sociali e militanti, Davide e Mauro si sono visti privati della libertà per ben 37 mesi. Ora il tribunale di Roma ha preso atto della decorrenza del termine massimo per la custodia cautelare, accogliendo così l’istanza di scarcerazione presentata dal legale dei due compagni, e nel tardo pomeriggio di ieri è arrivata infine la notizia della loro liberazione.

Ora Davide e Mauro restano in attesa della sentenza della Corte di Cassazione per il processo che li ha visti coinvolti e poi condannati e la notizia del loro ritorno in libertà potrebbe far ben sperare anche per Marco e Christian, gli altri due ragazzi della provincia di Teramo implicati nella stessa vicenda processuale. Nei prossimi mesi è attesa anche la sentenza di primo grado per l’altro processo per la giornata del 15 ottobre 2011, che vede imputati 18 compagni/e (vedi l’appello “Rivendicare la libertà delle persone processate per il 15 ottobre 2011 per rilanciare le lotte e l’autorganizzazione“).

Il 15 ottobre c’eravamo tutt*! Liber* tutt*!

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