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NOTAV allo sciopero generale: una spinta alla crisi

Il movimento notav ha partecipato questa mattina allo sciopero torinese, con bandiere, presidi e spezzoni. Oltre al corteo della Cgil dove abbiamo costruito la presenza più significativa, c’era un presidio in piazza Castello che durerà tutta la giornata a cura dei notav torinesi. Allo stesso tempo le nostre bandiere erano presenti ai concentramenti dei sindacati di base (divisi in più concentramenti…). Le bandiere con il treno crociato erano presenti un pò dappertutto, spontaneamente, portate da singoli partecipanti alla manifestazione dello sciopero, a dimostrazione di come i lavoratori e le lavoratrici, nonostante i diktatat del sindacato della Camusso, comprendono e appoggiano le ragioni del movimento notav. Sapevamo di non essere graditi alla Cgil, e sappiamo bene come la posizione della dirigenza del sindacato di sinistra siano favorevoli alla realizzazione dell’opera. Lo sapevamo infatti abbiamo sfilato dietro alla Fiom che ancora una volta ci ha dimostrato vicinanza e rispetto, cosi’ come lo abbiamo fatto noi. Del resto la lotta notav è l’emblema di come i grandi interessi, le grandi speculazioni finanziarie siano superiorio ai diritti e alla dignità del lavoro e dei lavoratori. Con uno spezzone nutrito, aperto dal filo spinato e dai lacrimogeni di Chiomonte, valsusini/e studenti, precari e simpatizzanti hanno sfilato raccogliendo applausi per tutto il tragitto. Abbiamo spiegato al corteo come realizzare il tav significhi sottrarre denaro pubblico per i servizi, come la Torino Lione sia una grande truffa, e quale sia il trattamento riservato a chi si oppone ad un progetto del genere. La crisi finanziaria come strumento per ricattare e impoverire sempre di più il popolo a discapito di grandi e inutili progetti voluti da tutto l’arco parlamentare.

La Val susa paura non ne ha! gridavamo in coro in piazza Castello, Giù le mani dalla Val Susa in via Roma fino all’ingresso di piazza San Carlo fino ad arrivare sotto al palco sindacale a comizio già terminato. Arrivati abbiamo chiesto a più riprese di poter salire sul palco per concludere con un comizio il nostro corteo, esponendo lo striscione “la valle che resiste e non si arrende” ma da subito il servizio d’ordine della Cgil si è dimostrato scontroso nei nostri confronti. Abbiamo mostrato gentilezza nel richiederlo più volte a fronte dei no e dei andatevene, e sopratutto delle transenne tenute con forza dagli stipendiati del servizio d’ordine fino a quando abbiamo deciso di prenderci il palco, e siccome reti e recinti ci hanno stufato, abbiamo superato le barriere al grido di Vergogna, salendo sul palco sindacalo e terminando con un sacrosanto comizio. Nel mentre al servizo d’ordine della cgil si è unita la polizia che a fronte della determinazione dei notav, si è ritirata.

La stupidità del sindacato si è ancora una volta palesata, e l’ha incarnata dignitosamente la segretaria della Camera del Lavoro Donata Canta, che ha dichiarato “Hanno dato dimostrazione di quello che sono”. Si lo abbiamo fatto e lo rifaremmo, e la Cgil ha dimostrato quello che è, sorda alle reali richieste di chi la crisi non la vuole pagare, di chi si oppone alle grande opere inutili, di chi li manderebbe tutti a casa, loro compresi!

www.notav.info

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