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No Inceneritore, in 10000 in corteo a Giugliano

Circa diecimila persone hanno invaso questa sera le strade di Giugliano, cittadina in provincia di Napoli sulla quale vorrebbe posarsi la mano infame della devastazione ambientale tramite la costruzione di un nuovo inceneritore funzionale allo smaltimento degli otto milioni di eco-balle illecitamente stoccate in località Taverna del Re durante gli anni bui dell’emergenza rifiuti.
Il corteo è terminato con un’assemblea partecipatissima che ha espresso nuovamente la volontà di fermare la costruzione di questa nuova grande opera inutile nella terra dove l’accordo Stato-Mafia, all’insegna del profitto, si esprime con pilotate emergenze-rifiuti a catena e sistematico smaltimento di scorie provenienti da ogni dove direttamente nelle campagne.
La risposta migliore a questi progetti è la lotta popolare. Dopo aver impostato una forte battaglia contro un progetto analogo a Capua negli scorsi mesi, anche il movimento No Gas ha partecipato alla mobilitazione di Giugliano, rilanciando verso un allargamento regionale e nazionale della lotta alla devastazione ambientale.
Sventolavano anche diverse bandiere No Tav, con alcuni interventi che sottolineavano, biasimandola, la forte opera di criminalizzazione portata avanti nei confronti degli attivisti contro il treno ad alta velocità di questi giorni.
Domani, intanto, si riaccende il fronte di lotta casertano. È previsto, infatti, un nuovo corteo a Casal di Principe e, nel pomeriggio, un presidio a Sparanise per denunciare lo smaltimento abusivo di scorie nelle cave e nei terreni coltivati. Domenica, invece, assemblea ad Aversa e, mentre le mobilitazioni si moltiplicano, cresce l’esigenza di un’unica data unitaria.

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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