InfoAut
Immagine di copertina per il post

Lettera di Claudio dal carcere

Nel 1871 dopo aver massacrato i comunardi fino a tingere di rosso le strade di Parigi, l’imperatore Napoleone III fece costruire sulla collina di Montmartre, luogo simbolo per gli insorti, l’imponente basilica del Sacré Coeur così da bonificarla. Allo stesso modo la val Clarea, culla della libera repubblica della Maddalena, è stata devastata e trasformata in un minaccioso fortino militare, tempio del progresso. Poco importa quanto effettivamente procedano i lavori, se la talpa scavi o se stia rintanata in un capannone, quello che conta è che i frequentatori dei castagneti valsusini restino stupefatti di fronte a tale magnificenza, si sentano sopraffatti e provino rassegnazione. Le stesse sensazioni che vorrebbero farci provare quando varchiamo le soglie del Palagiustizia. Un edificio possente, con un’architettura sicuramente ispirata ad un romanzo di Kafka, posto al centro della città come monito ai rei dell’inesorabilità della legge. Certo poca cosa da quando accanto sorge la figura slanciata del grattacielo Intesa-Sanpaolo. Chi avrà l’onore di sedere tanto in alto potrà dalla stessa finestra tener sott’occhio la distribuzione delle pene e volgendo lo sguardo più a ovest si augurerà di scorgere la devastazione di una valle.
Godendo di parecchio tempo libero offertomi dalla reclusione mi sono spesso interrogato sul motivo di una repressione tanto feroce e spettacolare. Non credo sia dovuto al grave danno che la lotta avrebbe arrecato, come vorrebbe il codice. Non penso sia neppure dovuta al fatto che un’assemblea popolare abbia sdoganato il sabotaggio come pratica legittima. La lotta No Tav fa paura perché è riuscita a dare concretezza a quel “no”. Quando ha trovato la strada sbarrata è riuscita a scovarne di nuove e quando queste risultavano impraticabili non ha esitato a inerpicarsi sui sentieri. È riuscita ad evitare gli ostacoli oltre i quali non erano riusciti ad andare i movimenti di protesta da più di 30 anni, come la sterile diatriba violenta-nonviolenza.
Il problema non è capire se un’azione è violenta oppure no, ma quali parametri la rendono tale e chi determina questi parametri. I giornali, nelle varie evoluzioni che è in grado di offrirci la tecnica, oltre ad avere la capacità di descrivere una realtà conforme ai voleri dei propri finanziatori, son sempre di più il mezzo con cui si creano e si diffondono opinioni, giudizi e indignazioni. L’omicidio di due pescatori disarmati diventa un atto di mirabile eroismo, sequestrare 60000 fra donne e uomini nelle patrie galere un atto di amorevole rieducazione, il pestaggio di un migrante mentre sta distruggendo la sua gabbia in un Cie è l’occasione per denunciare i pesanti turni degli operatori di polizia, i lacrimogeni e le botte distribuiti su in valle nient’altro che lezioni di democrazia.

Chi distrugge le macchine con cui si vorrebbe devastare un territorio, chi prova a cacciare a sassate i carabinieri e la polizia che occupano militarmente un luogo liberato compie atti gravissimi, di una violenza inaudita, con evidente finalità terroristica. Ogni gesto di ribellione sia individuale sia collettivo è stigmatizzato senza alcuna paura di cadere nel ridicolo. A dar retta a questi novellatori da quattro soldi finiremmo per chiamare la guerra pace e la pace guerra.
Nell’evolversi della lotta il ruolo dei mezzi d’informazione e la loro complementarietà al sistema Tav si è fatto di un’evidenza imbarazzante. Se non è stato possibile discutere con loro sull’utilità dell’opera, lo sarà ancor meno su quali mezzi siano più idonei per bloccarla.
Abbandonare la dialettica violenza-nonviolenza poiché qualsiasi azione che rechi con sé una critica radicale verrà osteggiata o peggio ancora derisa e snaturata. Discutere invece di mezzi e fini. Da una parte la costruzione di una ferrovia come vettore di una civiltà fondata sullo sfruttamento del capitale umano, sul saccheggio delle risorse, sull’estrazione di profitto ad ogni costo, dall’altra parte noi consapevoli da tempo che la testimonianza non è più sufficiente, ma con un bagaglio enorme di idee e pratiche alcune vecchie di decenni altre inventate ex novo alle pendici del Rocciamelone, alcune più efficaci altre strampalate. Non frutto di gruppi paramilitari o neo-guerriglieri come vorrebbe la letteratura questurina, ma espressione di una comunità che si scopre nella lotta. Una comunità in marcia e in lotta, perché solo quando il conflitto sociale esplode, quando cadono i veli e le contraddizioni della società non possono più essere tollerate che gli individui possono costruire rapporti non mediati dalla merce ma costruiti dalla complicità e dalla condivisione. Per questo motivo oggi siamo accusati di terrorismo e per lo stesso motivo non temo questo processo né le mura e le sbarre della prigione asettica in cui mi hanno sbattuto.
Approfitto per mandare un abbraccio furioso ai miei tre compari di sventura e a tutti gli amici che in ogni modo mi hanno scaldato il cuore in questi mesi.»

Claudio Alberto

 

da notav.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

4notvclaudioletteranotav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ambiente: sabotati i cantieri del parco eolico industriale del Mugello

La procura apre un’inchiesta. “Siamo montagna”: la lotta non si ferma.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il TAV arriva nel cuore di Vicenza, ma la resistenza salva (per ora) il Bosco di Ca’ Alte

Alle prime luci dell’alba (di ieri ndr), un centinaio di poliziotti in assetto antisommossa hanno circondato il Bosco di Ca’ Alte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ostuni Climate Camp 2025: 17-20 luglio

La Campagna nazionale “Per il clima, fuori dal fossile” e le associazioni riunite nel Coordinamento “Nucleare mai più” organizzano CAMP NO FOX NO NUKE OSTUNI 17- 20 LUGLIO 2025 Campeggio Cala dei Ginepri- Costa Merlata Masseria Refrigerio Appuntamento che riteniamo importante per fare sintesi delle lotte svolte in questi anni e rilanciarle con maggiore forza […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bloccata la rotta del rame in Perù: minatori informali contro il governo

Una protesta condotta venerdì 4 luglio dai minatori informali nella regione peruviana di Cusco sta paralizzando uno dei principali corridoi del rame del Paese, fondamentale per le attività delle multinazionali minerarie MMG, Glencore e Hudbay.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sotto sgombero i boschi liberati di Vicenza: partito il presidio permanente

Era il mese di maggio 2024 quando, moltissim* attivisti e attiviste, difesero strenuamente oltre 33 mila metri quadrati di aree boschive destinate a diventare due enormi piazzali di cemento a causa del progetto Tav che vede coinvolto il comune di Vicenza.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Guerra o Clima?”: Extinction Rebellion sulle colonne e le statue del comune di Torino chiede l’interruzione dei rapporti con Israele

Extinction Rebellion ha vestito le statue all’ingresso del Comune di Torino con dei gilet con i colori della Palestina, arrampicandosi sulle colonne e appendendo uno striscione con scritto: “Torino 2030: Clima o Guerra?”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

VAL DI SUSA ALLE PRESE CON ALLUVIONI, DISSESTO IDROGEOLOGICO E…PROCLAMI DECENNALI PER LA REALIZZAZIONE DEL TAV

Pubblichiamo questo articolo uscito su Radio Onda D’urto: La piemontese Val di Susa è stata colpita in questi giorni da pesanti alluvioni – soprattutto in alta Valle – che hanno provocato il crollo di ponti, l’esondazione di torrenti, la chiusura di statali e la morte di un uomo a Bardonecchia. “La colata detritico-fangosa” avvenuta due […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il riscaldamento globale non sta solo aumentando. Sta aumentando più velocemente

Emissioni di gas serra, aumento delle temperature, innalzamento del livello del mare, squilibrio energetico della Terra… un nuovo studio pubblicato da 61 scienziati coinvolti nel lavoro dell’IPCC lancia l’allarme sullo stato dei cambiamenti climatici su scala globale.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Venezia: sgomberato con violenza il “matrimonio di protesta” di Extinction Rebellion. 43 persone trascinate in Questura

Riceviamo e pubblichiamo… L’azione di Extinction Rebellion di questa mattina in piazza San Marco è stata sgomberata con violenza dalle forze dell’ordine dopo soli 20 minuti dal suo inizio. Sebbene tutti i presenti fossero già stati identificati e la manifestazione non ponesse alcun pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico, 43 persone in totale – […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

1.5° è ormai superato: quanto diventerà calda la Terra?

Potrebbe essere “tecnicamente possibile” mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi… ma ciò non accadrà.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bentornata Nicoletta!

Nella giornata di ieri è stata scarcerata Nicoletta Dosio, dopo più un anno di detenzione domiciliare scontato presso la propria abitazione di Bussoleno finalmente è libera!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cade l’accusa per associazione a delinquere: una vittoria per le lotte sociali del Paese!

Riprendiamo il comunicato di associazione a resistere: Oggi il Tribunale di Torino ha pronunciato la sentenza in primo grado per il processo “Sovrano”: tutti e tutte assolti per il capo di associazione a delinquere! Le pene per i reati singoli sono stati ridimensionati. Un passaggio epocale per le lotte di tutto il Paese. Questo non […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Iniziati i lavori per la rotonda a San Didero

Questa mattina sono iniziati i lavori per la costruzione della rotonda di accesso al futuro autoporto di San Didero. Telt, per l’ennesima volta, non si è fatta scappare l’occasione per portare in Valsusa ulteriori disagi, soprattutto alla circolazione sulla statale. Con l’aiuto dei solerti operai e delle onnipresenti forze dell’ordine, la circolazione procede tutt’ora a […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio di San Giuliano: conferenza stampa del Movimento No Tav dell’8 gennaio

Ieri mattina, Nicoletta Dosio è stata nuovamente convocata da Telt per concludere la presa di possesso del terreno del presidio di San Giuliano ereditato dopo la scomparsa di Silvano.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Manifestazione di Soulèvements de la Terre contro il collegamento ferroviario ad alta velocità LGV Sud-Ouest tra Bordeaux e Tolosa

Più di 1.500 persone hanno risposto all’appello dei collettivi LGV NON MERCI (TAV NO GRAZIE) e Soulèvements de la Terre contro il progetto della linea ad alta velocità nel Sud-Ovest.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per le vie di Susa

Sabato pomeriggio le vie di Susa sono state attraversate da migliaia di No Tav nuovamente in marcia per esprimere il proprio dissenso contro un’opera ecocida e devastante.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giù le mani dalla nostra terra! Assemblea e passeggiata verso San Giuliano

Questa sera si è svolta a Susa una partecipata assemblea No Tav, chiamata dal Movimento nelle ore centrali della giornata per iniziare a dare una prima risposta collettiva allo sgombero del presidio di San Giuliano avvenuto nella scorsa notte.