InfoAut
Immagine di copertina per il post

L’analisi delle motivazioni giuridiche di un’ingiustizia: l’arresto di Dana

||||

Le motivazioni dell’arresto di Dana sono un atto d’ingiustizia che grida vendetta da qualunque parte la si guardi.

La cronaca giornalistica riporta oggi (https://www.lastampa.it/torino/2020/09/18/news/due-anni-di-carcere-all-attivista-no-tav-persona-violenta-1.39318616) un’interpretazione delle 4 pagine redatte dal Magistrato Estensore Elena Bonu, pressapochista che denota la fretta e la poca attenzione nell’approfondire una notizia.

La stessa fretta che ieri faceva si che la Stampa online pubblicasse un titolo del genere

stampa

Dando serenamente dell’ex terrorista a Dana

Innanzitutto è necessario ribadire sempre che la condanna in oggetto riguarda un fatto avvenuto 8 anni fa e la condanna è stata di 2 anni per avere parlato al megafono durante una manifestazione al casello autostradale di Avigliana il 3 marzo 2012, durante la quale sono state fatte passare le macchine senza pagare, con un danno quantificato in circa 800 euro.

{youtube}eCyvLnXdYVI{/youtube}

Per queste motivazioni a lei ed altre 11 notav (tra cui Nicoletta Dosio) non sono stati riconosciuti i benefici normalmente ammessi, e quindi si è trasformata in una condanna senza condizionale, cioè da scontare in carcere, nonostante vi fossero tutti i principi per avere una condanna (abnorme per i fatti contestati) con la “sospensione”. 18 anni di carcere complessivamente

Questo avviene molte volte nei processi a carico dei notav, che è bene ricordare che si svolgono in un clima di tensione creato ad arte dai tempi in cui Giancarlo Caselli era il procuratore generale: palazzo di giustizia blindato con agenti in antisommossa fuori e dentro, fascicoli personali della digos farciti di segnalazioni e consegnato al pm e al giudice prima di ogni processo, e infine corsie preferenziali per i nostri processi: i risultati sono sempre quelli di ricevere condanne sempre spropositate rispetto ai fatti contestati.

Entrando nel merito delle motivazioni depositate dalla dott.ssa Bonu si comprende molto bene di come un’ingiustizia venga confezionata ad arte.

(da qui il virgolettato è la trascrizione fedele delle motivazioni)

Infatti se nella prima parte delle stesse vengono ricostruiti i fatti in maniera asettica, senza citare mai il contesto di quella manifestazione (Luca Abbà era caduto folgorato da un traliccio dell’alta tensione inseguito da un poliziotto ed erano giorni di mobilitazione massiccia visto che Luca lottava tra la vita e la morte), prosegue con le moltissime segnalazioni che la Digos ha fornito minuziosamente sull’attività politica di Dana: tutte violazioni di norme relative agli innumerevoli divieti di circolazione ed accesso che esistono in Val di Susa (saremo probabilmente tutti segnalati a questo punto).

Dopo una lunga lista di “possibili reati” (perché né giudicati né altro, quindi solo “possibili) il magistrato, nonostante le affermazioni della difesa che dimostra come siano tutte riconducibili ad azioni di speakeraggio come nel caso specifico, e sebbene analizzi la vita privata di Dana e la giudichi “apparentemente normoinserita” (un lavoro stabile, una vita familiare ecc…) sostiene che siccome nel corso del tempo non ha mai dato segno di resipiscenza e addirittura era presente all’arresto di Nicoletta Dosio, “dando prova di dispregio per la sentenza emessa”.

Essendo che lo svolgimento del lavoro non l’ha mai distolta dalla sua militanza politica” al magistrato non interessa che Dana lo possa perdere andando in carcere, come da lei stessa affermato nei colloqui, e quindi la manda serenamente in carcere.

Ancor più che il suo ruolo di coordinatrice al lavoro la porta ad avere molti appuntamenti (documentati e programmati) non può interessare assolutamente alla giudicante.

“La sua condotta non ha mai mostrato segni di pentimento” e inoltre “nonostante le svariate assoluzioni pronunciate in secondo grado in altri procedimenti penali in cui è stata coinvolta” (leggasi bene SVARIATE ASSOLUZIONI che significa quanti processi sono imbastiti sul niente!) deve andare in carcere!

Vengono chieste quindi un’abiura e un pentimento a Dana e ai notav, come si usa fare nei processi per terrorismo o mafia, per poter beneficiare delle pene alternative al carcere, siamo all’assurdo!

E poi a questo va aggiunta la residenza di Dana, a Bussoleno (che il magistrato scrive si trovi in Alta Valle di Susa, dimostrando di sapere poco persino dei “teatri di scontro e violenza” che cita spesso), luogo indicato dal magistrato come non idoneo perché coincidecon il territorio scelto come teatro d’azione del movimento notav e frequentato da “pregiudicati” (dai 15 agli 80 anni ci teniamo a sottolineare)

  • Quindi Dana vive in un territorio criminale, pieno di criminali, ed è pericolosa perché non si è mai pentita di essere notav.
  • Ha delle relazioni sociali, un buon lavoro, ma non è sufficiente a scontare la pena ai domiciliari, piuttosto che con altre forme di detenzione alternative al carcere, perché potrebbe proseguire la propria attività di proselitismo
  • Quindi la dottoressa Bonu si assume la responsabilità di rinchiudere per due anni Dana al carcere delle Vallette in piena emergenza sanitaria, con la possibilità di farle perdere il lavoro, senza avere mai commesso un atto di violenza in quella sua lunga carriera che non manca mai di citare e analizzare attraverso i fascicoli della Digos.

    Quando parliamo di ingiustizia, come si può ben vedere, usiamo i termini adatti e non possiamo che, ancora una volta, non abbassare la testa di fronte a tanta arroganza e autoritarismo.

    Sosteniamo Dana e tutti e tutte le notav!

    Avanti notav!

     Schermata 2020 09 18 alle 12.39.43

    Da notav.info

    Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

    pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

    carcereDANA LIBERAno tavtribunale

    Articoli correlati

    Immagine di copertina per il post
    Crisi Climatica

    Non chiamiamola emergenza!

    Le notizie e le immagini che si susseguono in queste ore, ci parlano di una valle alpina che non ha bisogno di grandi opere e nocività ma di interventi strutturali che possano salvaguardare e mettere in sicurezza un territorio.

    Immagine di copertina per il post
    Crisi Climatica

    10 maggio 2025 – Susa: MARCIA POPOLARE: difendiamo la Piana di Susa! No al deposito di smarino e alla chiusura della stazione!

    VOGLIONO SEPPELLIRE PRIMA SUSA E POI TUTTA LA VALLE. BLOCCHIAMO SUBITO LA DISCARICA DELLO SMARINO!

    Immagine di copertina per il post
    Crisi Climatica

    No al rigassificatore di Ravenna. E occorre organizzarsi per fermare il modello di sviluppo energivoro e devastante

    Intervento della «Rete Nazionale Lavoro Sicuro» e dell’«Associazione Esposti Amianto» alla vigilia della manifestazione nazionale da La Bottega del Barbieri RIDURRE L’IMPRONTA CARBONICA.AUMENTARE L’IMPRONTA DI CLASSE Abbiamo a suo tempo presentato osservazioni al “commissario” delegato alla gestione dell’insediamento del rigassificatore di Ravenna: come tutti i soggetti che hanno manifestato la loro opposizione, non abbiamo ricevuto […]

    Immagine di copertina per il post
    Crisi Climatica

    Michael Löwy e l’ecosocialismo

    Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si sta tenendo dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare una raccolta di articoli di Michael Löwy sull’ecosocialismo. Sarà ospite di Altri Mondi per il dibattito di domenica 13 aprile alle 16 dal titolo “Pensare la rivoluzione“. […]

    Immagine di copertina per il post
    Crisi Climatica

    Riprendere la terra dalle macchine. Manifesto della cooperativa L’Atelier paysan

    Da dieci anni la cooperativa l’Atelier Paysan, con sede nell’Isère, lavora per l’adozione diffusa di un’agroecologia contadina, con l’obiettivo di cambiare il modello agricolo e alimentare.

    Immagine di copertina per il post
    Crisi Climatica

    Territori in lotta. Capitalismo globale e giustizia ambientale nell’era della crisi climatica

    Indipendentemente dal nome con cui le si chiamino, le proteste locali in difesa del territorio sono divenute a partire dagli anni Novanta un vero e proprio fenomeno sociale con cui sia policy-makers che studiosi hanno dovuto fare i conti.

    Immagine di copertina per il post
    Crisi Climatica

    Gli abitanti di Bagnoli e dei Campi Flegrei denunciano la mancata prevenzione e vengono caricati

    Gli abitanti di Bagnoli, dei Campi Flegrei e tanti solidali da Napoli oggi oggi erano in piazza per denunciare che nel territorio, dove ci sono più di 400 sfollati e dominano incertezza e paura per il futuro, si tiene un comizio elettorale presso Città della Scienza. da Laboratorio Politico Iskra Gli abitanti sono stati caricati […]

    Immagine di copertina per il post
    Crisi Climatica

    Torino: 39 avvisi di garanzia per abitanti e attivisti a difesa del parco, “questa è un’intimidazione senza mezzi termini”

    Erano un centinaio le persone riunite in conferenza stampa lunedì 17 marzo all’interno del cortile Campus Einaudi di Torino. Studenti, lavoratori, associazioni, ambientalisti, abitanti del quartiere e alcune delle 39 persone che hanno ricevuto, pochi giorni prima, altrettanti avvisi di garanzia dalla Questura torinese.

    Immagine di copertina per il post
    Crisi Climatica

    Le istituzioni a Lamezia come stanno affrontando la sequenza simica in corso?

    Da qualche giorno è in corso uno sciame sismico che sta interessando la provincia di Catanzaro e che dal 13 febbraio alle 13 del 17 marzo ha registrato – secondo i dati forniti dall’INGV – 134 scosse nell’area compresa fra Marcellinara, Miglierina e Tiriolo.

    Immagine di copertina per il post
    Divise & Potere

    Il Consiglio dei Ministri approva il decreto sicurezza

    Blitz del governo, approvato il decreto Sicurezza, varato dal governo Meloni nel Consiglio dei ministri di ieri sera.

    Immagine di copertina per il post
    Conflitti Globali

    Prima udienza per Anan, Ali e Mansour: ammessi gli interrogatori israeliani, negate le consulenze della difesa

    La corte de L’Aquila ha  accettato l’ammissibilità nel processo di metà degli interrogatori fatti nelle carceri israeliane, in spregio a qualsiasi diritto internazionale. da Osservatorio Repressione Negata, invece, l’ammissione di quasi tutte le consulenze di parte proposte dalla difesa degli attivisti palestinesi. Tra le persone che i legali di Anan, Ali e Mansour hanno chiesto […]

    Immagine di copertina per il post
    Divise & Potere

    Processo Askatasuna: L’associazione a resistere non si arresta

    Riprendiamo una serie di interviste fatte in seguito alla sentenza del processo Sovrano: Radio onda d’urto a Vincenzo:Crollata la montatura giudiziaria-poliziesca che ha cercato di criminalizzare le lotte sociali e l’opposizione alla grande opera inutile e dannosa del TAV con l’accusa di associazione a delinquere, l’associazione a resistere in un comunicato ribadisce che “Non si […]

    Immagine di copertina per il post
    Divise & Potere

    Cade l’accusa per associazione a delinquere: una vittoria per le lotte sociali del Paese!

    Riprendiamo il comunicato di associazione a resistere: Oggi il Tribunale di Torino ha pronunciato la sentenza in primo grado per il processo “Sovrano”: tutti e tutte assolti per il capo di associazione a delinquere! Le pene per i reati singoli sono stati ridimensionati. Un passaggio epocale per le lotte di tutto il Paese. Questo non […]

    Immagine di copertina per il post
    Divise & Potere

    Il processo contro Askatasuna e No Tav “riguarda tutti”. Sotto accusa il diritto al dissenso. Lunedì la sentenza

    Lunedì 31 di marzo è una giornata importante per le persone che si rivedono nelle lotte e nei movimenti nati attorno alla storia dei centri sociali in Italia

    Immagine di copertina per il post
    Divise & Potere

    Iniziati i lavori per la rotonda a San Didero

    Questa mattina sono iniziati i lavori per la costruzione della rotonda di accesso al futuro autoporto di San Didero. Telt, per l’ennesima volta, non si è fatta scappare l’occasione per portare in Valsusa ulteriori disagi, soprattutto alla circolazione sulla statale. Con l’aiuto dei solerti operai e delle onnipresenti forze dell’ordine, la circolazione procede tutt’ora a […]

    Immagine di copertina per il post
    Divise & Potere

    L’ex capo della Digos che ha condotto le indagini contro Aska e No Tav coinvolto nel caso Almasri

    L’ex capo della Digos di Torino Carlo Ambra sarebbe coinvolto nel caso del torturatore libico Almasri.

    Immagine di copertina per il post
    Divise & Potere

    Ingiusta detenzione, i numeri del 2024 e la facile criminalizzazione al sud

    La somma complessivamente riconosciuta nel 2024 dalle Corti di Appello italiane per riparare all’ingiusta detenzione subita da centinaia di persone ogni anno è 26,9 milioni di Euro. di Salvatore Palidda, da Osservatorio Repressione I distretti in cui si concentrano le pronunce di ingiusta detenzione sono quelle di Napoli, Reggio Calabria, Catanzaro e Roma. Si conferma quindi la […]