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Carrara. In migliaia occupano il comune per l’alluvione, la polizia carica [in aggiornamento]

Alla manifestazione hanno partecipato in oltre duemila tra famiglie alluvionate e solidali. All’arrivo del sindaco, e alle sue parole “la giunta non si sente responsabile” la rabbia dei cittadini è esplosa e la polizia ha dovuto scortarlo dentro al comune, allontanado i manifestanti con cariche e manganellate. Il presidio è durato ancora qualche ora ed ha occupato il comune, pretendendo le dimissioni immediate del sindaco Angelo Zubbani. Il comune è ancora occupato dai cittadini indignati e inferociti contro una classe politica che propone solo speculazioni e distruzioni del territorio.

Questa situazione è comune anche ai territori liguri e del basso Piemonte, oltre che a quelli toscani e con il decreto “Sblocca Italia” saranno ulteriormente avallate soluzioni speculative e la costruzione di opere inutili. La cronicità delle alluvioni in tutta Italia non è dovuta al brutto tempo ma è l’effetto di un sistema di sviluppo basato sull’ iper cementificazione e sul saccheggio dei territori.

 

Aggiornamento ore 18.00: continua l’occupazione del comune di Carrara. Alle 20.00 è stata indetta un’assemblea cittadina.

Ore 22.00: un’affollatissima assemblea decide l’occupazione a oltranza del palazzo civico. Oltre 200 i carrarini tra dentro e fuori

 

9/11 ore 12:00 Dopo un’assemblea mattutina al ponte argine crollato è stata convocata per le 17 una nuova assemblea nel palazzo civico occupato.

 

 

 

 

 

Di seguito il comunicato del CSOA Casa Rossa Occupata.

 

Almeno 2000 persone stamani al presidio sotto il comune a Carrara per chiedere le dimissioni di sindaco e giunta, dopo più di 2 ore quando finalmente il sindaco si è presentato dicendo che “loro non si sentono responsabili” la rabbia della popolazione è esplosa. Oltre 200 persone, tra cittadini colpiti dall’alluvione dei giorni scorsi e solidali accorsi al presidio hanno letteralmente assaltato il palazzo costringendo il sindaco a rifugiarso all’interno.

Zubbani, già sindaco 2 anni fa durante l’ultma alluvione, continua a negare le proprie responsabilità nonostante i cittadini avessero segnalato anche ufficialmente che i lavori per la messa in sicurezza del territorio o non erano stati fatti o erano fatti male, 4 milioni di euro stanziati a livello provinciale e ancora non si vogliono dimettere.

La rabbia delle decine di famiglie che stanno tuttora spalando il fango e contando i danni fatte alle proprie abitazioni, è esplosa in un vero e proprio assedio al palazzo comunale, costringendo le forze dell’ordine a scappare e barricarsi dentro la sala consiliare per poi doverla cedere ai cittadini che hanno deciso di occuparla fisicamente fino a quando la giunta comunale non rassegnerà le proprie dimissioni.

Stasera alle ore 20 è stata indetta un’assemblea facciamo appello a tutti i solidali di accorrere al comune di Carrara.

 

CSOA Casa Rossa

 

 

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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