InfoAut
Immagine di copertina per il post

Agro Caleno in lotta: in migliaia contro la Centrale a Biomasse di Calvi

Calvi Risorta 26 Ottobre, grande soddisfazione per l’ottima riuscita della manifestazione organizzata dal Comitato per l’Agro Caleno: No Centrale a Biomasse, che ha visto la partecipazione di duemila persone attraversare le strade del piccolo comune caleno fino ad occupare la Strada Casilina, arteria centrale di collegamento per tutto l’alto casertano.

Una componente eterogenea, multiforme e determinata che ha ritenuto necessario dare un messaggio forte alle Istituzioni e a chi sponsorizza questa centrale, considerata da tutti inutile per un territorio che non solo non ha bisogno di ulteriore energia ma, soprattutto, non ha bisogno di impianti nocivi per le nostre vite e  per la salute di tutti.

A gridare No alla Biomasse, Comitati per l’ambiente da tutta la Campania che hanno espresso solidarietà, ma soprattutto uomini e donne dell’Agro Caleno, La Voce delle Mamme Calene, i Papà Caleni, attivisti,  studenti delle scuole superiori che in massa, dai paesi limitrofi, hanno aderito,  così come maestre e genitori hanno accompagnato i propri alunni ed i propri figli a prendere parte alla manifestazione. Proprio i bambini hanno aperto il corteo, rappresentando anima e motore della mobilitazione.

Anche una delegazione dei lavoratori della Nuroll ha partecipato alla manifestazione a cui è stata espressa da parte dei manifestanti la massima solidarietà contro le minacce di 30 esuberi e la cassa integrazione per 70 unità.

Durante il corteo, un gruppo di manifestanti ha lasciato fuori il Comune di Calvi uno scatolo a mo’ di urna elettorale con su scritto: “Centrale a Biomasse: il nostro voto non sta nell’urna elettorale ma nella mobilitazione popolare”, ed un facsimile in formato maxi di una banconota da 50 euro (come provocazione in risposta alla dichiarazioni di accusa dell’Assessore Martino di Calvi Risorta,  che ci accusava di essere dei nullafacenti dai 50 euro in tasca)  con su scritto: “con i 50 euro comprate consenso, noi con la rabbia vi diamo dissenso!”.

Bloccata da tutto il corteo, per più di mezz’ora, la Casilina con l’obiettivo di portare le nostre ragioni a chi di competenza e che soprattutto venga subito bloccato l’iter burocratico per la realizzazione della Centrale, si è a tal proposito chiesto un tavolo di incontro con l’Assessore Regionale Romano, oltre a lanciare nell’immediato un Presidio fuori la Prefettura per farci ascoltare. 

Il corteo si è poi mosso lungo la statale per raggiungere l’altra entrata del paese caleno, comportando non poco disagio per il traffico.

Portiamo a casa un ottimo risultato, l’entusiasmo e la determinazione di una vera e propria sollevazione da parte delle comunità calene, ma che non ci può e non ci deve bastare: eravamo in tanti, ma dobbiamo ancora crescere e diventare di più!

Le comunità difendono le comunità e sono intenzionate non solo a contrastare la centrale a biomasse, ma a fare in modo che chi vuole speculare sui nostri territori dalle nostre terre verrà cacciato via.

Dopo il Presidio fuori la Ex Calce Idrata, il Presidio fuori la Pozzi, continuiamo ad aprire gli occhi e ad inchiestare sui danni che decenni di malaffare hanno prodotto sulle nostre terre. A tal proposito, il messaggio chiaro è proprio quello di fornire una cassetta dei saperi da condividere tra le popolazioni, dal basso, per far sì che ci si difenda da chi vorrebbe continuare a provocare tumori e morti sotto il nome della speculazione diffusa. Segnale dimostrato anche con la consegna della busta simbolica, durante il blocco stradale, dal Comitato ai manifestanti come simbolo della necessità di opporsi alla centrale e di socializzare tutti i saperi emersi per difenderci da chi ci vorrebbe silenti e soprattutto accondiscendenti alle macchine sforna- tumori.

L’attività contro la centrale e per la difesa dell’agro caleno continua, lunedì sera ci sarà un’assemblea a cui invitiamo tutti a partecipare alle h.21.00 a Calvi Risorta (Piccola Libreria 80mq) per decidere le prossime iniziative del Comitato.

Siamo in tanti, siamo determinati e dovranno tenerne conto: ma quale biomasse, ma quale inquinamento, comunità decidono comunità difendono!

Comitato per l’Agro Caleno: No alle Centrale a Biomasse a Calvi.


Di seguito il contributo del C.S.O.A Tempo Rosso 

Un fiume in piena quello che questa mattina ha travolto le strade del Comune di Calvi Risorta contro la realizzazione di una Centrale a Biomasse, ennesimo ecomostro che minerebbe alla salute e ai territori dell’Agro Caleno.

Migliaia di persone hanno espresso la loro opposizione al progetto, una componente eterogenea, multiforme e determinata che ha voluto lanciare un forte messaggio all’amministrazione locale ed alle Istituzioni in termini di riappropriazione e di difesa dei territori finiti per decenni nelle mani di chi ne ha tratto profitto a discapito di intere comunità. Non solo uomini e donne dell’agro caleno, ma comitati per l’ambiente provenienti da tutta la Campania, bambini accompagnati dalle proprie maestre o dai propri genitori, studenti che a piedi o in bus hanno raggiunto, dai paesi limitrofi, il comune di Calvi, il Comitato delle mamme Calene, dei Papà Caleni, oltre alle tante realtà e movimenti territoriali che si oppongono da decenni a questa devastante situazione.

Non una sterile sfilata ma la possibilità di portare in strada le soggettività che in tempi di crisi devono fare i conti con tumori, devastazioni ambientali oltre che lavorative ed in termini di vivibilità. Tra le tante realtà, difatti, anche una delegazione dei lavoratori della Nuroll, fabbrica sul comune di Pignataro Maggiore, si è riconosciuta nelle parole d’ordine della manifestazione ed è venuta in piazza per far conoscere la situazione precaria in cui versano in seguito alle  minacce di 30 esuberi e la cassa integrazione per 70 unità.

Lungo il corteo, un gruppo di manifestanti ha lasciato fuori il Comune di Calvi un urna elettorale con la scritta: “Centrale a Biomasse: il nostro voto non sta nell’urna elettorale ma nella mobilitazione popolare” e un finto cinquantone come provocazione ai politici locali che sponsorizzano la centrale e che ancora promettono posti di lavoro,  con su scritto: “con i 50 euro comprate consenso noi con la rabbia vi diamo dissenso!”.  

Il corteo, lasciatosi alle spalle il centro del paese, si è poi portato lungo la strada statale Casilina, trasformandosi in un vero e proprio blocco stradale con l’obiettivo di mostrare che la forza delle popolazioni sta nella capacità di incidere in maniera collettiva e decisa, rivendicando quindi le richieste sinora inascoltate.

In seguito, il corteo si è poi mosso lungo la statale per raggiungere l’altra entrata del paese caleno, comportando disagi per il traffico, mandandolo in tilt, dato che tale arteria collega i paesi dell’alto casertano alle altre regioni e alle principali uscite autostradali.

Un ottimo risultato che rientra nelle possibilità di creare e portare in strada la sollevazione di popolazioni ormai sature dei molteplici attacchi che subiscono quotidianamente, in zone periferiche come questa, dove lobby affaristiche e  capitalismo armato hanno operato nella piena legalità rendendo illegali tutte le legittime forme di dissenso che le popolazioni esprimono; oggi più che mai gli occhi delle comunità sono puntati su di loro, sulla vuota legalità, sulle istituzioni che hanno sempre chiuso gli occhi svuotandosi definitivamente,  a cui non verrà dato alcuno spazio di agibilità  per continuare a devastare i nostri territori.

Di sicuro, il corteo di oggi rappresenta un punto di passaggio che ci vede in strada già da tempo, con i presidii fuori la  Ex Calce Idrata di Sparanise, zona sequestrata a causa di rifiuti tossici  interrati, e fuori la Ex Pozzi tra Sparanise e Calvi, fabbrica individuata per la costruzione della centrale e che rappresenta una bomba nociva a causa di sversamenti abusivi, liquami e roghi spontanei e dolosi.

Il nostro messaggio è chiaro  ed è quello di fornire una cassetta dei saperi da condividere tra le popolazioni, dal basso, per far sì che ci si difenda da chi vorrebbe continuare a provocare tumori e morti, segnale dimostrato anche con la consegna di una busta simbolica ai manifestanti, durante il blocco stradale, come necessità di opporsi alla centrale anche attraverso la socializzazione dei saperi  e le inchieste autoprodotte, per difenderci da chi ci vorrebbe silenti e soprattutto accondiscendenti alle macchine sforna- tumori e a queste condizioni di vita.

Forti del risultato raggiunto, non ci accontentiamo e lì dove i poteri forti vorrebbero continuare ad imporci la geografia del danno noi anteponiamo quella della sollevazione, fatta da uomini e donne che continueranno con la lotta a riappropriarsi di ciò di cui, per troppo tempo, sono state espropriate. 

È solo l’inizio: 

le comunità difendono le comunità. 

 

C.S.O.A. Tempo Rosso

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

calvinogas

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sulmona: attivisti No Snam invadono il cantiere della centrale

“Abbiamo compiuto una azione di obbedienza civile  per denunciare le illegalità in atto. Chi di dovere agisca”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il circo del G7: Extinction Rebellion occupa la tettoia della RAI.

Torino: Due attiviste di Extinction Rebellion hanno occupato la tettoia della RAI, mentre altre sette vestite da clown sono comparse in triciclo davanti all’ingresso. “G7 ambiente: -2 all’inizio del circo”, si legge sullo striscione.“G7 ambiente: -2 all’inizio del circo”, si legge sullo striscione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La variante del marmo: così la Regione Toscana vuole rimettere mano al Piano cave

La Giunta Giani ha avviato l’iter per modificare la normativa sulle attività estrattive e aumentare del 5% la capacità autorizzata fino al 2038.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Congo: la maledizione del cobalto

Quando Roger Milolo ha lasciato la sua città natale al confine tra la Repubblica Democratica del Congo (RDC) e lo Zambia per lavorare come operatore in una miniera di cobalto, sperava che la sua sarebbe stata una storia “dagli stracci alla ricchezza”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gavio e ndrangheta. Le mani dei boss del cemento su TAV ed autostrada

Facciamo il punto su quanto emerso finora dall’indagine Echidna che ha scoperchiato il vaso di pandora dei rapporti tra politica, criminalità organizzata e imprenditori in Piemonte nel segno del cemento.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I giorni delle canaglie

Questi primi di aprile sono giorni in cui si torna a parlare delle collusioni fra personaggi legati alla malavita, politici locali e imprese che gestiscono gli appalti per lavori direttamente o indirettamente legati alle grandi opere in Piemonte: sono i giorni delle canaglie.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: un “mondo a parte” che non si lascerà mettere tanto facilmente da parte

Breve reportage sulla grande assemblea che si è tenuta l’altro ieri al parco Don Bosco: centinaia le persone accorse dopo il rilascio senza misure cautelari del diciannovenne arrestato la notte prima.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia: sostegno alle 17 persone arrestate dalla polizia antiterrorismo in seguito alla campagna di azione nazionale contro il mondo del cemento

Lunedì 8 aprile, 17 persone sono state arrestate in Normandia e nell’Ile de France in un’operazione condotta dalla Sottodirezione antiterrorismo. Alcuni di loro sono stati portati nella sede di Levallois-Perret e potrebbero rimanerci per 96 ore.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

PFAS: tre domande per capire ogni cosa sugli inquinanti eterni

I PFAS sono oggetto di una proposta di legge ambientale esaminata il 4 aprile. Questi inquinanti eterni, onnipresenti nei nostri prodotti di consumo, sono tossici per l’uomo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV = Mafia. Nuove prove del coinvolgimento della ‘ndrangheta nel TAV Torino – Lione.

Negli scorsi mesi è venuta fuori, come succede ciclicamente, una polemica bipartisan sulla scritta che svetta sul Musiné all’ingresso della valle che recita TAV = Mafia. Oggi veniamo a conoscenza attraverso una notizia apparsa sul tg regionale che esistono nuove prove del coinvolgimento delle ‘ndrangheta nelle opere propedeutiche al TAV Torino – Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

7Ottobre a Calvi: in marcia per le bonifiche e contro Invitalia, bloccata l’A1 Roma-Napoli

Questa mattina a Calvi Risorta (ce) sono scesi in strada comitati, centri sociali e collettivi da tutta la Campania per chiedere l’immediata bonifica della discarica ExPozzi, una delle discariche di rifiuti tossici più grande d’Europa, ma soprattutto per imporre che le stesse non vengano affidate al carrozzone governativo Invitalia. In strada a Calvi anche la […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

7 ottobre, manifestazione a Calvi Risorta per le bonifiche dei territori e il risarcimento delle comunità

Venerdì 4 agosto, nel pieno della calura estiva, il Parco Caleno brulicava di abitanti, comitati e realtà in lotta provenienti da tutta la provincia e oltre. L “estate dei roghi e dei veleni” si è trasformata così da argomento di immenso disagio e preoccupazione, ad occasione di confronto, rabbia, e appuntamento di lotta. Il 7 […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Decreto Terra dei Fuochi: per il governo atto senza precedenti, per le comunità l’ennesimo bluff!

Lo spettro agitato ormai da settimane da comitati e movimenti è di veder riassorbire un ampio movimento di dissenso verso le calme acque della compatibilità, disinnescando ogni potenziale di cambiamento che un lungo ciclo di lotte porta con se. Appena le istituzioni hanno messo mano al problema è apparso chiaro che, i giri di valzer […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Agro Caleno in lotta per il #12o

  Nella giornata del 12 ottobre, giornata di riappropriazione e mobilitazione sui territori, anche l’agro caleno (CE) è in movimento. Partecipatissimo il presidio, trasfromatosi poi in corteo selvaggio, con sanzioni e sigilli, che si è dato appuntamento per oggi fuori l’area della ex-pozzi, fabbrica dismessa, discarica a cielo aperto e sito individuato per far sorgere […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

In migliaia in piazza da Aversa a Giugliano

  Migliaia di persone anche oggi in piazza hanno dato vita all’annunciato corteo di protesta contro la realizzazione di un inceneritore per smaltire le finte ‘eco-balle’ che i poteri forti, in combutta con le istituzioni, hanno stoccato illegalmente in località Taverna del Re a Giugliano, in provincia di Napoli. Un corteo colorato e multiforme, al […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Capua 6 Aprile. I movimenti campani a Capua contro il gassificatore

Presidio con corteo spontaneo e iniziativa presso l’ASLLe comunità campane in lotta contro le politiche di speculazione e devastazione ambientale sono confluite stamane a Capua nella giornata di lotta contro il gassificatore, per continuare quel processo che già aveva iniziato a prender forma nella dimensione provinciale alla Reggia di Carditello lo scorso 31 ottobre. Intendiamo […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Caserta: la risposta delle comunità all’emergenza rifiuti

  In quell’ondata di contestazioni, cortei degli/le student* ed iniziative di protesta che attraversa tutta la nostra provincia, si inserisce anche quello che è accaduto stamane nel paese dell’agro caleno. Qui ,da un semplice presidio di piazza contro l’emergenza organizzato dal comitato cittadino Forum Ambiente di Vitulazio, é nato un corteo spontaneo che si è […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sparanise (Ce): contestato Zinzi junior.

Dopo l’egemonia di Zinzi padre, attuale presidente della provincia di Caserta, maggiore sponsor della costruzione del gassificatore a Capua, dell’ emergenza rifiuti che attanaglia il territorio e dello scellerato piano provinciale di rifiuti che ne è conseguito; maggiore azionista dell’azienda pubblica di trasporti (acms), oggi totalmente riassorbita da gruppi privati grazie alla spinta fallimentare che […]