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2500 persone in marcia contro il Terzo Valico, le cave e la discarica di Sezzadio

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La scommessa dei comitati della Val Bormida e del Movimento No Tav – Terzo Valico è pienamente riuscita. 2500 donne, uomini, anziani e bambini hanno manifestato oggi per le strade di Alessandria per chiedere ancora una volta la rinuncia alla costruzione della discarica di Sezzadio, al Terzo Valico e al conferimento di smarino nelle cave connesse a questa grande opera inutile. La partecipazione è andata oltre le più rosee aspettative e a nulla è servito l’allarmismo dell’ultima ora generato da chi aveva paura della riuscita della manifestazione. Il corteo si è snodato festoso e colorato per le strade della città ribadendo ancora una volta come Rita Rossa, Sindaco della città e Presidente della Provincia, sia la principale responsabile dello scempio del territorio che ditte compiacenti e plurinquisite vorrebbero compiere. E’ stata lei ad autorizzare la discarica di Sezzadio e a schierarsi dalla parte della Riccoboni e non dei cittadini della Valle Bormida. E’ lei che insieme al suo Partito Democratico ha sempre sostenuto la realizzazione del Terzo Valico e nulla ha fatto per impedire che milioni di metri cubi di roccia contenenti amianto finiscano nelle cave della città di Alessandria.

Il corteo è stato accolto dal calore degli alessandrini che in molti hanno partecipato alla manifestazione, hanno applaudito i manifestanti ed hanno salutato dalle loro finestre. E’ sempre più chiaro a tutti come Rita Rossa sia invisa alla popolazione a causa delle sue scelte politiche sbagliate volte a tutelare gli interessi delle multinazionali e non la salute dei suoi concittadini.

Sono stati applauditissimi anche i trenta agricoltori che hanno partecipato alla manifestazione coi loro trattori e la folta delegazione del Movimento No Tav della Valsusa che ancora una volta ha voluto portare la propria solidarietà ad Alessandria.

Si esce da questa giornata con la certezza che i movimenti popolari non si arrenderanno mai. Continueranno a fare la loro parte a prescindere da chi diventerà il prossimo Sindaco di Alessandria e la manifestazione è stata anche l’occasione per rivolgere tre precise richieste a chi si candida ad occupare la poltrona di palazzo Rosso.

La fuoriuscita da tutti i tavoli istituzionali imbanditi da chi vorrebbe costruire il Terzo Valico.

Una richiesta formale di incontro al Governo sostenuta da tutti i rappresentanti istituzionali contrari all’opera per chiedere la chiusura dei cantieri e il ripristino delle aree già devastate.

Un’ordinanza nei primi dieci giorni di amministrazione per chiudere la cava Clara e Buona al Cristo ed impedire l’apertura delle nuove cave di Spinetta.

A partire da queste tre richieste il Movimento No Tav – Terzo Valico continuerà la sua lotta, disponibile come sempre al confronto e pronto a confliggere in caso si decidesse di proseguire con le politiche scellerate di Rita Rossa. C’eravamo, ci siamo e ci saremo, sempre pronti a batterci in difesa della nostra terra e della nostra salute.

Da AlessandriaInMovimento

 

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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