InfoAut
Immagine di copertina per il post

2/5 settembre 2024: programma campeggio di Ecologia Politica Network

Ci siamo quasi!

Manca ormai pochissimo al campeggio di Ecologia Politica Network

Ecco il programma definitivo delle giornate che passeremo insieme al presidio di Venaus, luogo che ci accoglierà per dormire, discutere e ballare insieme.

Durante la settimana ci raggiungerà la delegazione francese della Traversata delle lotte per l’acqua, organizzata dai Soulèvements de la terre e Bassines non merci che si concluderà con il Woods Climate Camp di Vicenza.

Passeremo insieme due giorni di iniziative, dibattiti e passeggiate per scoprire la valle che resiste!

Info logistica: le colazioni saranno disponibili al presidio tutti i giorni a partire dalle 8:00, i pranzi e le cene saranno cucinati da noi ogni giorno e a offerta libera

Vi aspettiamo!!

LUNEDI’ 2 SETTEMBRE

Venaus

Ore 08,00 accoglienza al Presidio di Venaus

Ore 15,00 plenaria di apertura

Ore 16,00 dibattito: guerre, transizioni ed estrattivismi

Il primo momento di confronto verterà sulla fase che stiamo attraversando a partire dallo scenario globale che ci sta attorno in cui le guerre fanno da costante e al tempo stesso da perno attorno a cui si pianificano i prossimi assetti politici del nostro presente, spaziando tra due i due assi delle politiche neoliberali ed estrattiviste: da un lato la transizione ecologica di stampo europeo e securitario, dall’altro venti di guerra che modellano le sorti delle economie energetiche e di transizione. Ogni giorno ci vengono confermati lo stampo e la direzione che l’Europa e l’occidente hanno intenzione di solcare, destreggiandosi tra colonizzazione, accaparramento e distruzione. Ne sono la prova i nostri territori sempre più svuotati e resi merce, e ne è prova il genocidio in Palestina.🇵🇸

In questo scenario, che posto ha la svolta green tanto acclamata negli ultimi anni? Che posto ha il movimento ecologista oggi e di quali chiavi si può dotare per leggere ed interpretare il presente?

Guarderemo alla fase con la lente dell’ecologia politica, per cogliere le connessioni e gli intrecci che formano il disegno politico attuale. Una lente complessa e contaminata dalle questioni nevralgiche del presente, in grado di mettere insieme -senza addizionare- nodi da sempre dirimenti: quello ecologico, quello transfemminista, quello decoloniale e quello socio-economico, per evitare di riposare su una concezione puramente eurocentrica del mondo. È nelle crisi che i contorni diventano più nitidi ed è nelle crisi che siamo chiamati a discutere con ancora più coinvolgimento.

Ore 19,00 presentazione dell’opuscolo di Confluenza

MARTEDI’ 3 SETTEMBRE

Venaus/San Giuliano

Ore 10,00 dibattito: decolonizzare il sapere (Venaus)

La scienza e la tecnica vengono spesso presentate come strumenti neutri, ma vivendo quotidianamente le università e i lughi della formazione ci si rende presto conto che non è così. È proprio all’interno di questi luoghi che si giocano battaglie decisive per l’orientamento della ricerca e dell’innovazione.

Se ripercorriamo la storia degli avanzamenti tecnologici degli ultimi secoli, vediamo come ciò che spesso ha mosso il progresso scientifico/tecnologico è stata la necessità di innovazione in ambito militare, quindi la ricerca in ambito bellico. La scienza, come la tecnica, è legata a doppio filo a fini produttivi e bellici e così, le applicazioni delle conoscenze scientifiche inseguono i diktat del settore delle armi o le necessità dei contesti produttivi dell’epoca; le mobilitazioni studentesche come quella di End Fossil hanno spesso denunciato negli ultimi anni questi rapporti.

Le mobilitazioni per la Palestina, ancora di più, hanno denunciato come dietro le quinte del mondo della ricerca si nascondano precisi disegni volti a sfruttare lavoro gratuito e menti giovani per alimentare modelli insostenibili di accumulo e distruzione.

La questione ecologica è centrale all’interno dei conflitti, dove la natura viene rielaborata e strumentalizzata, piegata alle esigenze della guerra, impiegata per indebolire l’avversario attraverso la sua privazione, come nel caso della mancanza di acqua o di energia. Anche le infrastrutture che sono usate per governare queste risorse, ad esempio le dighe o gli impianti energetici, diventano delle armi contro i nemici.

L’intento di questo dibattito è dunque quello di riflettere sulle connessioni tra scienza e potere, su come i/le giovani universitari sono coinvolti nei processi di militarizzazione della ricerca e su come è possibile decolonizzare il sapere, individuando i contesti della formazione i possibili campi in cui esercitare nuovi rapporti di forza

Ore 15,00 dibattito: le trappole della riqualificazione verde (Venaus)

Le trappole della riqualificazione verde: i comitati come spazi di resistenza agli attacchi sul territorio.

Un altro dei campi di battaglia è quello che fiorisce e si diffonde attorno a noi: è una ricomposizione di persone e comunità locali che unite si pongono il bisogno e l’esigenza di difendere ciò che sta venendo sempre più corroso ed eroso: parchi, alberate, aree verdi, interi quartieri che vengono smantellati. Gli spazi vivibili sembrano in via d’estinzione, e il predatore è in primis il PNRR: arriva veloce, non si pone troppe domande e se ne va lasciando devastazione, alienazione e inquinamento.

I territori urbani e rurali stanno cambiando sempre più in fretta sotto l’imposizione della riqualificazione verde e transizione ecologica, composte da opere inutili, abbattimenti e cementificazione. I primi a risentirne sono proprio gli abitanti che – infantilizzati – subiscono la devastazione dei loro territori.

Se da un lato si moltiplicano i progetti calati dall’alto, dall’altro nascono sempre più comitati che la vivibilità dei propri spazi intendono difenderla. Non si è più disposti a cedere la propria salute e i propri spazi verdi per i profitti di pochi.

Cosa ci dicono queste attivazioni? Come collegare le diverse lotte che si stanno dando? Quale narrazione si può intessere per rispondere a questi attacchi capillari?

Ore 18,30 aperitivo di aggiornamento al Presidio di San Giuliano (Susa). A seguire musica dal vivo e cibo!

MERCOLEDI’ 4 SETTEMBRE

Venaus/Monginevro/San Didero

Ore 10,00 partenza da Venaus per raggiungere la frontiera del Monginevro e accogliere la delegazione francese della “traversata delle lotte per l’acqua” + picnic alla frontiera

Ore 17,00 accoglienza al Presidio di Venaus della delegazione francese

Ore 19,30 apericena con “fornelli in lotta” e musica occitana con “libera suoneria trio” al Presidio di San Didero. A seguire intorno al cantiere

GIOVEDI’ 5 SETTEMBRE

Venaus/Presidio dei Mulini

Ore 10,00 dibattito: quale sentiero comune per le lotte territoriali? Con Movimento No Tav, Soulèvements de la Terre e Bassines Non Merci (Venaus)

L’avanzata delle destre e l’accaparramento delle terre premono sull’acceleratore. Molte piste di composizione in difesa del vivente si sono create in Francia e hanno saputo dare nuova linfa a molteplici lotte territoriali. Il bersaglio: la cementificazione e la privatizzazione delle terre e dell’acqua. In Italia comitati in difesa del verde e dell’ambiente si stanno moltiplicando affiancandosi a lotte che da anni si battono per la tutela del territorio e di chi lo abita, come quella in Val Susa contro il tav.

La repressione e l’assetto neo-fascista, sempre più diffuso in tutta Europa, erodono i margini di manovra delle nostre iniziative e ci interrogano su come portare avanti i percorsi di difesa del vivente.

A partire dalla situazione più generale dei movimenti ecologisti in Francia e in Italia, proveremo a navigare le acque dei possibili scenari che si daranno per continuare a difendere i nostri territori. Questo dibattito sarà anche un momento per aggiornare sulla situazione dei comitati di Bassines non merci e del Movimento notav.

Ore 15,00 passeggiata storico naturalistica al Presidio dei Mulini

Ore 18,00 merenda sinoira al Presidio dei Mulini

Ore 22,00 serata musicale al Presidio di Venaus

VENERDI’ 6 SETTEMBRE

Venaus

Ore 09,00 plenaria di chiusura

Ore 10,00 partenza dal Presidio di Venaus per raggiungere il “Woods Climate Camp” di Vicenza insieme alla “traversata delle lotte per l’acqua”!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi Ecologia Politica NetworkTag correlati:

confluenzaCRISI CLIMATICAECOLOGIA POLITICAESTRATTIVISMOno tav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio di lotta No Tav

Dal 18 al 21 luglio ci troveremo in Val di Susa per un campeggio di lotta giovanile per ribadire la nostra opposizione trentennale a un progetto inutile e dannoso che oggi si va configurando sempre più nella sua brutalità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vicenza: in mille in strada per difendere i boschi dal TAV

Un migliaio di persone sabato 12 luglio hanno partecipato alla manifestazione per la difesa del bosco di Ca’ Alte e della città, dopo lo sgombero dell’area lungo l’argine avvenuto nei giorni precedenti. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Top 10 dei giganti dell’agribusiness: la concentrazione delle corporations del food & farming nel 2025

La pubblicazione del 2022 dell’ ETC Group “Food Barons” ha messo in luce la crescente concentrazione del potere delle multinazionali nel sistema alimentare industriale.1  di ETC Group & GRAIN, da ECOR Network Ha documentato l’aumento di fusioni e acquisizioni, la crescente influenza del capitale finanziario e la penetrazione della digitalizzazione e di altre tecnologie dirompenti […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ambiente: sabotati i cantieri del parco eolico industriale del Mugello

La procura apre un’inchiesta. “Siamo montagna”: la lotta non si ferma.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il TAV arriva nel cuore di Vicenza, ma la resistenza salva (per ora) il Bosco di Ca’ Alte

Alle prime luci dell’alba (di ieri ndr), un centinaio di poliziotti in assetto antisommossa hanno circondato il Bosco di Ca’ Alte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ostuni Climate Camp 2025: 17-20 luglio

La Campagna nazionale “Per il clima, fuori dal fossile” e le associazioni riunite nel Coordinamento “Nucleare mai più” organizzano CAMP NO FOX NO NUKE OSTUNI 17- 20 LUGLIO 2025 Campeggio Cala dei Ginepri- Costa Merlata Masseria Refrigerio Appuntamento che riteniamo importante per fare sintesi delle lotte svolte in questi anni e rilanciarle con maggiore forza […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bloccata la rotta del rame in Perù: minatori informali contro il governo

Una protesta condotta venerdì 4 luglio dai minatori informali nella regione peruviana di Cusco sta paralizzando uno dei principali corridoi del rame del Paese, fondamentale per le attività delle multinazionali minerarie MMG, Glencore e Hudbay.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sotto sgombero i boschi liberati di Vicenza: partito il presidio permanente

Era il mese di maggio 2024 quando, moltissim* attivisti e attiviste, difesero strenuamente oltre 33 mila metri quadrati di aree boschive destinate a diventare due enormi piazzali di cemento a causa del progetto Tav che vede coinvolto il comune di Vicenza.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Guerra o Clima?”: Extinction Rebellion sulle colonne e le statue del comune di Torino chiede l’interruzione dei rapporti con Israele

Extinction Rebellion ha vestito le statue all’ingresso del Comune di Torino con dei gilet con i colori della Palestina, arrampicandosi sulle colonne e appendendo uno striscione con scritto: “Torino 2030: Clima o Guerra?”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

VAL DI SUSA ALLE PRESE CON ALLUVIONI, DISSESTO IDROGEOLOGICO E…PROCLAMI DECENNALI PER LA REALIZZAZIONE DEL TAV

Pubblichiamo questo articolo uscito su Radio Onda D’urto: La piemontese Val di Susa è stata colpita in questi giorni da pesanti alluvioni – soprattutto in alta Valle – che hanno provocato il crollo di ponti, l’esondazione di torrenti, la chiusura di statali e la morte di un uomo a Bardonecchia. “La colata detritico-fangosa” avvenuta due […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

La transizione ecologica va in guerra: il ritorno del falso mito del nucleare 

Domenica 27 luglio alle ore 10 a Venaus in occasione del Festival Alta Felicità terremo un dibattito come progetto Confluenza per approfondire il tema del nucleare e le implicazioni di esso nella complessa fase attuale, fatta di guerra e riarmo. La transizione ecologica si è rivelata  essere una nuova opportunità di profitto per i soliti […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Prosegue l’attacco al movimento No Tav: altre 10 condanne per chi resiste alla devastazione ambientale

Ieri, 14 luglio, il Tribunale di Torino ha emesso pesanti condanne che vanno dagli 11 mesi ai due anni, oltre alla richiesta di risarcimento per le parti civili e per la violazione della zona rossa, per dieci attivisti del movimento No TAV per la giornata di lotta del 24 luglio 2020.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Raccolta solidale per spese legali maxi-processo No Tav

Nel 2011 la popolazione valsusina fu in grado di costruire una mobilitazione territoriale e nazionale contro l’apertura del cantiere dell’alta velocità a Chiomonte.