InfoAut
Immagine di copertina per il post

Turchia, nuova ondata di arresti di attivisti e avvocati accusati di terrorismo

||||

Una nuova ondata di arresti sì è abbattuta su attivisti politici, difensori dei diritti umani e avvocati in Turchia. Nelle ultime ore sono stati eseguiti centinaia di ordini di cattura nella città a maggioranza curda di Diyarbakir, nel Sud-Est della Turchia. Sono già finite in carcere 72 persine, tra cui 24 esponenti della classe forense.

L’Ordine degli avvocati di Parigi, a cui si sono associati molti legali italiani, ha esortato il governo turco a porre fine alle persecuzioni nei confronti dei loro colleghi che svolgono un ruolo fondamentale nella protezione dei diritti umani e delle libertà alla base di uno stato di diritto. I sospettati già in custodia cautelare sono accusati di essere affiliati all’organizzazione terroristica curda Pkk (Partito dei lavoratori del Kurdistan), di fare proselitismo attraverso il ‘Congresso per la Società Democratica’e di promuovere attività a scopo terroristico.

L’operazione di oggi delle autorità giudiziarie turche e l’ennesima azione repressiva nei confronti della minoranza curda che vive nel Paese.L’ultimo atto di una vera e propria guerra del governo di Ankara iniziata nel 1984 contro il Pkk, un conflitto che ha fatto circa 50 mila vittime. Se è comprensibile che chi utilizza la lotta armata e commette atti violenti possa essere considerato un terrorista, non è accettabile che chiunque provi a difendere il proprio popolo pacificamente venga trattato alla stessa stregua di estremisti sanguinari.

Le continue violazioni dei diritti contro i curdi, come nei confronti di cittadini turchi che non condividono le azioni del governo e del presidente Recep Tayyip Erdogan, si abbattono non solo su oppositori o giornalisti critici ma anche esponenti della società civile. Repressioni che hanno chiarito senza ombra di dubbio che lo stato di diritto in Turchia è definitivamente morto.

Da anni Amnesty International denuncia questa deriva autoritaria che si è ulteriormente inasprita dopo il fallito golpe del luglio 2016.Negli anni non solo sono stati arrestati, torturati, uccisi esponenti del Pkk ma anche tanti difensori dei diritti, tra qui tutto il board di Amnesty Turchia, e avvocati. Personalità di spicco come Tahir Elçi, ucciso il 28 novembre 2015 al termine di una conferenza stampa a Diyarbakır.

Per il suo assassinio sono a processo tre agenti di polizia e un sospetto militante del Partito dei lavoratori del Kurdistan. Tahir Elçi era il presidente dell’associazione degli avvocati della sua città, assisteva decine di vittime di violazioni dei diritti umani e chiedeva la fine della violenza e rispetto e dignità  per la popolazione curda.Nelle settimane precedenti il suo assassinio, Elçi era stato al centro di una campagna denigratoria e aveva ricevuto minacce di morte.Le autorità turche, anziché attivare misure di protezione, avevano aperto un procedimento contro di lui con accuse del tutto inventate.

Le intimidazioni erano iniziate dopo la sua partecipazione a un programma televisivo nel quale aveva dichiarato che il Partito dei lavoratori del Kurdistan non dovesse essere considerato un gruppo terroristico ma un movimento politico armato che godeva del sostegno popolare. Pochi minuti prima che venisse ucciso aveva affermato che a Diyarbakır nessuno voleva armi né scontri, né operazioni di polizia. La conferenza stampa nel corso della quale aveva pronunciato queste parole era stata indetta proprio per chiedere la fine della violenza, dopo che il minareto della città a maggioranza curda era stato danneggiato nei disordini tra forze di sicurezza turche e militanti del Pkk.

Secondo la ricostruzione degli eventi, gli agenti di polizia spararono contro due sospetti militanti del Pkk in fuga centrando Tahir Elçi, che si trovava ai piedi del monumento. La scena del crimine non venne transennata e le indagini sull’uccisione di Elçi vennero avviate solo quattro mesi dopo.
Ricordando le parole di Türkan Elçi, la vedova, di Tahir, a pochi giorni dall’anniversario del suo omicidio anche Articolo 21 e le organizzazioni che sostengono la campagna del Turkey Advocacy Group, sottolineano in una nota che “il giorno in cui un avvocato impegnato nella lotta contro la guerra e la violenza è stato ucciso di fronte a tutti si è aperta una profonda ferita, che tuttora rimane tale, nella società turca”. Tutti noi, come Türkan, sebbene con un ritardo di cinque anni, speriamo ancora nella giustizia. Fino alla fine continueremo a chiedere ‘verità e giustizia’ per Tahir Elçi.

Di Antonella Napoli    Articolo 21

Da Rete Kurdistan

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

repressioneturchia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Obbligazioni di guerra a sostegno di Israele

Un’indagine rivela che sette sottoscrittori di “obbligazioni di guerra” sono stati determinanti nel consentire l’assalto di Israele a Gaza.  Dal 7 ottobre 2023 le banche hanno sottoscritto obbligazioni emesse dal governo israeliano per un valore di 19,4 miliardi di dollari. di BankTrack, PAX e Profundo (*), da La Bottega del Barbieri Un’indagine condotta dal gruppo di ricerca finanziaria olandese Profundo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: nasce la Global Sumud Flotilla, “il più grande sforzo civile per rompere l’assedio di Gaza”

Attivistɜ e volontariɜ della Freedom Flotilla Coalition, della Global March to Gaza e del convoglio Sumud si sono uniti per lanciare la Global Sumud Flotilla (GSF) – il più grande sforzo civile via mare dalla nascita dell’assedio illegale imposto dall’occupazione israeliana a Gaza. A giugno, migliaia di volontari sono stati mobilitati via terra, via mare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

E’ uno sporco lavoro / 1: ma qualcuno deve pur farlo…

Almeno per una volta l’alter ego dell’ispettore Stephan Derrick, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, ha lasciato da parte l’ipocrisia con cui da tempo l’Europa maschera le sue posizioni dichiarando che «Israele sta facendo il lavoro sporco anche per noi». di Sandro Moiso, da Carmilla Una frase che più che dai dialoghi della serie televisiva che […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La ribellione dei ricercatori: 300 membri del CNR rifiutano di collaborare al riarmo

Oltre 300 ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno dichiarato la propria indisponibilità a prestare la propria attività intellettuale a studi finalizzati al settore bellico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

UK: Palestine Action e legislazione anti terrorismo

23 giugno 2025 – Yvette Cooper, Home Secretary del Regno Unito, dichiara l’intenzione di mettere al bando Palestine Action ai sensi della legislazione antiterrorismo, ponendo quindi l’organizzazione sullo stesso piano di gruppi armati come al-Qaeda.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Le applicazioni più vendute create da spie israeliane

Alcune delle applicazioni di Apple e Google più scaricate sono state sviluppate da spie e Criminali di Guerra israeliani, generando miliardi di entrate per l’Economia dell’Apartheid.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dopo il 5 luglio il percorso Stop Riarmo continua!

Riprendiamo il comunicato uscito su @STOPRIARMO e alcuni articoli sulla giornata del 5 luglio scorso a Torino contro guerra, riarmo e gencidio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Militarizzazione: la Sicilia sempre più al centro degli interessi bellici di Stati Uniti e NATO

La Sicilia sarà il primo luogo al di fuori degli Stati Uniti dove verranno formati i piloti degli F-35.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Zohran alza la temperatura

Una sorpresa dagli Stati Uniti governati da Trump: la vittoria di Zohran Mamdani alle primarie democratiche per la carica di sindaco di New York, che ha da subito scatenato il delirio islamofobo della destra e l’allarme nell’establishment democratico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: I popoli dell’Oaxaca convocano un Incontro Nazionale contro la Gentrificazione

I popoli e le comunità dell’Oaxaca hanno convocato l’Incontro Nazionale contro la Gentrificazione, davanti alla necessità di organizzazione “per far fronte al saccheggio” territoriale e culturale provocati dalla gentrificazione e turistificazione nel paese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Anche con l’avvenuto scioglimento del Pkk, la fine del conflitto curdo-turco appare lontana

Nonostante il PKK si sia auto-dissolto con il XII Congresso, da parte di Ankara non si assiste a comportamenti speculari.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pkk annunciato lo scioglimento della struttura organizzativa e la fine della lotta armata

Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, il Pkk, ha annunciato di avere tenuto a inizio maggio il 12/mo congresso, che ha deciso di sciogliere la struttura organizzativa e porre fine alla lotta armata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Collaborazione tra industrie delle armi italiane e turche: lunedì mobilitazione a Torino contro il “Forum Turchia”

Lunedì 12 maggio a Torino si terrà il forum “Turchia: un hub verso il futuro”, promosso dalla Camera di Commercio con l’obiettivo dichiarato di “rafforzare la cooperazione economica” tra Italia e Turchia nei settori dell’aerospazio, dell’automotive e della digitalizzazione.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il Consiglio dei Ministri approva il decreto sicurezza

Blitz del governo, approvato il decreto Sicurezza, varato dal governo Meloni nel Consiglio dei ministri di ieri sera.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: l’arresto di Imamoglu scatena nuove proteste contro Erdogan

In Turchia sono scoppiate massicce proteste dopo che le autorità giudiziarie – all’interno di una vasta operazione contro centinaia di persone –  hanno arrestato Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul, pochi giorni prima che venisse scelto come candidato del partito di opposizione laico CHP alle presidenziali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

PKK: rispetteremo l’appello del leader Öcalan, dichiariamo il cessate il fuoco

Il Comitato esecutivo del PKK ha dichiarato in un comunicato: “Siamo d’accordo con il contenuto dell’appello del leader Öcalan” e dichiariamo un cessate il fuoco a partire da oggi. Tradotto da ANF Il Comitato esecutivo del PKK ha dichiarato in un comunicato: “Siamo d’accordo con il contenuto dell’appello del leader Öcalan così com’è, e dichiariamo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: appello storico di Ocalan. “Tutti i gruppi devono deporre le armi e il PKK deve sciogliersi”

cL’atteso appello del leader e cofondatore del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, Abdullah Ocalan, è stato diffuso oggi pomeriggio, giovedì 27 febbraio 2025, ma senza l’atteso video-messaggio, evidentemente bloccato da Ankara. A parlare quindi deputate-i del partito della sinistra curda e turca Dem che si sono recati recata sull’isola-carcere di Imrali, dove Ocalan è detenuto da 26 anni. […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Diamo voce al dissenso

Ai più non è chiaro che oggi stiamo assistendo, sia in Italia sia in Europa, a una criminalizzazione del dissenso politico Riprendiamo l’articolo di osservatoriorepressione di Marco Sommariva*: La curatrice del libro Carcere ai ribell3, Nicoletta Salvi Ouazzene, è un’attivista del Comitato “Mamme in piazza per la libertà di dissenso”, nato nel 2016. Il Comitato nasce per iniziativa […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Intervista esclusiva all’Accademia della Modernità Democratica e Foza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del Partito di Unione Democratica (PYD)

Abbiamo avuto l’occasione di realizzare questa intervista all’Accademia della Modernità Democratica con al suo interno un contributo (citato tra virgolette) di Forza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del PYD..