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Sciopero generale nei Paesi Baschi. Migliaia in piazza, cariche e arresti

Le capitali delle quattro province basche del sud hanno accolto metà giornata, varie manifestazioni molto partecipate, mentre in queste ore in più di 70 località si stanno preparando altre iniziative per completare questa nuova giornata di sciopero generale. Migliaia di persone si sono riversate nelle piazze basche reclamando diritti sociali al grido di “Fuori i ladri dalle istituzioni”, “Non è crisi, è capitalismo” e “I soldi del Tav, alla sanità”. Attimi di tensione si sono registrati in alcune città in seguito ad azioni verso alcune banche, a cui si sono succedute alcune cariche e arresti. Simile scenario a Donostia dove la polizia in assetto antisommossa ha caricato un picchetto di lavoratori, trenta dei quali sono stati poi identificati.

All’interno della giornata di oggi, anche la partecipazione attiva di alcuni gruppi e collettivi femministi scesi in piazza hanno portato solidarietà alle lavoratrici coinvolte nella strage del Rana Plaza, in Bangladesh, segnalando il coinvolgimento e la complicità della multinazionale Zara, che vendono merci prodotte a Dacca. Tale tipo di azione ha portato alla chiusura di un punto vendita di Zara nel centro di Donostia.

Mentre in queste ore continueranno a mobilitarsi i collettivi sociali e studenteschi dei Paesi Baschi, lo sciopero di oggi si può considerare come un termometro della condizione attuale che si vive nei Paesi Baschi e le conseguenti rivendicazioni e la grande partecipazione sono certamente significative.

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