InfoAut
Immagine di copertina per il post

Quello che Malcom X pensava dello Stato d’Israele

||||

Avamposto militare e strumento di dominio del colonialismo occidentale

Fonte: Version Française

lecridespeuples – 11 giugno 2020

Malcolm X (Omowale Malcolm X Shabazz) – Tratto da The Egyptian Gazette – 17 settembre 1964

Le armate sioniste che occupano attualmente la Palestina affermano che i loro antichi profeti ebrei predissero che negli “ultimi giorni di questo mondo” il loro Dio avrebbe inviato loro un “Messia” che li avrebbe condotti nella Terra Promessa dove, in quei territori appena conquistati,  avrebbero istituito un  governo “divino” e che  questo governo “divino” avrebbe consentito loro di “governare tutte le altre nazioni con “pugno di ferro”.

Se i sionisti israeliani credono che la loro attuale occupazione della Palestina araba sia l’adempimento delle profezie fatte dai loro profeti ebrei, allora credono anche religiosamente che Israele debba compiere la sua missione “divina” di governare tutte le altre nazioni con  pugno di ferro, il che significa solo una forma diversa di ”regole di ferro” , ancor più saldamente radicata rispetto a quella delle ex potenze coloniali europee.

Questi sionisti israeliani credono religiosamente che il loro dio ebreo li abbia scelti per sostituire il vecchio colonialismo europeo con una nuova forma di colonialismo, così ben mascherato da consentire loro di ingannare le masse africane, tanto da farle sottomettere volontariamente alla loro autorità e guida “divina”, senza che esse stesse  siano consapevoli di continuare ad essere colonizzate.

Camuffamento

I sionisti israeliani sono convinti di aver camuffato con successo il loro nuovo tipo di colonialismo. Il loro colonialismo sembra essere più “benevolo”, più “filantropico”, un sistema con il quale governano facendo semplicemente in modo che le loro potenziali vittime accettino le loro amichevoli offerte di “aiuto” economico e altri doni allettanti,  fatti dondolare davanti alle nazioni africane di recente indipendenza le cui economie stanno incontrando grandi difficoltà. Durante il diciannovesimo secolo, quando le masse qui in Africa erano in gran parte analfabete, per gli imperialisti europei era facile governarle con “forza e paura”, ma nell’attuale era dei Lumi le masse africane si stanno risvegliando, ed è impossibile pretendere di controllarle adottando i metodi antiquati del 19 ° secolo.

Gli imperialisti, quindi, sono stati costretti a escogitare nuovi metodi. Poiché non possono più sottomettere le masse forzandole o spaventandole, devono escogitare metodi moderni che le conducano a sottomettersi volontariamente.

La moderna arma del neoimperialismo del XX secolo è il “dollarismo”. I sionisti dominano perfettamente la scienza del dollarismo, ovvero  la capacità di presentarsi come amici e benefattori, portando doni e tutte le altre diverse forme di aiuto economico e di offerte di assistenza tecnica. Pertanto, il potere e l’influenza dell’Israele sionista in molte delle nazioni africane diventate recentemente “indipendenti”sono rapidamente diventati ancora più irremovibili di quelli dei colonialisti europei del XVIII secolo … e questo nuovo tipo di colonialismo sionista differisce solo per forma e metodo , ma mai per motivazioni o obiettivi.

Alla fine del 19 ° secolo,  avendo gli imperialisti europei previsto saggiamente che le masse risvegliate dell’Africa non si sarebbero più sottomesse al loro vecchio metodo di governare attraverso la forza e la paura, questi imperialisti sempre pronti a tramare dovettero  creare una “nuova arma” e trovare una “nuova base” per quell’arma.

Il “Dollarismo”

L’arma numero uno dell’imperialismo del 20 ° secolo è il dollaro sionista e una delle basi principali di questa arma è il sionista Israele. Gli imperialisti europei collocarono saggiamente Israele dove poteva geograficamente dividere il mondo arabo, infiltrarsi e seminare il seme del dissenso tra i leader africani, così come  mettere gli africani contro gli asiatici.

L’occupazione israeliana della Palestina ha costretto il mondo arabo a sprecare miliardi di preziosi dollari in armamenti, rendendo impossibile per queste nazioni arabe di recente indipendenza concentrarsi sul rafforzamento delle loro economie e conseguentemente elevare il tenore di vita della loro gente.

E il basso tenore di vita nel mondo arabo è stato abilmente usato dalla propaganda sionista per far sembrare agli africani che i leader arabi non sono intellettualmente o tecnicamente qualificati per  migliorare il tenore di vita dei loro cittadini… “esortando” quindi, indirettamente, gli africani a voltare le spalle agli arabi e a rivolgersi agli israeliani per ricevere insegnanti e assistenza tecnica.

“Hanno storpiato l’ala dell’uccello, e poi lo condannano perché non vola più veloce di loro.”

Gli imperialisti si presentano sempre nel migliore dei modi, ma  solo perché sono in competizione  con Paesi  di fresca indipendenza, economicamente paralizzati e le cui economie sono in realtà bloccate dalla cospirazione capitalista- sionista. Non potrebbero resistere a una  leale concorrenza , quindi temono l’appello di Gamal Abdul Nasser all’unità socialista afro-araba.

Messia?

Se la rivendicazione “religiosa” dei sionisti è vera, ovvero che sono stati condotti nella Terra Promessa dal loro Messia, e che l’occupazione israeliana della Palestina araba è l’adempimento di quella profezia: dov’è il loro Messia, che i loro profeti dissero avrebbe avuto il merito di condurli lì? Fu Ralph Bunche (Diplomatico afro-americano  rappresentante degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, coinvolto nel piano di spartizione del 1947 e nell’accordo di cessate il fuoco tra Egitto e Israele nel 1950) a “negoziare” il possesso dei sionisti della Palestina occupata! Ralph Bunche è il messia del sionismo? Se Ralph Bunche non è il loro Messia e il loro Messia non è ancora arrivato, allora cosa stanno facendo in Palestina prima della venuta del loro  Messia?

neturei karta

I Neturei Karta, fautori della distruzione di Israele in nome dell’ebraismo

I sionisti hanno il ​​diritto legale o morale di invadere la Palestina araba, cacciare i cittadini arabi dalle loro case e impadronirsi di tutte le proprietà arabe basandosi unicamente sull’affermazione “religiosa” che i loro antenati vi vivevano da migliaia di anni ? Solo mille anni fa i Mori (gli Arabi) vivevano in Spagna.  Forse che questo dà ai Mori di oggi il diritto legale  e morale di invadere la penisola iberica, cacciarne i cittadini spagnoli e quindi creare una nuova nazione marocchina … dove si trovava la Spagna, proprio come hanno fatto i sionisti europei ai nostro fratelli e sorelle arabi in Palestina? …

In breve, l’argomentazione sionista per giustificare l’occupazione  israeliana della Palestina non ha basi logiche o legali nella storia… e neppure nella loro religione. Dov’è il loro Messia?

Trad: Grazia Parolari “contro ogni specismo, contro ogni schiavitù” – Invictapalestina.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cameri: manifestazione contro Leonardo e le fabbriche di morte del governo italiano

Il Coordinamento Novara per la Palestina e altre realtà locali hanno organizzato per sabato 15 novembre una manifestazione che partirà dal centro città di Cameri per poi giungere sino alla base militare di Cameri in provincia di Novara composta dall’aeroporto militare e da due stabilimenti Leonardo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele sta costruendo un “muro per l’accaparramento delle terre” nel sud del Libano meridionale mentre continuano gli attacchi aerei

Immagini di un muro in costruzione da parte dell’esercito israeliano nei pressi di postazioni occupate nel sud del Libano sono circolate online, mentre continua la pressione per disarmare Hezbollah

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turisti della guerra a Sarajevo: aperta un’inchiesta, almeno 5 gli italiani coinvolti

Si radunavano a Trieste e da lì partivano per sparare “per divertimento” ai civili insieme ai militari dell’esercito serbo-bosniaco che assediavano la città di Sarajevo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e gas :l’Europa sempre piu’ dipendente dagli U.S.A.

A ottobre, per la prima volta, un singolo Paese gli USA ha esportato oltre 10 milioni di tonnellate metriche (mmt) di gas liquefatto, il 70% delle quali verso l’Europa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il grande reggimento cinese dell’esercito globale dei gig-workers

200 milioni di precari tra industria e servizi, ma soprattutto giovani che rifiutano il mito del lavoro

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: la destra bolsonarista dietro la strage nelle favelas, Lula in difficoltà

Il 28 ottobre scorso circa 140 persone, di cui 4 agenti, sono state uccise e un centinaio sono state arrestate nel corso di un assalto condotto da 2500 membri della Polizia Civile e della Polizia Militare brasiliane

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bolivia: La ex presidente golpista Jeanine Áñez è liberata per ordine del TSJ

Durante il suo governo di fatto, la Áñez ha emanato il decreto supremo 4.078, che esentò dalle responsabilità i militari e i poliziotti che attuarono i massacri di Senkata e Sacaba, nei quali furono assassinate 36 persone.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Youtube ha cancellato silenziosamente oltre 700 video che documentano le violazioni dei diritti umani da parte di Israele

Il gigante della tecnologia ha cancellato i canali YouTube di tre importanti gruppi palestinesi per i diritti umani, una capitolazione alle sanzioni di Trump.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ucraina: logoramento militare sul fronte orientale, esodo di giovani sul fronte interno

La situazione sul campo in Ucraina è sempre più difficile per le truppe di Kiev.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Mobilitazione studentesca in decine di città contro il riarmo per scuola e formazione

Contro l’escalation bellica, per la Palestina e non solo, ieri, venerdì, è stato sciopero studentesco in decine di città italiane

Immagine di copertina per il post
Confluenza

DDL NUCLEARE : cosa aspettarci, cosa sappiamo?

Continuiamo ad approfondire e a tenere alta l’attenzione sul tema del ritorno del nucleare.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: gli indigeni dell’Amazzonia si invitano al vertice sul clima

Gli indigeni della tribù Kayapó, sostenuti da centinaia di manifestanti, hanno organizzato un’azione di protesta all’interno della “zona verde” della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Sud unito contro il ponte. Vogliamo casa, lavoro, ambiente e sanità

La mobilitazione contro il ponte sullo Stretto è, oggi, uno spazio politico cruciale per la resistenza e il riscatto del Sud.

Immagine di copertina per il post
Culture

Israele sull’orlo dell’abisso

Ilan Pappé, La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina, Fazi Editore, Roma 2025, pp. 287

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

III e IV giorno dell’Incontro Internazionale delle Comunità Danneggiate dalle Dighe, dalla Crisi Climatica e dai Sistemi Energetici

Sotto il sole amazzonico, un gruppo composto da militanti di 45 paesi ha intrapreso questa domenica (9/11) una traversata simbolica attraverso le acque della Baía do Guajará, a Belém (PA).