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Proteste contro il governo, in Francia comincia a mancare la benzina

“Non c’è bisogno di dar fastidio ai nostri compatrioti con questi blocchi” ha dichiarato il primo ministro Valls facendo appello al senso di responsabilità dei manifestanti. Che la situazione inizi a preoccupare seriamente Valls e Hollande lo dimostra il pungo duro usato dalla polizia contro i blocchi. Anche se il governo ostenta tranquillità diverse centinaia di agenti in assetto antisommossa sono stati inviati a sgomberare i manifestanti. A Lorient, dove centinaia di portuali bloccavano un importante deposito di carburante, la polizia è intervenuta in forze nella giornata di venerdì per smantellare le barricate montate dai lavoratori facendo uso di lacrimogeni e manganelli. I manifestanti hanno risposto lanciando pietre e oggetti contro i poliziotti, un agente ha avuto un dente rotto da un sasso. A Dunkerque domenica la polizia è intervenuta per sgomberare altri due depositi petroliferi. Polizia in azione anche a Rouen ma nella notte tra domenica e lunedì uno nuovo importante deposito è stato bloccato a Fos sur Mer da circa 500 manifestanti che hanno costruito barricate per prevenire l’arrivo delle forze di polizia.

La determinazione dei manifestanti sta già portando i primi frutti, il governo ha fatto marcia indietro sulle misure della Loi travail che toccavano la categoria degli auto-trasportatori dopo che questi avevano bloccato numerosi caselli autostradali la settimana scorsa: “Questo primo importante risultato deve incoraggiare tutti i lavoratori a raggiungere il movimento, arriveremo fino in fondo” ha dichiarato Catherine Perret, segretario confederale della CGT.

Martedì ci sarà un nuovo sciopero dei ferrovieri, mentre giovedì è stato dichiarato l’ottavo sciopero generale per tutte le categorie e nei prossimi giorni sono previste nuovi picchetti per bloccare completamente gli snodi marittimi francesi.

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