InfoAut
Immagine di copertina per il post

Palestina: dodici capi d’accusa contro Khalida Jarrar

Dodici capi d’accusa sono stati presentati dal procuratore militare israeliano la scorsa settimana contro Khalida Jarrar. La parlamentare palestinese, membro del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, era stata arrestata il primo aprile scorso dall’esercito israeliano nella sua casa di Ramallah. Subito dopo l’arresto era stato spiccato un ordine di detenzione amministrativa (misura cautelare che non prevede accuse ufficiali né processo) di sei mesi per ragioni di sicurezza, pratica abusata dalle autorità israeliane contro attivisti e membri di movimenti politici.

Ora le accuse, dodici. Tra queste l’appartenenza ad un’organizzazione terroristica (così Israele considera il Pflp), l’attività pubblica a favore del partito e l’incitamento al rapimento di soldati israeliani: “Siamo rimasti sorpresi – aveva commentato la scorsa settimana l’avvocato della Jarrar, Sahar Francis – Il procuratore aveva esplicitamente detto la settimana precedente che non c’erano elementi per trattenerla. Ora queste accuse rafforzano la convinzione che il suo arresto sia una vendetta”.

Una vendetta, secondo la Jarrar, dovuta alla sua resistenza all’ordine di deportazione a Gerico che qualche mese fa le autorità israeliane le avevano imposto. Dopo aver protestato per un mese in una tenda a Ramallah, la Jarrar aveva ottenuto dalla corte israeliana la cancellazione dell’ordine di deportazione. Poco dopo è arrivato l’arresto, giunto – tra l’altro – lo stesso giorno dell’adesione ufficiale dell’Autorità Palestinese alla Corte Penale Internazionale. La Jarrar è infatti membro del comitato palestinese che si sta occupando del rapporto da presentare alla Corte.

Domenica scorsa Khalida Jarrar ha avuto modo di incontrare il legale del Comitato per i Prigionieri, Hanan al-Khatib. All’avvocato la Jarrar ha raccontato dell’interrogatorio avuto con le autorità del carcere, incentrato sulla sua attività politica e sulla vittoria ottenuta nel far decadere il precedente ordine di deportazione. La parlamentare ha poi raccontato del trasferimento dal carcere di Ha Sharon a quello di Ofer: insieme ad altri prigionieri, sono partiti alle 3 del mattino e il viaggio è durato nove ore durante le quali tutti loro erano ammanettati ad una sedia sotto la supervisione delle forze speciali.

Khalida Jarrar non è la sola ad aver subito un ordine di detenzione amministrativa, misura prevista dal diritto internazionale in casi di emergenza e per tempi limitati, ma ampiamente utilizzata dalle autorità israeliane. Solo nella giornata di martedì a 41 palestinesi sono stati consegnati ordini di detenzione amministrativa, per periodi compresi tra due e sei mesi. Ventinove dei 41 erano già in detenzione amministrativa: le autorità hanno emesso un nuovo ordine, altra pratica comune. Nelle carceri israeliane sono detenuti prigionieri politici in detenzione amministrativa, quindi senza processo, da oltre un decennio. Ad oggi sono circa 500 i prigionieri in detenzione amministrativa, tra cui – oltre la Jarrar – 18 membri del Consiglio Legislativo palestinese.

da Nena News

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

fplpKhalida Jarrarpalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Questa notte ho fatto un sogno.. Cronache della mobilitazione di Udine contro la partita Italia-Israele

Ripubblichiamo il comunicato congiunto scritto dalle polisportive popolari che hanno partecipato e animato la mobilitazione a Udine contro la partita Italia-Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Udine: i/le giovani scendono due volte in campo contro Israele

Più di 15.000 a Udine solidali con la Palestina: considerazioni sul corteo del 14 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ricostruzione a Gaza: il business della “pace” dopo la distruzione

Mentre le macerie di Gaza raccontano l’ennesimo atto di pulizia etnica e annientamento coloniale, il governo italiano si prepara a “sedersi al tavolo della ricostruzione”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Alba: Blocchiamo tutto! Free Palestine!

Alba. Venerdì scorso un corteo in sostegno alla popolazione palestinese è partito da Zona h (parco cittadino) in direzione del teatro sociale: si inaugurava la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco; oltre al presidente della regione Alberto Cirio, era previsto l’intervento di Paolo Zangrillo ministro del governo Meloni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Udine: in 15mila mostrano il cartellino rosso ad Israele

In migliaia da tutta Italia hanno raggiunto Udine per manifestare contro la partita della vergogna Italia – Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Belgio ondata di proteste contro l’austerità

140.000 persone nelle strade di Bruxelles, blocchi mattutini, traffico aereo quasi paralizzato, scontri violenti: questo è ciò che è successo martedì 14 ottobre dai nostri vicini belgi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Perù: destituzione veloce di Dina Boluarte. Ragioni, scandali e un rimpiazzo poco raccomandabile

Con un brusco finale di cui è stata la prima presidente, il Perù scrive un nuovo capitolo di una lunga agitazione politica che il paese vive dal 2016.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele viola il cessate il fuoco: sei palestinesi uccisi a Gaza. OMS: 15.000 persone hanno perso gli arti nella guerra

Martedì mattina, sei cittadini palestinesi sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti in attacchi israeliani contro le città di Gaza e Khan Yunis.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Livorno: pratiche di lotta, agibilità politica e repressione

Riflessioni a margine della doppia visita di Salvini a Livorno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: non passa la mozione per interrompere il gemellaggio con Tel Aviv. Proteste dentro il consiglio comunale, cariche fuori

A Milano proteste dentro e fuori il consiglio comunale: a Palazzo Marino passa il voto con la maggioranza di 22 a 9 (3 gli astenuti) contro la mozione che chiedeva l’interruzione del gemellaggio con Tel Aviv.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La Procura, la Mafia e il Dissenso in salsa torinese

Domenica 12 ottobre una intera pagina della Stampa di Torino era dedicata al “Dissenso violento”.
Una pagina immonda (così immonda che non ce la sentiamo di pubblicarla) frutto della ormai consolidata collaborazione tra stampa e procura: il giornalista ricopia fedelmente il dispositivo emesso dal Gip, parola per parola, e correda il tutto con fotografie, nomi e cognomi dei giovanissim3 attivist3.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Desenzano del Garda (BS): assemblea per la Palestina interrotta dalla polizia, “grave intimidazione”

Il Collettivo Gardesano Autonomo di Desenzano, in provincia di Brescia, denuncia una “grave intimidazione” da parte di agenti di Polizia, intervenuti nella giornata di domenica durante una partecipata assemblea per la Palestina presso la Casa dei Popoli Thomas Sankara.

Immagine di copertina per il post
Traduzioni

El trabajador inexistente

Para las derechas, los trabajadores y las trabajadores son “inexistentes” sino como agentes de la producción capitalista. Están privados de una subjetividad propia: no pueden y no deben tener opiniones, pensar, cabrearse o, dios no lo quiera, ocupar las calles.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecocidio, imperialismo e liberazione della Palestina/1

La devastazione di Gaza non è solo genocidio, ma anche ecocidio: la distruzione deliberata di un intero tessuto sociale ed ecologico.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato sull’operazione di polizia a Torino: tutt* liber* , Palestina libera!

Pubblichiamo il comunicato congiunto scritto da Torino per Gaza, Non Una di Meno Torino, Progetto Palestina e Giovani Palestinesi d’Italia in merito all’operazione di polizia di questa mattina a Torino. Sabato 11 ottobre si torna in piazza per una manifestazione cittadina alle ore 15 con partenza da piazza Castello.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupare per la Palestina: Se la scuola sta in silenzio, gli e le studentesse alzano la voce!

Ripubblichiamo questo contributo scritto e pubblicato da “Riscatto – Cronache dalla Pisa che non si rassegna!” in merito all’ondata di occupazioni nelle scuole in solidarietà alla Palestina che si sta verificando in queste settimane a Pisa e non solo.