InfoAut
Immagine di copertina per il post

Newroz piroz be!

 

Il Newroz, cade il 21 marzo di ogni anno, nasce da una leggenda che narra di un tiranno sceso a patti con Satana. Una delle vittime sacrificali che venivano immolate per il tiranno Zahhak, nel 612 a.C., uccise il re dispotico e sanguinario, per poter liberare il proprio popolo. Si narra, infatti che questo popolo fosse nato per i molti giovani salvati da un servo dalla carneficina e fatti scappare sulle montagne. Un popolo nato dall’oppressione che negli anni è continuata per le sue stirpi. Questo popolo, i progenitori dei curdi, quindi, viveva per lo più nelle montagne e il ribelle per diffondere la notizia della vittoria e farla arrivare agli altri curdi accese dei fuochi in segno di gioia. Da qui traggono le origini i grossi Piroz che vengono accesi durante il Newroz.

 

Ancora oggi, nei villaggi, nelle grandi città con un alto numero di curdi, nelle municipalità curde, in Kurdistan e non solo, viene festeggiato il Newroz dove vengono accesi grossi falò, accompagnati da canti e danze di lotta, gioia e speranza. Migliaia di curdi in questa settimana hanno festeggiato il Newroz, quest’anno carico ancora di più, rispetto agli anni passati, di speranza, gioia e lo sguardo verso una nuova primavera dei popoli iniziata con la liberazione di Kobane. Curdi, arabi, yazidi, in questi giorni non hanno festeggiato solo il nuovo anno, ma soprattutto la liberazione dallo Stato Islamico -guidato da al-Baghdadi- di Kobane, hanno ricordato i martiri morti nelle battaglie di liberazione e resistenza, hanno gioito gridando forte al cielo “Biji Kurdistan, biji APO”. E con loro c’eravamo anche noi, una fitta delegazione di italiani provenienti da diverse realtà territoriali e nazionali, abbiamo gioito, cantato, danzato, inneggiato alla lotta, pianto per i martiri delle battaglie e per le uccisioni di numerosi curdi durante alcuni Newroz.

 

Il Newroz è iniziato il 17 marzo a Etmenek piccolo villaggio di Suruç, città della provincia di Sanliurfa, a ridosso del confine con Kobane, dove vivono centinaia di curdi scappati durante gli attacchi dell’ISIS sulla città, i quali ancora oggi non possono tornare. Migliaia di persone hanno reso omaggio alla resistenza di Kobane, mentre dall’altra parte del confine si sono radunate miglia di persone per salutare i propri fratelli.

 

Durante i festeggiamenti la co- presidente del DTK (Congresso della Società Democratica), Selma Irmak, si è congratulata con la resistenza di Kobane e in particolare con i suoi artefici: YPG e YPJ. Sottolineando che la rivoluzione del Rojava è soprattutto la rivoluzione delle donne che si è sviluppata seguendo il modello espresso dal leader del PKK Abdullah Ocalan. Ripetendo più volte che la libertà del popolo curdo non è stata chiesta ma si è conquistata autonomamente con la lotta di donne e uomini.

 

I partecipanti hanno accolto con cori e canti il messaggio delle YPJ, mentre si è sempre più convinti che questa rivoluzione aprirà la porta alla riscossa di tutto il Medio Oriente contro i fascismi, gli estremismi e in particolare contro lo Stato Islamico.

 

Il 18, per noi, il Newroz è continuato nel piccolo villaggio di Viransehir (municipalità curda), meno di 100.000 abitanti, per lo più curdi e profughi del Kurdistan siriano rifugiati nei campi gestiti autonomamente dalla municipalità. Il piazzale nei pressi del villaggio si è colorato di rosso, giallo e verde e delle bandiere del PKK, YPG, YPJ, HDP e di Ocalan. Anche in questo piccolo villaggio abbiamo gioito con il popolo curdo e allo stesso tempo lanciato un grosso messaggio politico di solidarietà e condivisione delle politiche portate avanti nel cantone del Rojava e delle municipalità curde in Turchia.
Il 19 marzo il Newroz è stato festeggiato anche nella città di Urfa, città che ospita 3 delegazioni italiane. L’antica città dei profeti, storicamente città musulmana e in mano all’ AKP il partito di Giustizia e Sviluppo di Erdogan. Donne, uomini, anziani e bambini si sono riversati in quella piazza, piazza in cui fino a pochi anni fa- per la forte presenza dell’AKP- era vietato esporre immagini di Ocalan, vi era un grande palco dal quale capeggiavano gigantografia di Ocalan e di Kawa il ribelle che uccise Zahak. Tutti agghindati a festa o con gli abiti della guerriglia dai più piccoli ai più anziani a ribadire: Newroz pîroz be/ biji Kurdistan/ biji APO!!!

 

Quest’anno il Newroz di Urfa si è concluso, a differenza degli altri anni che ha visto duri scontri con la polizia, sangue, feriti e morti, solo con canti di libertà e senza lacrime.

 

In concomitanza con il Newroz di Urfa si festeggiava il Newroz anche ad Hasake nel Rojava occidentale, dove ci sono state più di 35 vittime e più del doppio sono rimaste ferite per l’esplosione di alcuni ordigni, non si sa quanti, dell’ISIS . La notizia ci giunge qui ad Urfa e gela il cuore e l’anima, ci lascia sbigottiti e spinge molti di noi a partecipare al grande Newroz di Amed capitale curda, dove da anni si svolge il più grande capodanno curdo a cui prendono parte decine di migliaia di curdi, dal Kurdistan e dall’Europa.

 

Durante il Newroz di Amed (Diyarbakır per i turchi) sono confluite nella città oltre 20000 persone, un’unica distesa che porta i colori curdi, i tradizionali Piroz, canti e danze tradizionali per attendere il messaggio di Ochalan. È stata letta la lettera del leader del PKK davanti alla folla oceanica che ha accolto con molta emozione le parole di APO che riportiamo di seguito:

 

Fonte traduzione http://www.uikionlus.com/abdulalh-ocalan-mesaggio-del-newroz-2015-amed/

 

Il Newroz continuerà fino al 22 marzo nelle città di Istanbul, Izmir, Bursa, Manisa, Adana e altre città turche.
Il Newroz si conclude con un messaggio di speranza della nuova primavera dei popoli per l’unità di questi senza discriminazioni e persecuzioni rispettando le culture, le lingue, le tradizioni e le identità di ogni uomo e donna non solo in Kurdistan ma nel mondo intero.

Elma Battaglia (C.P.O.A. Rialzo- Cosenza)

Delegazione Urfa 3

da Radio Ciroma

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

kurdistannewroz

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

2025. Los Angeles. California

Il 6 giugno, agenti dell’ICE hanno condotto blitz in vari punti della città: Fashion District, Home Depot e una grossa azienda tessile. Oltre cento arresti. da Nodo Solidale Le strade hanno risposto: molotov, blocchi di cemento, barricate e auto in fiamme. I manifestantihanno resistito con determinazione, trasformando la città in un campo di battaglia contro […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Los Angeles: ICE si scioglie davanti al fuoco

Riemergono le contraddizioni di un’America fondata sull’espropriazione degli ultimi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

SCELTE DISARMANTI | Lotte e Percorsi per un’Europa di Pace

La logica di investimento in caserme verdi, aeroporti azzurri e porti blu, non riesce a mascherare l’opera di devastazione ambientale e sociale che la militarizzazione dei territori comporta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

FREEDOM FLOTILLA COALITION: “La nave civile Madleen attaccata dall’esercito israeliano, equipaggio rapito in acque internazionali”

La Freedom Flotilla Coalition conferma che la sua nave civile, Madleen, che trasportava aiuti umanitari a Gaza per rompere il blocco degli occupanti israeliani, è stata abbordata dall’esercito occupante israeliano “alle 3:02 CET in acque internazionali, coordinate:  31.95236° N, 32.38880° E” La nave è stata abbordata, il suo equipaggio civile – disarmato – rapito e […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vittoria dei portuali di Marsiglia e Genova. Rimaste a terra le mitragliatrici, la nave cargo diretta ad Haifa viaggia vuota

La nave è dovuta ripartire vuota di armamenti israeliani, e vuota farà tappa sabato a Genova soltanto per un “rifornimento tecnico”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genova: i portuali pronti a rifiutare di caricare il cargo di armi per Israele

I portuali in Francia si rifiutano di caricare il cargo di armi per Israele: pronti al blocco anche a Genova.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Militari israeliani in “libera uscita” in Italia

Stress da genocidio? Se vuoi rilassarti vieni nel Bel Paese! Non è uno slogan pubblicitario di un mondo distopico, ma potremmo rappresentarcela così l’offerta, comprensiva di relax,  tour turistici alle bellezze naturalistiche e culturali delle Marche, di cui ha usufruito a fine 2024 un gruppo di giovani militari israeliani in “libera uscita”, ma pur sempre scortati e protetti dalla DIGOS per garantirne la massima riservatezza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

El Salvador: Sei anni di Bukele con poteri ampliati, stato d’emergenza e detenzione degli oppositori

La deriva autoritaria del presidente di El Salvador.

Bukele celebra il suo sesto anno di mandato e il primo dalla sua controversa rielezione, sostenendosi su un regime d’emergenza che accumula denunce per violazioni dei diritti umani e la persecuzione delle voci critiche.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Catania: salpata la nave umanitaria della Freedom Flotilla “per rompere l’assedio di Gaza”

In circa una settimana di navigazione, l’imbarcazione umanitaria Madleen della Freedom Flotilla dovrebbe raggiungere le acque basse della Striscia di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Non lasceremo loro nulla”. La distruzione del settore agricolo e dei sistemi alimentari di Gaza /2

Questo rapporto “Non lasceremo loro nulla” (*) affronta la distruzione del settore agricolo e delle strutture legate alla produzione alimentare durante l’assalto militare israeliano in corso sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023. di Palestinian Centre for Human Rights, da ECOR Network Qui la prima parte. II. La distruzione israeliana del settore agricolo e dei sistemi […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pkk annunciato lo scioglimento della struttura organizzativa e la fine della lotta armata

Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, il Pkk, ha annunciato di avere tenuto a inizio maggio il 12/mo congresso, che ha deciso di sciogliere la struttura organizzativa e porre fine alla lotta armata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: appello storico di Ocalan. “Tutti i gruppi devono deporre le armi e il PKK deve sciogliersi”

cL’atteso appello del leader e cofondatore del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, Abdullah Ocalan, è stato diffuso oggi pomeriggio, giovedì 27 febbraio 2025, ma senza l’atteso video-messaggio, evidentemente bloccato da Ankara. A parlare quindi deputate-i del partito della sinistra curda e turca Dem che si sono recati recata sull’isola-carcere di Imrali, dove Ocalan è detenuto da 26 anni. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

150 realtà politiche e sociali si incontrano a Vienna per la People’s Platform: alcune valutazioni sulla 3 giorni

Riprendiamo da RadioBlackout: Centinaia di organizzazioni politiche e sociali, per un totale di 800 delegati/e, si sono incontrate a Vienna tra il 14 ed il 16 febbraio in occasione della People’s Platform Europe. Si è trattato di un incontro internazionalista organizzato da collettivi e realtà vicine al movimento di liberazione curdo con l’obiettivo di creare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’escalation di Erdogan contro il Rojava

La Turchia e le milizie islamiste filo-turche, in particolare l’Esercito nazionale siriano (SNA), stanno sfruttando lo spostamento di potere a Damasco per colpire le aree di autogoverno controllate dai curdi nella Siria settentrionale e orientale. Ankara giustifica queste azioni sostenendo che i gruppi che operano nella regione, in particolare le Unità di difesa popolare curde […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA minacciano la Siria: via le sanzioni solo se Damasco abbandonerà Teheran

Caduta Aleppo, si combatte intorno a Hama. Ieri migliaia di miliziani di Ha’yat Tahrir al Sham (Hts) e di altre formazioni jihadiste appoggiate dalla Turchia hanno ripreso ad avanzare verso la città un tempo roccaforte dell’islamismo sunnita. Incontrano la resistenza delle forze governative che sembrano aver in parte ricompattato i ranghi dopo il crollo ad […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: jihadisti filo-turchi entrano ad Aleppo. Attacata anche la regione curda di Shehba

In Siria a partire dal 27 novembre, milizie jihadiste legate alla Turchia hanno lanciato un’offensiva dalla regione di Idlib e raggiungendo i quartieri occidentali di Aleppo. Come sottolinea ai nostri microfoni Jacopo Bindi, dell’Accademia della Modernità Democratica, l’Esercito nazionale siriano, responsabile di attacchi nella regione di Shehba, è strettamente legato ad Ankara. Questo gruppo, che […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: arresti durante le manifestazioni contro la violenza sulle donne

Riportiamo la traduzione di questo aggiornamento pubblicato da Secoursrouge: Il 25 novembre, piazza Taksim a Istanbul è stata messa sotto stretta sorveglianza dalla polizia in seguito al divieto di manifestare e cantare lo slogan “Jin, jiyan, azadî” (Donne, vita, libertà) in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Nonostante il divieto, […]

Immagine di copertina per il post
Contributi

Le guerre del Capitale

Passano i mesi e, nonostante le mobilitazioni di massa in tutto il mondo, con milioni di persone che chiedono a gran voce un immediato cessate il fuoco, su Gaza continuano a piovere bombe.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: pene tombali per i leader curdi dell’Hdp

Pene tombali sono state inflitte dai tribunali turchi ai fondatori e leader del Partito Democratico dei Popoli.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: Erdogan tenta di delegittimare la vittoria di Dem nel sud-est del paese. Manifestazioni e scontri

Proseguono i tentativi del sultano Erdogan e del suo partito AKP di delegittimare i risultati espressi nel voto per le elezioni amministrative del fine settimana.