In India il 26 gennaio c’è stato il quarto sciopero generale in due mesi. La mobilitazione dei contadini contro la legge che li vuole scaraventare nelle fauci della concorrenza internazionale ha raggiunto proporzioni gigantesche.
In quel giorno, diversi cortei concordati sono partiti da tutti gli accampamenti ai confini di Delhi e hanno sfondato i blocchi della polizia avanzando in città. Il culmine è stato l’assedio del Forte Rosso proprio il giorno dell’Indipendenza: i contadini hanno letteralmente cacciato la polizia. Nonostante la censura dei media non riconosciuti ufficialmente, e quindi la scarsa copertura mediatica della notizia, i contadini sono riusciti ad ottenere 11 incontri con il governo. Nel decimo e undicesimo è stata proposta la sospensione della legge per 1 anno e mezzo, cosa che i contadini hanno ovviamente rifiutato. Dopo l’episodio del Forte Rosso, la mobilitazione infatti è ancora molto viva e grande, ci sono iniziative e cortei solidali ogni giorni e i contadini vogliono di più. Ne abbiamo parlato con Luca Mangiacotti, giornalista.
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di E.A.S.T. (Essential Autonomous Struggles Transnational)
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