InfoAut
Immagine di copertina per il post

Fronte Popolare: la guerra di sterminio contro il nostro popolo continua con la piena collaborazione dell’America, dell’Occidente e dei regimi arabi ufficiali reazionari

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) ha affermato che il criminale e malevolo nemico sionista sta intensificando i suoi massacri e la sua guerra di sterminio contro il nostro popolo palestinese in piena collaborazione con gli Stati Uniti d’America, l’Occidente e il regime arabo reazionario ufficiale, prendendo di mira la presenza palestinese, liquidando la causa palestinese e approvando il progetto di sfollamento.

Il Fronte ha dichiarato: “E’ diventato chiaro che l’intensificazione del codardo nemico sionista della sua aggressione contro il nostro popolo e la sua commissione nelle ultime ore di decine di massacri a Gaza e in Cisgiordania, l’ultimo dei quali è stato l’aumento di un gran numero di martiri in una serie di grandi massacri che hanno preso di mira le scuole che includono gli sfollati nell’area di Tel al-Zaatar nel nord della Striscia di Gaza e la scuola Falah a Gaza City, e i bombardamenti indiscriminati di artiglieria sul quartiere di Sabra, prendendo di mira appartamenti a Khan Yunis, lanciando centinaia di raid lungo le aree della Striscia e la loro concentrazione nel nord di Gaza, e prendendo di mira un edificio in un campo La lastra e l’ascesa dei martiri, e il continuo prendere di mira gli ospedali e la richiesta di evacuare il complesso di Shifa indicano tutti un piano che cerca di spingere il nostro popolo e la sua resistenza alla resa, di attuare piani per svuotare il nostro popolo dalla sua terra e costringerlo a sfollare, e di imporre una nuova realtà che apra la strada all’attuazione della visione dell’occupazione nella risoluzione del conflitto e nella liquidazione della questione, in una chiara partnership americana e occidentale in questo crimine in corso, e alla luce della coerenza di alcuni regimi reazionari arabi ufficiali.

Il Fronte ha spiegato che ciò che sta accadendo sul terreno è una guerra di sterminio completa e sistematica che prende di mira il popolo palestinese, la sua esistenza e la sua terra, che l’amministrazione statunitense e l’Occidente hanno cercato di commercializzare come una guerra contro il cosiddetto “terrorismo” per legittimare questi crimini e giustificare questi orribili massacri commessi contro il nostro popolo.

Il Fronte ha denunciato le posizioni lassiste dei regimi arabi ufficiali reazionari, che hanno impedito l’adozione di decisioni responsabili e serie per fermare questi massacri e la repressione delle masse arabe che sono scese in piazza per respingere l’aggressione.

Il Fronte ha affermato la caduta del sistema occidentale e delle istituzioni della comunità internazionale e i loro valori zoppicanti che a parole sostengono i valori della libertà e dei diritti umani, che hanno chiaramente eluso le loro responsabilità per fermare la macchina sionista di uccidere e distruggere dal commettere massacri contro il popolo palestinese, e ha persino identificato e partecipato all’occupazione nei suoi piani e obiettivi malvagi, chiedendosi: “Come farà questo sistema occidentale a giustificare il suo silenzio e la sua inazione di fronte alle gravi e senza precedenti violazioni di questa entità sionista, che hanno superato ogni immaginazione, e come tacere sugli incendi, i bombardamenti e gli assalti agli ospedali e chiedere la loro evacuazione dal paese. Il personale medico e i pazienti, come sta accadendo ora nel complesso di Shifa, è un vero e proprio crimine di guerra sionista e una macchia su questo sistema occidentale”.

Il Fronte ha invitato il mondo libero a continuare a esercitare pressioni attraverso manifestazioni ed eventi di massa in vari campi e di fronte alle ambasciate e alle istituzioni internazionali sioniste, americane e occidentali al fine di fermare l’aggressione e rompere l’assedio, e a fare pressione per il perseguimento dei leader dell’occupazione e del criminale presidente degli Stati Uniti Joe Biden come criminali di guerra e l’applicazione dell’articolo VII dello Statuto di Roma delle Corti Penali Internazionali per condannare il genocidio compiuto dai leader dell’occupazione contro il popolo palestinese in diretta collaborazione tra Stati Uniti e Occidente.

Il Fronte ha concluso la sua dichiarazione sottolineando che il nostro popolo palestinese uscirà più forte da questa battaglia nonostante i massacri, gli sfollamenti, le uccisioni e la fame, e la battaglia continuerà ad affrontare il nemico e a combattere una lunga battaglia di logoramento con lui, e questo nemico criminale e dietro di lui l’Occidente non sarà in grado di raggiungere nessuno dei suoi obiettivi, e il nostro popolo abbandonerà qualsiasi progetto o idea illusoria dopo la fine della guerra a Gaza, e tratterà qualsiasi forza internazionale, occidentale o araba estranea alla Striscia di Gaza come forza occupante.
 
Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina
Dipartimento centrale dei media 18-11-2023

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

ASSEDIO DI GAZAfplpisraelepalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lettera delle università palestinesi agli studenti e ai docenti degli accampamenti di solidarietà a Gaza nelle istituzioni accademiche statunitensi

In un momento in cui le voci degli oppressi vengono intenzionalmente messe a tacere, la vostra solidarietà funge da faro di speranza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA: Columbia occupata, iniziano le sospensioni, prosegue la repressione poliziesca. Centinaia di arresti

Il campus di New York è off limits anche alla stampa. E i ragazzi erigono le barricate. La Polizia entra a Columbia, centinaia di arresti

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: La polizia sgombera la Sorbona, occupata dagli attivisti in solidarietà con la Palestina

Pochi giorni dopo una manifestazione in solidarietà con il popolo palestinese a Parigi, la polizia è entrata alla Sorbona per sgomberare gli attivisti che avevano montato delle tende all’interno degli edifici universitari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: il pensiero politico e la “New Left” dentro la Repubblica Popolare Cinese

Proprio di questo e in particolare di “New Left” cinese nell’arco degli ultimi decenni parliamo in questa conversazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La lotta per fermare il genocidio nelle università statunitensi: un reportage dall’Università del Texas

Abbiamo tradotto questo interessante reportage apparso su CrimethInc sulle proteste che stanno coinvolgendo i campus degli Stati Uniti contro la complicità del governo USA nel genocidio del popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contestati i ministri della guerra al Politecnico di Torino

Riceviamo e ricondividiamo il comunicato del CUA di Torino sulla contestazione di ieri al convegno istituzionale tenutosi alla sede del Valentino del Politecnico. Ieri mattina un gruppo di student3 dell’Università di Torino ha contestato il convegno a porte chiuse che si è tenuto al castello del Valentino su tecnoscienza e intelligenza artificiale, con ospiti di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: 25 Aprile con la resistenza palestinese

Milano – Per un 25 Aprile con la Palestina, Piazza Duomo h. 13:30.
La Resistenza non è soltanto memoria, ma è oggi. Palestina libera!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: i Me`phaa di Tilapa creano sistema di giustizia a difesa del loro territorio

Il popolo Me`phaa di Tilapa, Guerrero, ha presentato il proprio sistema di giustizia denominato Sicurezza di Protezione Territoriale Indigena (Serti), per “difendere il territorio da una prospettiva indigena, olistica e integrale”, di fronte alle minacce di progetti minerari, saccheggio territoriale e controllo dei gruppi del crimine organizzato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Protezione Civile: 2.000 palestinesi scomparsi a seguito del ritiro delle forze israeliane da alcune aree di Gaza

La Difesa civile della Striscia di Gaza ha rivelato in un comunicato divulgato domenica che circa duemila palestinesi sono stati dichiarati dispersi in varie aree dell’enclave dopo il ritiro delle forze di occupazione israeliane (IOF) da esse.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un documento trapelato dal New York Times su Gaza dice ai giornalisti di evitare le parole: “Genocidio”, “Pulizia Etnica” e “Territorio Occupato”

Nel mezzo della battaglia interna sulla copertura del New York Times riguardo la guerra di Israele, i principali redattori hanno emanato una serie di direttive.

Immagine di copertina per il post
Formazione

La parte del torto

Una riflessione che parte da alcune studentesse e studenti della Sapienza in merito alla mobilitazione per il boicottaggio degli accordi università-Israele.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Contro la vostra “pace” e il vostro “lavoro” la lotta è solo all’inizio

Primo maggio a Torino: con la resistenza palestinese, contro il governo della crisi sociale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La contraddizione ecologica e l’opposizione alla guerra: riflessioni sulla mobilitazione contro il G7 Ambiente e Energia.

Le giornate di mobilitazione appena trascorse e quelle che abbiamo di fronte ci dicono alcune cose rispetto alle tendenze dell’oggi, dei soggetti che si muovono, delle lotte che si intrecciano. Prima di pubblicare il contributo di notav.info che ritorna sulle ragioni della mobilitazione verso il G7 Ambiente Energia di Venaria e sulla cronaca delle giornate di lotta, diamo alcuni spunti di riflessione..

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Il significato conteso del 25 aprile di fronte al genocidio. Spinte e possibilità.

Le iniziative ufficiali del 24 e 25 aprile di quest’anno sono state la dimostrazione della separatezza che intercorre tra il sinistro antifascismo istituzionale e quello quotidiano di chi non si rifugia in un’identità stantia priva di sostanza e attinenza alla realtà.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Puntata speciale 25 aprile: resistenze di ieri e di oggi.

In questa puntata del 25 aprile dell’informazione di Blackout abbiamo voluto sottolineare il legame forte e prioritario che ha la resistenza palestinese oggi con le possibilità che si aprono anche alle nostre latitudini.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sui fatti di ieri, rispondiamo ai Ministri.

Sui fatti di ieri, tutti i ministri presenti si sono spesi in dichiarazioni abbastanza perentorie e retoriche ai giornali, come al solito ribaltando la realtà e ricostruendo uno scenario molto fantasioso su quelle che sono state le dinamiche della piazza di contestazione.